Intervista di Alessia Mocci a Silvia Denti, Roberto Ioannilli e Rossella Cea ed al loro 'Mujer Naturalezza'
. I capitoli sono: “Donna”, “L’anima”, “Passione”, “Amore”, “Poesia”, “I ricordi”, “Sole”, “Terra”, “Luna”, “L’orizzonte”, “Acqua”, “Il mare”, “Aria”, “Il vento”, “Il fuoco”. Silvia, Roberto e Rossella ( in arte rispettivamente Divinafollia, Scrittore dei sensi e Ross) sono stati molto disponibili nel rispondere ad alcune mie domande sulla nascita del libro e non solo. Buona lettura!
“Mujer Naturalezza”, edito nel 2009 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “La Quiete e l’Inquietudine”, è una raccolta poetica nata in un modo molto particolare. Gli autori sono Silvia Denti, Roberto Ioannilli e Rossella Cea. Tre autori per un’unica silloge, tre autori con una forte passione per l’arte tout court. “Mujer Naturalezza” è diviso in quindici capitoli che esplicitano una tematica: per ognuno dei capitoli i tre autori dicono in versi la loro creando un dialogo fra parole e metrica. I capitoli sono: “Donna”, “L’anima”, “Passione”, “Amore”, “Poesia”, “I ricordi”, “Sole”, “Terra”, “Luna”, “L’orizzonte”, “Acqua”, “Il mare”, “Aria”, “Il vento”, “Il fuoco”.
Silvia, Roberto e Rossella ( in arte rispettivamente Divinafollia, Scrittore dei sensi e Ross) sono stati molto disponibili nel rispondere ad alcune mie domande sulla nascita del libro e non solo. Buona lettura!
A.M.: Come nasce la triade di “Mujer Naturalezza”?
Silvia Denti: Diciamo che questo libro è nato in maniera del tutto spontanea dopo l’esperienza alla radio. Mi spiego meglio. Un paio d’anni fa io collaboravo con una emittente che si occupava (e si occupa ancora) di musica ed arte, Radiosì, che viene mandata in streaming da Bruxelles ed è molto seguita soprattutto dagli italiani all’estero. Con il conduttore, Tony Esposito, avevamo cominciato ad ospitare poeti, barzellettieri, musicisti ed inventori. L’affluenza degli amanti della scrittura è stata notevole, soprattutto perché davamo l’opportunità di leggere in diretta queste poesie che poi io commentavo, analizzavo parola dopo parola, come faccio nelle mie note critiche. Era una cosa che piaceva moltissimo, tanto che tutte le altre manifestazioni artistiche vennero poi lasciate nell’ombra, avevamo solo un paio d’ore, ogni sabato, ed i poeti cominciavano a diventare numerosi. In quell’occasione cominciai ad avere gli ascoltatori affezionati, tra cui Roberto e Rossella. Per snellire l’affluenza delle telefonate, decidemmo di proporre un tema su cui lavorare ogni sabato: l’amore, la sessualità, il mare, le stagioni, i figli, ecc. In effetti il libro tratta delle essenze primarie della natura. Ecco, è nato così, dalla nostra amicizia, da questo confronto tra le nostre scritture. Gli pseudonimi: il mio lo porto con me da un po’ e si rifà alla divina follia platoniana, ovvero alla follia sana, quella che ti accende l’ispirazione e ti fa stare bene; lo scrittore dei sensi, Roberto, è invece stato battezzato così per il suo modo di entrare nelle scene che descrive, lui usa, appunto tutti e cinque i sensi, lo fa davvero, è una dote speciale, direi unica; Rossella è diventata Ross per diminutivo, non ricordo per quale ragione, ma tutti abbiamo cominciato a chiamarla così.
Roberto Ioannilli: La triade nasce dall’incontro casuale, in una radio, di tre anime che nel sentire la vita amplificata nelle sue particolarità, a volte microscopiche ma necessarie, hanno deciso di godere dell’amicale sentire. Così è nata “Mujer Naturaleza”, donna natura, il sentire il mondo e l’oltre al femminile. Per meglio dire: vedere il mondo a colori, carico desiderio farcito di bellezza. Riguardo al mio scherzoso nomignolo, Scrittoredeisensi, esso rappresenta il mio modo di essere: sento prima di toccare; anche nel fruscio del vento percepisco profumo; nella luce l’intensità di un bimbo che la vede per la prima volta, nell’amore il miracolo dell’esser vivo; nella donna il calore dell’eccezionale, l’intimo sentire di ciò che prova un dio nel sentirsi amato.
Rossella Cea: La nostra collaborazione artistica parte da un'amicizia nata in radio. Ho
conosciuto Silvia e Roberto partecipando ad un programma che si occupava di letteratura e poesia. Sono rimasta folgorata dalla bravura di Silvia e pian piano mi sono appassionata al mondo della letteratura, cercando di coltivare il mio stile ed approfondire le tematiche espressive nel mio modo di scrivere, inutile dire che lo scambio ed il bellissimo dialogo instaurato con i miei due colleghi è stato fondamentale a livello umano ed artistico.
