L’ecommerce utile per portare il vino italiano in Cina

In Cina ci sono 688 milioni di utenti internet attivi e la quasi totalità di questi, 659 milioni, sono anche iscritti ai social network.
Metà dei cosiddetti Millenials, cioè quei giovani d’età compresa tra i 25 e i 34 anni appartiene alla classe media-superiore e ben il 52% di questi acquista vino online.
Nell’enorme paese asiatico l’eCommerce e il mCommerce sono in generale molto più sviluppati che in Italia e in Europa; basti pensare che l’eCommerce in Cina è il secondo canale off trade dopo quello della grande distribuzione.
Per tutti questi motivi, l’eCommerce è una delle vie privilegiate per cercare di incrementare le esportazioni di vino italiano in Cina.
Attualmente il Paese da cui la Cina importa più vino è il Cile, seguito da Australia, Francia, Stati Uniti, Spagna e Italia.
Ma sebbene il nostro Paese abbia visto crescere le esportazioni del 28,2% nei primi 7 mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, i quantitativi esportati sono ancora ridotti rispetto a quelli francesi o australiani.
E questo si spiega anche in un ritardo che l’Italia sconta nei confronti degli altri paesi in fatto di eCommerce.
Un esempio di azienda italiana i cui vini sono molto apprezzati all’estero e che ha fatto dell’eCommerce un canale importante di vendita è La Raia, azienda agricola biodinamica di Novi Ligure che vende in cantina e online tre tipi di GAVI DOCG e due tipi di Piemonte DOC Barbera.
Quest’azienda agricola sa coniugare la cura ed il legame con il proprio territorio, che si esplicita attraverso la coltivazione biodinamica delle viti e dei campi, con una vocazione internazionale che fa parte da sempre del DNA dell’azienda. I vini biodinamici de La Raia sanno raccontare, anche all’estero e anche proprio grazie all’e-commerce, le peculiarità, l’originalità e la vitalità del Terroir del Gavi.