ECONOMIA e FINANZA
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Innovazione, tradizione e dinamismo: le basi della competenza francese nel settore agroalimentare

26/01/09

Parigi, 20 gennaio 2009 – Come nutrire la popolazione mondiale che presto raggiungerà 8 miliardi di persone? Come affrontare il problema dell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari? Come sostenere la sfida della ripartizione iniqua delle risorse?

Questi sono alcuni degli attuali problemi su cui si confronta il settore agroalimentare, un vasto comparto industriale che comprende non solo la produzione delle macchine agricole, la produzione di prodotti di base (quali fertilizzanti, sementi e mangimi), ma anche la preparazione e la trasformazione dei prodotti vegetali ed animali (compreso lo stoccaggio, l’imballaggio, il trattamento, la conservazione e la distribuzione) e l’utilizzo, il trattamento e il riciclaggio di sottoprodotti e scarti.



La competenza francese in materia di produzione alimentare è rinomata ed apprezzata dall’industria estera, e quella con base in Francia ne trae un grosso vantaggio.La Francia è il secondo paese al mondo per il settore del Food dopo gli Stati Uniti.

Il fatturato francese del settore si aggira intorno a € 214 miliardi di cui € 154 per la trasformazione alimentare. Il fatturato conosce un aumento annuo compreso fra il 5 e il 7%. Il settore impiega 600.000 persone nella produzione agricola e 415.000 nell’industria alimentare. Le esportazioni, valutate in € 45,1 miliardi, compresi € 33,4 milioni per i soli prodotti trasformati, consentono alla Francia di realizzare un surplus commerciale nel settore agroalimentare (€ 9,1 miliardi nel 2007).



Philippe Favre, Presidente dell’Agence Française pour les Investissements Internationaux, precisa: “Non solo l’agroalimentare e la gastronomia hanno in questo paese una lunga e ricca tradizione, ma la Francia è anche il primo produttore agricolo europeo e per il mondo dell’agricoltura rimane un riferimento riconosciuto”.



Oltre a gruppi nazionali quali Danone, Lactalis, Bongrain, LVMH e Pernod Ricard, importanti imprese estere quali Nestlé, Unilever, Coca Cola, Heineken, General Mills e Haribo, fra le molte, hanno scelto la Francia come piattaforma di produzione e logistica per il mercato europeo e come base di espansione globale.

Più di recente, si è aggiunta anche Cinquième Saison (insalate e prodotti freschi), consociata del gruppo islandese Bakkavör; Danisco, con un centro di R&S specializzato nei prodotti realizzati tramite fermentazione, Sakata Seeds (sementi), Moy Park (prodotti intermedi da pollame), Ebly /Masterfoods (cereali) e McCormick (condimenti).



L’industria agroalimentare che opera in Francia trova un contesto che favorisce il trasferimento dell’innovazione: lavorano in Francia 10.000 ingeneri, ricercatori e tecnici di elevata competenza, e il budget dedicato alla R&S nel settore agroalimentare è superiore a € 400 milioni.

L’interfaccia fra imprese private e organismi di ricerca pubblici o privati è assicurato da quindici cluster la cui azione si estende anche sul piano internazionale: Agrimip Innovation a Tolosa, Filière Equine, a Mondeville Industries et Agroresources, a Laon, Nutrition, Santé, Longévité, a Lille, Valorial (innovazione generi alimentari) a Rennes, Pôle Filière Produits Aquatiques a Boulogne sur Mer, Cereals Valley a Chappes, Innovation Fruits et Légumes ad Avignone, Vitagora (condimenti) a Digione, Qualitropic alla Riunione, Végépolys (sementi, arboricoltura/orticultura), ad Angers, Prod’innov (processi produttivi, nutraceutici) a Bordeaux, Q@li-mediterrannée (sistemi agroalimentari sostenibili e qualità della vita mediterranea) a Montpellier, Innoviandes a Clermont-Ferrand, Parfums, Arômes, Senteurs, Saveurs (PASS) a Grasse.



