L'Alto Adige festeggia l'autunno

Fra le tradizioni dell'Alto Adige, la prestigiosa festa delle castagne da non perdere.

Nel cuore del paese di Foiana sopra Lana, si snoda il sentiero didattico del castagno. Un percorso che porta a scoprire castagneti coltivati esclusivamente secondo i metodi della tradizione altoatesina.

Ben dieci stazioni caratteristiche caratterizzano il percorso.

Questo sentiero costellato da boschi di latifoglie colorati , prati e castagneti secolari è uno spettacolo durante tutto il periodo dell’anno, perfettamente segnalato ospita sul percorso diversi contadini che offrono i prodotti regionali in vendita. Sicuramente un vasetto di miele di castagno sarà da portare a casa come souvenir della zona!

Il sentiero del castagno è anche riconosciuto come uno dei più lunghi dell’Alto Adige poiché si espande dalla Val d’Isarco , all’Alpe di Siusi, alla Val Gardena fino al lago di Caldaro.

Venne inaugurato nel 2008 e vi aspetta con diverse sculture in legno, tabelloni informativi e giochi lungo il percorso.

Avendo una lunghezza tale, è consigliato il pernottamento di più giorni in hotel per poterlo percorrere interamente!

Ma perchè le castagne hanno tutta questa importanza nell’Alto Adige?

Nei periodi di massima povertà dei secoli scorsi , la castagna del riccio spinoso era considerato l’elemento di base per la sopravvivenza, ricavando dalla sua macinazione , la farina utilizzata praticamente in tutto il pane (noto anche il secondo nome definito “albero del pane”), torte di mele, pasta, gnocchi, polenta, ma in certi casi addirittura come valido sostituto del caffè.

Avendo un alto contenuto proteico, durante i periodi di crisi invernali, assicurava la sopravvivenza alle popolazioni dell’Alto Adige.

Castagne, una libido per il gusto ai giorni nostri e un elemento così vitale fino a pochi anni fa.