SPETTACOLO
Comunicato Stampa

L'ictus si combatte a teatro con "Icaro (Reloaded), Il coraggio di tornare a volare"

20/11/14

Dall’ictus al palcoscenico: mercoledì 29 ottobre Antonietta Mollica ha presentato lo spettacolo della sua vita al Teatro “Giuseppe Verdi” di Padova. Colpita a 34 anni da un ictus, “Icaro (Reloaded), il coraggio di tornare a volare” racconta la storia della sua rinascita, ambientata per buona parte all’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia.

L’ictus può colpire anche a 34 anni. È successo ad Antonietta Mollica, una giovane economista lanciata verso una carriera di primo piano nella direzione generale del Gruppo Monte dei Paschi. Era un giorno del febbraio del 2006 quando, sotto la doccia, un ictus ischemico la costringe su un letto d’ospedale, sospesa tra la vita e la morte. Su una sedia a rotelle, con il lato sinistro del corpo completamente paralizzato, inizia a progettare la sua rinascita. Intraprende così un intenso percorso di riabilitazione, lungo un anno e mezzo, all'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.) Ospedale “San Camillo” al Lido di Venezia. Lentamente Antonietta riprende il suo volo, tornando anche a sciare, sulla barca a vela, a cavallo, in bicicletta.
Questa è la storia di “Icaro (Reloaded), il coraggio di tornare a volare” andato in scena mercoledì 29 ottobre, nella giornata mondiale per la lotta contro l’Ictus Cerebrale. Il Teatro Verdi di Padova ha aperto le porte al pubblico che si è lasciato coinvolgere da questo inno di speranza. Sul palco infatti la stessa Antonietta Mollica, insieme ai danzatori della Compagnia Motus, ha presentato uno spettacolo di ironia, musica, parole e movimento del corpo, lo stesso corpo che qualche anno fa non riusciva più a muovere.
“Partecipare ad Icaro (Reloaded) non è assistere ad uno spettacolo qualsiasi”, spiega il dr. Francesco Pietrobon, Direttore Generale dell’IRCCS Ospedale San Camillo di Venezia. “Oltre alla valenza artistica, la genesi e le motivazioni che ne sono alla base, la determinazione e l’entusiasmo che lo supportano ne fanno un evento unico, di altissimo valore umano e sociale. È un inno alla vita, alla volontà di viverla pienamente, all’apertura verso il mondo, verso gli altri e verso il diverso. E invita lo spettatore – conclude il dr. Pietrobon – a credere che, anche nelle gravi difficoltà, è possibile trovare le forze per superare gli ostacoli migliorando se stessi”.
Lo spettacolo, inserito nel cartellone del Festival di Danza “Lasciateci Sognare…”, organizzato da La Sfera Danza, è stato pensato a sostegno della Fondazione di Ricerca in Neuroriabilitazione San Camillo Onlus del Lido di Venezia, in collaborazione con Fondazione Antonveneta e Banca Monte dei Paschi.
Al termine dello spettacolo, Antonietta Mollica ha ricevuto dalle mani del dr. Francesco Pietrobon la nomina di Ambasciatrice della Fondazione di Ricerca in Neuroriabilitazione San Camillo Onlus, con parole di gratitudine e riconoscenza.



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