ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

In arrivo a Roma la VII edizione del NOpS Festival

02/05/16

In arrivo a Roma la VII edizione del NOpS Festival (Nuove Opportunità per la Scena)

Nogu Teatro, in collaborazione con le riviste “Gaiatalia.com”, “Pelascena”, “Gufetto Mag” e “Interneteatro”, presenta la settima edizione del NOpS festival (Nuove Opportunità per la scena) dedicato alle realtà teatrali emergenti. L’intento è quello di promuovere le giovani compagnie, creando uno spazio di confronto finalizzato alla creazione di una rete tra gli operatori dello spettacolo.
In quest’edizione vediamo in scena Elisa Denti con “I won’t eat”, uno spettacolo che tratta lo scottante e sempre attuale tema dell’anoressia, e la Compagnia Sakuntala con “T.S.O. La fine davanti”, progetto vincitore della residenza del NOpS Festival. Due i testi portati in scena da Nogu Teatro per la sezione dedicata agli autori: “Un Contrappasso” di Pier Lorenzo Pisano, e “Non mi vestivano mai di rosa” di Giulia Lombezzi. Selezionata anche Attoprimo Compagnia Teatrale con lo spettacolo “Sangue Amaro” che non potrà però andare in scena in questa edizione per via dell’infortunio di una delle attrici.
Il 7 maggio alle ore 19:30 ci sarà la presentazione delle compagnie e a seguire, alle ore 21:00, lo spettacolo “Toccata e fuga per coniglio solo” di Andrea Dellai, vincitore nella scorsa edizione del Premio Gaiaitalia.com. Il 22 maggio, invece, il Festival si concluderà con l’incontro tra le compagnie e la giuria, la premiazione e il corto teatrale “Santificatemi” di Damiana Guerra.


Sabato 7 maggio, ore 21:00

TOCCATA E FUGA PER CONIGLIO SOLO – Nogu Teatro
È un giorno speciale, anche se non sembra. Un ragazzo è seduto al suo tavolo, in una stanza. Un elicottero radiocomandato, che non sappiamo da dove venga, recapita un messaggio. Per terra ci sono numerosissime uova. Lui e noi aspettiamo. Entra la Fata Madrina, una donna sulla cinquantina: cerca in tutti i modi di convincerlo a festeggiare almeno questo compleanno. Questa è la sua missione: farlo crescere. Il Ragazzo non vuole: non vuole crescere, non vuole spegnere quelle maledette candeline. Non vuole festeggiare. Costringe la Fata a giocare con lui, ancora una volta, l’ultima. Il tiro alla fune continua. La Fata sempre più scomposta, il ragazzo sempre più immobile, sorride. Finché lei arriva. Lei è la Fata Matrona, il doppio potente ed inesorabile. È giunta per lui, lo toglie dal tempo consegnandolo ad una lunga, eterna pausa: in un tripudio di vasi canopi e gommapiuma lo trasforma in pupazzo.



Sabato 14 maggio, ore 21:00

UN CONTRAPPASSO – Nogu Teatro
Mario vive in una stanza malmessa, ed è mantenuto da Andrea, che viene saltuariamente a trovarlo e a rifornirlo di cibo. Il loro rapporto è deformato almeno quanto l'ambiente che li circonda e si esplica in una serie di dialoghi al limite della realtà. Ma ci vuole più coraggio a vivere sottoterra o nelle città metropolitane di oggi?