Tutti mi hanno sempre chiamata 'Ross', abbreviazione del mio nome 'Rossella', ho mantenuto questo pseudonimo anche per mujer.
A.M.: Dopo quanto tempo dall’idea originaria si è riusciti a pubblicare “Mujer Naturalezza”?
Silvia Denti: L’idea del libro è nata un po’ di tempo dopo, quando la nostra amicizia si è consolidata, quando abbiamo cominciato a riunirci anche oltre all’orario della radio ed a scrivere insieme ( infatti sta per uscire un’altra nostra creazione, questa volta realizzata con altri amici oltre a noi, Vibrus, un romanzo che abbiamo terminato circa un anno fa. N.d.r).
Roberto Ioannilli: L’idea è nata dopo aver scritto con Ross la prima poesia “Mare”, la stessa sera, ne parlammo con Silvia, la mia Prof. , la sua collaborazione ha dato alla raccolta quel “più” di esperienza, di bravura e non meno, quell’inquieto realismo, che ha rettificato, almeno, il mio puntare verso il sole, riportandolo prepotentemente verso l’uomo, anzi verso la donna, in sintonia con quello che realmente siamo: carne, un pizzico di dolore, cuore ed immensi sogni.
Rossella Cea: L'idea originaria era quella di creare una specie di dialogo poetico tra uomo e donna, in seguito abbiamo deciso di creare trittici tematici attraverso i quali ognuno di noi tre avrebbe potuto esprimere il proprio punto di vista sul tema trattato, conferendo completezza ed originalità all'intera opera. Tra la genesi, lo sviluppo e l'opera finita credo sia passato circa un anno o poco più.
A.M.: C’è una lirica dei tuoi due compagni d’avventura che preferisci?
Silvia Denti: Non amo scegliere un componimento solo poiché credo che il motivo, la poiesis di un autore la faccia una serie di scritti, e poi una penna ti piace o non ti piace … giusto? Ma il problema qui non sussiste, i miei compagni li ho voluti con me perché amo la loro poesia, la loro modalità così diversa tra loro stessi e me. Forse di Roberto sono affezionata particolarmente alla poesia Essenza di un fruscio per la potenza lirica, forse perché ha quel senso di eternità che avvince, che conforta, la sento come un traguardo dell’autore, qualcosa che egli voleva raggiungere a tutti i costi e ci è riuscito, ma non solo in questo componimento sia chiaro, però qui, tra quelle espressioni d’impatto che pare quasi di toccarle, un pochino di più. Di Ross adoro la forza, in certe sue frasi è davvero inimitabile, per esempio quando grida alla luna di stare in silenzio, riesce a rendere musicale tutta la lirica con la muta disperazione fatta di dettagli delicati e magici (Taci mia luna, tradotta poi in spagnolo, Callate luna).
Roberto Ioannilli: Tutte le poesie delle mie compagne di viaggio, sono estremamente belle e sentite, io posso solo dire quella che di ognuno mi “smuove”: di Silvia, Eco di donna, è sinfonia per un “maschio sentire” il suo descrivere la donna/femmina, leggendola, il cervello annulla la ragione e si lascia trasportare da sensazioni, anzi da carezze d’anima che hanno il sapore dell’amare. Di Ross, Nella pioggia, Semiosi di un ricordo, la dolcezza dura dei ricordi e del suo stesso vivere, della sua sensibilità incastrata in attimi di vita reali e la bravura del suo scrivere mi fanno sentir fiero d’aver potuto incrociare la penna con lei.
Rossella Cea: Non nascondo che alcune delle liriche di Silvia sono state per me fonte di un reale studio, avendo anche scelto di tradurle mi sono cimentata con alcuni tra i testi che ritengo essere letterariamente tra i più validi che esistano in circolazione. Posso dire quindi che tutte le liriche di Silvia sono per me stupende, in particolar modo quando riesce ad esprimere nella sua maniera particolarissima quel disagio tipico del nostro vivere contemporaneo, misto alla delicatezza e passionalità del suo modo peculiare di fare poesia.
A.M.: Quanto è importante lo stile per un autore emergente o semi emergente?
Silvia Denti: A mio avviso lo stile è fondamentale, forse un pochino l’ho già spiegato sopra, è la carta d’identità, il lasciapassare. Naturalmente il fatto che io legga ogni giorno un sacco di stili differenti rende determinante il mio pensiero. Vorrei sottolineare l’inquietantismo, il mio pallino del tipo di scrittura al quale sento di appartenere e col quale intendo una modalità a cui nessuno ancora aveva pensato, ovvero il fatto di ricreare l’ispirazione anche dai moti disordinati, senza precisi metriche, ma con moltissima intensità nell’appercepire l’esistenza. Quindi lo stile conta, è vero, ma è e rimane l’emozione scaturente che costruisce lo stile stesso di questo o quell’autore.
Roberto Ioannilli: Per me lo stile è “sentire”, se lo hai emerge, lo si sente, ti travolge, emoziona chi legge ed anche chi lo scrive. È ovvio che le diverse sensibilità portano, ognuno di noi, a percezioni diverse, ma si avverte sensibilmente, negativamente, quando l’accademismo non riesce a portare la poesia oltre il mero significato delle parole.
Rossella Cea: Avere uno stile personale credo sia fondamentale, considerando anche quanto sia difficile emergere in un settore oggi ancora allo sbando, la cosa più importante credo comunque riguardi più che altro l'approccio allo scrivere, che indipendentemente dallo stile, deve essere affrontato in maniera seria e consapevole.
A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole? La consiglieresti?
Silvia Denti: Gioco in casa, posso dirlo? Da quando ho incontrato Cristina e Mark ho ripreso a sognare davvero (c’è differenza tra il sogno reale e quello irreale), a rivivere la scrittura come scopo della mia vita. La consiglio perché è rigorosamente onesta, capace, vera.
Roberto Ioannilli: Ho avuto modo di conoscere personalmente le persone che si celano dietro quell’azzeccata sigla, nei loro occhi ho percepito razionalità che tende al sogno. Anche nel significato delle parole Rupe Mutevole, trovo un forte analogismo con il sentire mio e di Silvia, quella rupe posta in alto, oltre la valle d’ombre della vita, che essendo oltre ogni ostacolo è preda del sole, e ciò che nasce dallo sguardo dell’uomo con l’illuminare solare della pura roccia, è qualcosa che media tra sogno e realtà, tra positivismo ed inquietudine.
Certo che consiglio Rupe Mutevole, l’ ho già fatto con diversi miei amici autori, che hanno già pubblicato. Mi auguro che nel prossimo futuro la mia penna ed il loro leggere s’incrocino nell’inchiostro posto su carta giallo antico e che dall’entrambe impegno possa nascere qualcosa per cui valga la pena di emozionarsi.
Rossella Cea: Mi sono trovata molto bene con questa casa editrice, sia per quanto riguarda le tempistiche relative alla pubblicazione( chi fa parte anche solo marginalmente del mondo editoriale conosce bene le problematiche relative alla stampa e pubblicazione di un'opera e quanto sia facile incappare in situazioni poco 'oneste'), sia per la cordialità dimostratami in più occasioni dai componenti del team. Sì, consiglierei caldamente di pubblicare con Rupe
Mutevole.
A.M.: Hai qualche progetto per il 2011? Ci puoi anticipare qualcosa?
Silvia Denti: Qualcuno certo, anzi, moltissimi. Ma molti in embrione. Di realizzabile in tempi brevi il “Vibrus”, poi – spero prestissimo- il mio “Orfeo - Voce da fondo” che sto scrivendo con un amico carissimo veterano dell’editing e dell’originalità, nonché autore affermato, ma non anticipo altro, sarà una sorpresa.
Roberto Ioannilli: Il 2011 sarà l’anno di “Vibrus”, un romanzo scritto con Silvia ed altri amici, è stato scritto interamente tramite l’incontro quotidiano su Skype. Una storia che inizia fra settant’anni, l’incomunicabilità e l’allontanamento da valori concreti porterà alla catastrofe, ma c’è chi sogna e sa amare, questa variante in un incandescente storia che potrei definire, d’avventura, d’amore, di fantascienza, di animali, di paura, forse porterà al riscatto, perché ciò che sembra non lo è! E forse l’uomo nel suo profondo, ha quegli innati i valori, come il coraggio, l’onore, il rispetto per la vita e per l’amore che anche se a volte sembrano nascosti, poi emergono quando la stessa umanità o la propria esistenza stanno per essere “terminate”.
Sempre per il 2011 ho qualcosa di solo mio in cantiere, è un romanzo che nasce dal mio essere “Scrittoredeisensi” e proprio con essi s’incrocerà la storia di un ragazzo con l’essenza del viaggio nello zaino della vita con quella di cinque donne, che poi non sono cinque!
Lasciamo che la mia fantasia incuriosisca la vostra e che il sole e la natura mi diano il loro fascino, che con la penna proverò a regalare a voi.
Rossella Cea: I progetti sono tanti, i sogni anche. Spero di terminare un romanzo ad introspezione psicologica che ho iniziato a scrivere con la mia amica Silvia Denti, la storia di una donna inquieta e passionale e della sua esistenza travagliata segnata da un grave trauma infantile. Spero anche di riuscire a pubblicare una raccolta di racconti insieme ad un carissimo amico e scrittore pugliese.
Quante curiosità! I tre autori di “Mujer Naturalezza” ci hanno davvero regalato delle speranze letterarie per il 2011. Ringraziandoli lascio il link di una recensione del loro libro:
http://www.liberolibro.it/mujer-naturalezza-di-silvia-denti-roberto-ioannilli-e-rossella-cea/
Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.
http://www.rupemutevoleedizioni.com/
http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni
http://www.poesiaevita.com/
http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993
Alessia Mocci
Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni
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