INTEATRO FESTIVAL a Polverigi/ Ancona
Il programma del 17 giugno 2022
INTEATRO Festival, 43°edizione
dal 15 al 18 GIUGNO 2022
POLVERIGI e ANCONA
Venerdì 17 GIUGNO
ANCONA
Ore 18.30 SOTTERRANEO L’Angelo della Storia prima assoluta TEATRO SPERIMENTALE (80’)
POLVERIGI
Ore 20.30 LIV FERRACCHIATI Uno spettacolo di fantascienza TEATRO DELLA LUNA (75’)
Ore 22:00 JAHA KOO Cuckoo CINEMA ITALIA (60’)
Ore 23:00 SALVO LOMBARDO Let my body be! PARCO DI VILLA NAPPI (50’)
_La terza serata di INTEATRO Festival, venerdì 17 giugno si sposta, per il primo
appuntamento, ad Ancona al Teatro Sperimentale alle ore 18:30 con Sotterraneo che
presenta L’Angelo della Storia, in prima assoluta. Lo spettacolo replica poi anche il 18
giugno alle ore 20.
Concept e regia di Sotterraneo, con Sara Bonaventura, Claudio Cirri, Lorenza
Guerrini, Daniele Pennati, Giulio Santolini, scrittura Daniele Villa, luci Marco
Santambrogio, costumi Ettore Lombardi, suoni Simone Arganini, responsabile
produzione Eleonora Cavallo, responsabile amministrativa Federica Giuliano,
promozione internazionale Laura Artoni, produzione Sotterraneo, coproduzione
MARCHE TEATRO, Associazione Teatrale Pistoiese, CSS Teatro stabile di
innovazione del FVG, Teatro Nacional D. Maria II, con il contributo di Centrale Fies, La
Corte Ospitale, Armunia e con il supporto di Mic, Regione Toscana, Fondazione Cassa
di Risparmio di Firenze.
L’Angelo della Storia assembla aneddoti storici di secoli e geografie differenti, gesti che
raccontano le contraddizioni di intere epoche, azioni che suscitano spaesamento o
commozione, momenti che in una parola si potrebbero definire paradossali. Ispirandosi a
quelle che il filosofo Walter Benjamin chiamava costellazioni svelate, Sotterraneo prova a
raccontare questi episodi mettendoli in risonanza col presente, componendo una propria
personale mappa del paradosso fatta di microstorie, istanti sospesi, momenti fatali di
persone illustri o sconosciute.
Nel suo ultimo lavoro il filosofo Walter Benjamin descrive un angelo che vola con lo
sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro: le macerie di edifici e ideologie si
accumulano davanti ai suoi occhi [strumenti musicali in fondo all’oceano, radar
malfunzionanti, balene spiaggiate] e l’angelo vorrebbe fermarsi a ricomporre i detriti
[neonati morti, statue in Antartide, conigli fluorescenti], ma una tempesta gonfia le sue ali e
lo trascina inesorabilmente in avanti [danze isteriche di massa, paracaduti inceppati, gatti
milionari]: questa tempesta è ciò che chiamiamo progresso. Per quanto l’angelo osservi il
susseguirsi degli eventi [mani sui tasti di un pianoforte, funghi atomici, cartoline nella
giungla] e cerchi di resistere alla tempesta, non può fermarsi e intervenire, non può
rincollare i pezzi e rifondare una realtà condivisa, non può fare assolutamente nulla per
aiutarci – se non altro perché gli angeli non esistono [cocktail al cianuro, numeri irrazionali,
racconti intorno al fuoco]. Quale altro essere senziente potrebbe provare a ricomporre
l’infranto, smontare le narrazioni e – volando o meno – finalmente girarsi per proiettare lo
sguardo in avanti?
Sotterraneo si forma a Firenze nel 2005 come gruppo di ricerca teatrale composto da un
nucleo autoriale fisso cui si affianca un cluster di collaboratori che variano a seconda dei
progetti. Ogni lavoro del gruppo è una sonda lanciata a indagare le possibilità linguistiche
del teatro, luogo a un tempo fisico e intellettuale, antico e irrimediabilmente
contemporaneo. Fa parte del progetto Fies Factory, è residente presso Associazione
Teatrale Pistoiese ed è artista associato al Piccolo Teatro di Milano.
_La serata prosegue a Polverigi alle 20:30 al Teatro della Luna con Uno spettacolo di
fantascienza. Quante ne sanno i trichechi testo e regia di Liv Ferracchiati, con (in
ordine alfabetico) Andrea Cosentino, Liv Ferracchiati e Petra Valentini, aiuto regia
Anna Zanetti, drammaturgo di scena Giulio Sonno, scene e costumi Lucia Menegazzo,
disegno luci Lucio Diana, suono Giacomo Agnifili, lettore collaboratore Emilia Soldati,
produzione MARCHE TEATRO, CSS Teatro Stabile d’Innovazione del FVG, Teatro
Metastasio di Prato.
Una rompighiaccio è diretta al Polo Sud, i trichechi continuano a rotolare dalle rocce e
l’asse del mondo si sta spostando, la Terra si crepa addirittura nel mezzo eppure il fuoco
tematico è su altro, perché a crollare è il nostro sistema di pensiero. L’oracolo di Delfi
induceva il visitatore a porsi una domanda che non lascia scampo: “chi sono?”
In questo lavoro si gioca ad allargare il questionario: “come costruisco quel che sono?”
