ECONOMIA e FINANZA
Articolo

L’Ethereum post-Fusione minaccia il Bitcoin?

È appena avvenuta la Fusione, l’evento che tutti gli interessati al mondo delle criptovalute aspettavano da sei anni e più...

Image by Pete Linforth from Pixabay È appena avvenuta la Fusione, l’evento che tutti gli interessati al mondo delle criptovalute aspettavano da sei anni e più. L’Ethereum (ETH) si sta evolvendo in qualcosa di diverso da Bitcoin, ma gli analisti non sono d’accordo sulle previsioni.

Alcuni sostengono che Ethereum sia destinato a prevalere su Bitcoin, raggiungere la sua capitalizzazione e superarla perfino.

Altri invece prevedono un collasso di Ethereum, e sono tutti in disaccordo su quale sarà la tecnologia prevalente nell’immediato futuro, se la blockchain basata sul proof-of-work o quella su cui sta transitando Ethereum, basata sul proof-of-stake.

In tutto questo si inseriscono i fattori macroeconomici che hanno generato quello che viene chiamato dagli esperti cryptowinter. Da un paio di anni infatti, stiamo assistendo a una generale discesa del valore delle crypto. Gli investitori sembrano aver perso fiducia nel loro valore a lungo termine, creando una spirale di vendita, con valori che possiamo seguire consultando il cambio Euro/Bitcoin (clicca qui).

Forse la Fusione sarà proprio il fattore che darà la spinta alla ripresa delle crypto e, alla fine, anche al superamento di Bitcoin da parte di Ethereum.

Intanto, cerchiamo di capire meglio di cosa stiamo parlando.

Cos’è la Fusione?

La Fusione è la migrazione di Ethereum da un sistema basato sul proof-of-work al proof-of-stake. In realtà la Fusione è solo il primo passo verso la nuova forma di Ethereum, che avrà altri aggiornamenti. Vitalik Buterin, il suo fondatore, ha annunciato gli altri passi questo luglio, senza dare una tempistica su quando avverranno.

Il primo è Surge, seguito da Verge, Purge e Splurge.

Surge aggiungerà ad Ethereum la funzione sharding, che ridurrà il costo delle transazioni in bundle e renderà l'operatività più semplice.

Verge, il secondo, amplierà la decentralizzazione della rete. In pratica gli utenti potranno diventare validatori senza dover memorizzare grandi quantità di dati.

Purge, il terzo, semplificherà il protocollo Ethereum e ridurrà la quantità di spazio utilizzato dalla blockchain.

Splurge, l’ultimo aggiornamento includerà "tutte le altre cose divertenti".

L'evoluzione di Ethereum

È un processo che è cominciato il 7 settembre con il primo aggiornamento parte di Merge (ovvero, Fusione), chiamato Bellatrix. La tempistica non era ancora definita un mese fa perché dipendeva da quando sarebbe stata raggiunta una specifica soglia di TTD. Cioè, quando i miner avrebbero raggiunto un tetto massimo di hash, detto TTD (Terminal Total Difficulty) oltre il quale non si sarebbero più potuti estrarre Ethereum.

Paris è stato attivato il 15 settembre, il secondo e ultimo aggiornamento che ha terminato la Fusione. Ora Ethereum è passato al sistema Proof-of-stake, in cui i miner sono sostituiti dai validatori, che mettono in stake una certa somma di Ethereum.

Questo permette alla rete di consumare molta meno energia, dell’ordine del 99,9% in meno. Un risparmio enorme, tanto che Buterin afferma che il passaggio di Ethereum al sistema proof-of-stake diminuirà il consumo mondiale di energia dello 0,2%.

Inoltre, con gli altri aggiornamenti intende diffondere ancora più capillarmente la blockchain procurandole maggior stabilità e affidabilità. Insieme alle operazioni di calcolo che sarebbero facilitate, questa evoluzione dovrebbe permettere a Ethereum di sostenere fino a 100.000 transazioni al secondo. Questo limite rappresenta il vero ostacolo alla diffusione delle cripto nei pagamenti elettronici commerciali (ovvero, alla sostituzione dei circuiti bancari e delle carte di credito).

Cambia qualcosa per l’investitore privato?

Non molto. Per gli investitori privati Ethereum la Fusione dovrebbe passare quasi inosservata. Gli unici per cui avrebbe un effetto sono i validatori. Per diventare validatore bisogna "congelare" almeno 32 Ethereum, che non verranno sbloccati fino a quando tutti gli aggiornamenti non saranno terminati.

Il nuovo Ethereum minaccia Bitcoin?

Se prima Ethereum e Bitcoin condividevano un'architettura sostanzialmente simile, ora Ethereum ha un nuovo modo di funzionare. Un sistema di gestione del “conio” virtuale molto più leggero, facile, in un certo modo un po’ più simile alla facilità di creazione di moneta che hanno gli Stati con le monete Fiat. Questo le allontana ancora di più, consolidando Bitcoin nel suo ruolo di “oro” virtuale, prezioso proprio perché difficile da ottenere e di quantità limitata.

Durante i mesi passati, c’è stato un incremento consistente di acquisti della creatura digitale di Vitalik Buterin. Il prezzo è salito con un ritmo deciso, ma all’indomani della Fusione

Nel lungo periodo, verrebbe da pensare che Ethereum e Bitcoin, e con loro le altre cripto, potranno costruirsi percorsi autonomi, connessi ma indipendenti. Ma la verità è difficile a prevedersi. Dovremo aspettare di vedere cosa accadrà. La cosa certa è che le criptovalute non sembrano voler sparire dall’orizzonte dell’economia mondiale. Per ora.

Licenza di distribuzione:
Photo credits: Image by Pete Linforth from Pixabay
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Comunicati-Stampa.net
Responsabile account:
Enrico Zerbini (Amministratore)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere