GASTRONOMIA
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Kiwi, perchè siamo tra i migliori al mondo

23/10/08

Tra tutte le bellezze e le eccellenze del territorio pontino spicca per qualità e quantità la produzione di Kiwi.

Tra tutte le bellezze e le eccellenze del territorio pontino spicca per qualità e quantità la produzione di Kiwi. La provincia di Latina è infatti tra i primi centri di produzione fin dagli anni '70.

Il Kiwi pontino è l'unico che può vantare il marchio europeo di qualità Igp. Anche la produzione dà grandi soddisfazioni: un ritmo di incremento del 10% annuo, previsto anche nel 2008.

Diffusi sul territorio della provincia sono ben 7mila gli ettari di coltivazioni con oltre 1600 aziende produttrici. Una media annuale di 175mila tonnellate pone la nostra produzione ai primi posti nel mondo, subito dopo Nuova Zelanda e Cile.

Ma non è solo quantità: anche la qualità è infatti ottima, al punto che l'80% della produzione finisce sulle tavole dei consumatori europei ed americani.

Il consorzio tutela "Kiwi Latina Igp" riunisce quattrocento aziende, più di 11 delle quali conserviere, che hanno accettato un rigido regolamento. Ventiquattro i comuni coinvolti: 9 in provincia di Latina e 15 in provincia di Roma.

Il presidente del Consorzio Gianni Cosmi spiega: «Il nostro è un consorzio che intende soprattutto tutelare e valorizzare una produzione che il mondo ci invidia e che è da molti giudicata la migliore d'Italia». L'impegno degli aderenti al Consorzio è quello di rispettare un rigido regolamento che mira a far sì che il frutto venga coltivato, commercializzato e conservato secondo regole definite.

Ma non è tutto perfetto: «l'organizzazione non è delle migliori - ammette lo stesso Cosmi - e c'è poca attenzione all'immagine del prodotto; eccessiva frammentazione delle imprese agricole e carenza di infrastrutture per la conservazione».

Per risolvere questi problemi si sta pensando alla riconversione di alcuni siti dismessi dalla proprietà pubblica o di aziende obsolete. Il Consorzio ha infatti firmato un'intesa con l'Arsial (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura nel Lazio) per la cessione dello stabilimento ex Cef di Campoverde. Un altro passo è l'organizzazione di manifestazioni e rassegne, come il convegno previsto per il 2009 per la promozione, soprattutto sui mercati esteri, di uno dei prodotti pontini più apprezzati e dalle maggiori potenzialità.



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