Per comunicarci agli altri scegliamo, più o meno consapevolmente, i segni che vanno a
comporre le nostre identità, ovvero ci rappresentiamo attraverso convenzioni. Può
sembrare filosofico, in realtà è molto concreto perché, queste distratte adesioni, possono
influenzare anche il taglio dei capelli, la gestualità, le preferenze e il modo di guardare alle
cose.
Che accadrebbe, dunque, se provassimo a spostare il punto di vista comune rispetto alle
faccende che riteniamo più ovvie e indiscutibili? Se togliessimo, strato dopo strato, tutti i
segni che ci raccontano, cosa rimarrebbe di noi? Forse si potrebbe avvertire un vago
senso di minaccia, perché il rischio è che possa rimanere davvero poco di “autentico”.
Così Uno spettacolo di fantascienza, che della fantascienza ha la surrealtà e la prossimità
col reale, è una drammaturgia in cui cambiano bruscamente registri e linguaggi, perché
anche la scrittura segue regole e convezioni.
È impossibile conservare una forma definitiva, forse possiamo solo prendere
consapevolezza e restare in ascolto.
Liv Ferracchiati è un autore e regista italiano che debutta nel 2016 con la sua prima
scrittura e regia, Todi is a small town in the center of Italy. Nel 2015 fonda la compagnia
teatrale The Baby Walk e inizia a scrivere e dirigere la Trilogia sull’Identità, esplorando il
tema della strutturazione del genere. Nel 2017 Antonio Latella seleziona tre suoi lavori alla
Biennale di Teatro. È tra gli autori selezionati a partecipare all’edizione speciale École des
Maîtres 2020, dedicata ai drammaturghi europei. È attualmente artista associato del
Piccolo Teatro di Milano. Nel 2021 Marsilio Editori ha pubblicato il suo esordio nella
narrativa: Sarà solo la fine del mondo.
_ Alle 22:00 al Cinema Italia (Polverigi) il performer sudcoreano Jaha Koo porta in
scena Cuckoo, un viaggio nella storia della Corea degli ultimi vent’anni, un racconto
ironico insieme a una batteria di piccole cuociriso inclini alla conversazione.
Cuckoo ideazione, testo, regia, musica, video e performance di Jaha Koo, drammaturgia
di Dries Douibi, scenografia Eunkyung Jeong, consulenza artistica Pol Heyvaert,
produzione OFFICINEINOFFICE, produttore esecutivo 2021 CAMPO, coproduzione
Kunstenfestivaldesarts, con il supporto di DAS Theatre.
Venti anni fa la Corea del Sud ha dovuto affrontare una grande crisi economica,
paragonabile al crollo finanziario del 2008 che ha colpito gli Stati Uniti e l’Europa
meridionale.
La crisi ha avuto un enorme impatto sulle nuove generazioni e su Jaha Koo. L’artista è
stato testimone di molti problemi endemici come la disoccupazione giovanile e una forte
disuguaglianza socio-economica. L'aumento dei tassi di suicidio, l'isolamento, una forte
tendenza alla reclusione sociale, l’ossessione per l'aspetto esteriore sono solo alcuni dei
sintomi di questo disagio.
Con dialoghi agrodolci e pieni di umorismo, Jaha e le sue cuociriso intelligenti ripercorrono
gli ultimi 20 anni di storia coreana, combinando esperienze personali ed eventi politici,
riflessioni sulla felicità, le crisi economiche e la morte.
_Chiude la serata alle ore 23:00 nel Parco di Villa Nappi (Polverigi) Salvo Lombardo
che presenta Let my body be!, ideazione e cura di Salvo Lombardo, ottimizzazione
sonora Fabrizio Alviti, produzione Chiasma, coproduzione Attraversamenti Multipli, con il
sostegno di MIC – Ministero della cultura.
Let my body be! è una azione corale che parte dal desiderio di riposizionare i corpi e il
loro farsi presenza e azione incarnata al centro della scena del mondo per ricominciare a
pensare la corporeità come espressione del proprio diritto alla cittadinanza, del proprio
desiderio di essere-sociale. È pensato come un momento di abitazione collettiva dello
spazio pubblico a partire dai corpi e dal loro muoversi e respirare insieme. L’azione
consiste in una pratica partecipata e guidata attraverso una serie di semplicissime
indicazioni in cuffia, che orientano i corpi nella costruzione di una esperienza che in una
prima fase è incentrata su una attivazione autonoma degli input e che gradualmente
conduce il gruppo di partecipanti alla costruzione di una azione corale.
La partecipazione all’azione è rivolta ad un pubblico eterogeneo e non richiede abilità
specifiche in ambito corporeo né performativo.
Salvo Lombardo, performer, coreografo, regista multimediale. È direttore artistico di
Chiasma e artista associato alla Lavanderia a Vapore e al Festival MilanOltre. Nel 2017-
18 è stato artista associato al Festival Oriente Occidente. Nel 2019-21 è stato co-curatore
di Resurface Festival (Roma) incentrato sulle pratiche decoloniali. Nel 2020 è tra i
fondatori di Ostudio (Roma).
Dal ’21 cura Interazioni ~ Festival (Roma). I suoi lavori
muovono tra la performance, la danza e le arti visive e sono ospitati in numerosi contesti in
Italia e all’estero. Nel 2021 ha realizzato il progetto digitale Punctum per il network
europeo BeSpectActive!. Attualmente è uno degli artisti coinvolti nel progetto europeo
Micro Macro Dramaturgies in Dance e nel progetto di ricerca postcoloniale May Town di
Schaubühne Lindenfels Leipzig (DE).
Info e prenotazioni biglietteria Teatro delle Muse 071 52525, biglietteria a Polverigi
071 9090007