Domenica 15 maggio, ore 21:00

T.S.O. La fine davanti – Compagnia Sakuntala
È il monologo della dualità, tra gravità e antigravità, tra sogno e sangue tra voglia di rinascere e desiderio di morte, in cui consapevolezza e lucidità coesistono a momenti di rabbia e confusione. Un disagio che matura a tal punto da portare la protagonista a desiderare di finire la propria esistenza, piuttosto che confrontarsi con una società poco empatica e giudicante.
Le poesie e il testo creano una scrittura polisemica, un nuovo alfabeto, a volte folle, a volte spinto, ma sicuramente frutto di una ricerca stilistica articolata. Così nel linguaggio lo sono anche le tematiche. Come quella in "Psicosi delle 4.48", appunto, del Suicidio. Il Suicidio non è un tabù, è un tema che va esorcizzato. In questo testo il concetto di identità è scisso, nell'alternanza ossessiva di accettazione e rifiuto di sé. Si mette in dubbio addirittura la propria sessualità. Non c'è un plot, c'è un'assenza di fondo, voci, numeri, è tutto disgregato e allo stesso tempo così lirico che… C'è tutto dentro. Nel senso che dentro quella Psicosi, dentro quelle parole c'è una parte di noi, di una vita comune, di un degrado esistenziale, il qui e ora di un'esistenza sociale disintegrata. Scena come luogo della catarsi.



Sabato 21 maggio, ore 21:00

I WON’T EAT – Elisa Denti
I“i won't eat” racconta la storia di una lei che non ha nome, né età precisa, una ragazza come tante: un po’ sovrappeso, che si sente inadeguata, che “non è abbastanza”. Una giovane donna – forse adolescente, forse poco più matura – che ha bisogno di trovare il proprio posto nel mondo.
La sua caduta dentro il lucido incubo dell’anoressia mentale è scandita da piccoli eventi, talvolta casualità, che divengono appuntamenti quotidiani e che l’attrice percorre con ironia e concretezza: l’eccesso di attività fisica, il rito del vomito, la fuga dalla socialità dei pasti, il mutamento nell’abbigliamento. Gesti che divengono – assai rapidamente – fuga e rifiuto della vita stessa. L’anoressia arriva improvvisa e risucchia tutto: il corpo, la mente, i rapporti umani, le emozioni. È uno schiaffo veloce, rumoroso, secco. Il dolore e la riflessione arrivano solo dopo, soltanto se e quando si riuscirà ancora a mangiare e godere di nuovo della vita.



Domenica 22 maggio, ore 18:00

NON MI VESTIVANO MAI DI ROSA – Nogu Teatro
C'è un momento di sospensione prima di ogni tuffo. Di ogni dichiarazione d'amore. Di ogni rischio. C'è una sospensione prima che si apra un sipario, prima di firmare un documento, di scegliere un sentiero, prima di aprire bocca e dire sì o no. "Non mi vestivano mai di rosa" esplora il tema dell'identità di genere a partire da un momento di sospensione scientifico: il momento, nella vita dell'embrione, appena prima che se ne sviluppi il sesso. Ma chi siamo prima di diventare un lui o una lei? E che cosa ci aspettiamo da questo istante fatidico dove il rilascio di un determinato ormone indirizzerà per sempre il nostro destino? Questa storia è un'esplorazione di tali domande, ambientata in un mondo surreale e fantascientifico, un Utero - Sala d'Attesa, dove due embrioni, A e B, aspettano la leggendaria Sesta Settimana di Gestazione dopo la quale cambierà tutto. I personaggi vengono calati in una serie di simulazioni di cosa vuol dire vivere con un'identità sessuale, catapultati in situazioni comiche, drammatiche, poetiche e quotidiane, che abbordano alcune delle mille sfumature del rapporto con il proprio e con l'altro sesso, alla ricerca di un confine che forse, in fondo, non ha nemmeno ragione di esistere.

Domenica 22 maggio, ore 21:00
PREMIAZIONE

SANTIFICATEMI – Nogu Teatro
Due colleghi di lavoro, "Tu" e "L'Altro".
Il malessere di uno dei due uomini, l'indifferenza dell'altro.
Tutto si svolge in una giornata qualunque: il peso della vita per il primo diventa insostenibile e decide di sfogarsi. Decide che è tempo di raccontare tutto. Anche i segreti più oscuri. Decide che è tempo di congedarsi dalla vita.
Ma L'Altro non vuole ascoltarlo. Non vuole sentire le umiliazioni che ha dovuto subire, non vuole ascoltare il male che la vita gli ha riservato. Non vuole farsi carico del peso di quella sofferenza.
E gli volta le spalle.



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