L’Agence Française pour les Investissements Internationaux (AFII) promuove e favorisce gli investimenti internazionali in Francia. La rete di AFII opera a livello internazionale. AFII agisce in partnership con agenzie di sviluppo regionali e offre agli investitori internazionali opportunità commerciali e servizi personalizzati in tutta la Francia. Per ulteriori informazioni, consultare il sito www.investinfrance.org



Per ulteriori informazioni :



AFII

Herve Pottier - Direttore Afii Italia

A.F.I.I. - Invest in France Agency

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Oppure:

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Senior PR Advisor - Invest in France Agency - Parigi

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Innovation, tradition and dynamism: the basis of French agri-food expertise



Paris, October 1st, 2008 - How do you feed a world population which is soon to reach 8 billion people?

How do you deal with rising prices in food commodities? How do you face the challenge of unequally distributed resources?



These are a few of the questions facing the agrifood business today. This industry includes not only the manufacture of agricultural equipment, production of consumables (such as fertilizers, seed and animal feed), but also the preparation and processing of both plant and animal products (including their storage, packaging, processing, preservation and distribution) and the utilisation, processing and recycling of by-products and waste.



French expertise in food production is acknowledged and prized by foreign producers; those established in France gain a distinct competitive advantage from their location. In particular, they can rely on a well-trained, adaptable and highly-productive workforce. The sector’s turnover in France is around €214,000 million, of which €154 million relates to food processing. Income is growing between 5 and 7% annually. Second in the world after the United States, the sector employs 600,000 agricultural workers and 415,000 food-industry employees. Exports valued at €45.1 million, including €33.4 million relating solely to processed products, contribute to the French agri-food sector’s overall trade surplus (€9.1 million in 2007).

According to Philippe Favre, Chairman of the Invest in France Agency, “because agri-food and gastronomy have such a long and rich tradition here, France is the premier European agricultural producer and remains a recognized benchmark for world agriculture”.



Alongside national groups such as Danone, Lactalis, Bongrain, LVMH and Pernod Ricard, leading foreign firms such as Nestlé, Unilever, Coca Cola, Heineken, General Mills and Haribo, among many others, have chosen France as their production and logistics platform for the European market, and the base for their global expansion. More recently, they have been joined by Cinquième Saison (salad and fresh products), a subsidiary of the Icelandic group Bakkavör; Danisco, with an R&D centre specializing in fermentation products, Sakata Seeds (seed), Moy Park (poultry-based intermediate products), Ebly /Masterfoods (cereals) and McCormick (condiments).



The French agri-food industry is an environment that favours innovation transfer. It has 10,000 highly-skilled engineers, researchers and technicians, and an R&D budget exceeding €400 million. The interface between private businesses and public or private research bodies is provided by fifteen international-facing competitiveness clusters:

Agrimip Innovation at Toulouse, Filière Equine, at Mondeville Industries et Agroresources, at Laon, Nutrition, Santé, Longévité, at Lille, Valorial (foodstuff innovation) at Rennes, Pôle Filière Produits Aquatiques at Boulogne sur Mer, Cereals Valley at Chappes, Innovation Fruits et Légumes at Avignon, Vitagora (condiments) at Dijon, Qualitropic in Réunion,Végépolys (seed, arboriculture/horticulture) at Angers, Prod’innov (manufacturing processes, nutraceuticals) at Bordeaux, Q@li-mediterrannée (sustainable agri-food systems and Mediterranean quality of life) at Montpellier, Innoviandes at Clermont-Ferrand, Parfums, Arômes, Senteurs, Saveurs (PASS) at Grasse.



The Invest in France Agency (IFA) promotes and facilitates international investment in France. The IFA network operates worldwide. IFA works in partnership with regional development agencies to offer international investors business opportunities and customized services all over France. For more information, please visit www.investinfrance.org



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