HI-TECH
Comunicato Stampa

L'hacker che ha violato per la prima volta la PS3 si esprime sui downtime degli ultimi giorni

30/04/11

Sapete chi è George Hotz? Probabilmente no. E' la prima persona al mondo ad aver trovato il modo di "cracckare" la PS3 per poter utilizzare giochi non originali. In queste dichiarazioni si complimenta con gli hacker che hanno messo in ginocchio Sony e il Playstation Network.

Alla luce di quanto è accaduto – e continua ad accadere - in questi giorni presso i lidi tumultuosi del Playstation Network, l’ ormai celeberrimo hacker George “GeoHot” Hotz ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sull’ accaduto. Ecco di cosa si tratta…

“In quanto vittima di un furto di identità, sono vicino a chiunque si trovi oggi nella stessa condizione. A chiunque ritenga che io sia coinvolto in qualche modo [nel hacking del PSN, ndr], rispondo che non sono pazzo e preferisco che l’ FBI non bussi alla mia porta. Studiare le misure di sicurezza dei vostri dispositivi e farvi girare applicazioni homebrew è figo, penetrare nei server di qualcuno e rubare informazioni personali non lo è. Non fate altro che gettare fango sulla comunità degli hacker, anche quando prendete di mira degli stronzi come Sony.

[...] Inoltre, è inutile prendersela con gli ingegneri Sony, né con chi ha progettato il rootkit BMG. La colpa è dei dirigenti che hanno dichiarato guerra agli hacker ed hanno riso di fronte all’ idea che qualcuno riuscisse a penetrare nella fortezza che Sony era in passato, che si sono lamentati della pirateria ed invece di assumere esperti in sicurezza, hanno assoldato avvocati. Alienare la comunità degli hacker non è una buona idea.

Sony deve arrendersi all’ idea che quando vende una PS3, non ha più il controllo né il possesso della macchina. Notate che solo il PlayStation Network ha esposto i dati degli utenti sinora, e che sotto attacchi analoghi, né Xbox Live né iTunes hanno permesso che ciò accadesse. Non è successo neppure a GMail quando Android fu crackato.

Due parole ai colpevoli. Avete chiaramente del talento e nel futuro potrebbero attendervi un sacco di soldi (ma anche la bancarotta e la prigione). Non fate i cazzoni e non vendete i dati personali della gente.”

Data la reputazione di GeoHot ed i suoi trascorsi con Sony, la sua opinione non ha più un significato semplicemente dichiarativo, ma può essere utilizzata come argomento efficace nei dibattimenti giudiziari che la casa giapponese dovrà affrontare d’ ora in poi.



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