L'inqualificabile attacco del sindaco di Terni alla categoria degli agenti immobiliari durante Piazza Pulita su La7

In un'epoca in cui il rispetto e la civiltà dovrebbero essere alla base di ogni discussione, assistiamo invece a episodi di aggressione verbale che non solo denigrano l'individuo, ma anche intere categorie professionali. Ci riferiamo all'attacco lanciato da Stefano Bandecchi, imprenditore italiano e sindaco di Terni, contro Alessandro Rapinese, sindaco di Como, durante la trasmissione "Piazza Pulita" su La7.

Bandecchi, incapace di sostenere un dibattito costruttivo e di affrontare le questioni con argomentazioni valide, ha scelto la via più bassa: insultare Rapinese per la sua professione di agente immobiliare. Un attacco non solo a Rapinese, ma a una categoria intera, composta da oltre 45.000 professionisti che ogni giorno lavorano con dedizione e integrità.

Questi insulti, gravissimi, gratuiti e completamente scollegati dal dibattito televisivo in corso, hanno avuto l'unico scopo di distogliere l'attenzione dalla manifesta inettitudine di Bandecchi nel confronto. Un comportamento che non solo sminuisce la figura di Bandecchi stesso, ma che getta ombre sulla qualità del dibattito pubblico in Italia.

AgentiImmobiliari.org, piattaforma social riservata ai soli agenti immobiliari abilitati, esprime la sua piena solidarietà al sindaco Rapinese e condanna con fermezza le parole e il comportamento notoriamente violento di Bandecchi. Ci aspettiamo e speriamo che tutte le associazioni di categoria e i professionisti del settore si uniscano a noi in questa condanna.

Vogliamo ricordare a Stefano Bandecchi, e a tutti coloro che pensano che gli insulti siano una valida forma di argomentazione, cosa significa essere veri professionisti. Significa lavorare con passione, dedizione e rispetto verso gli altri, qualità che Bandecchi sembra aver dimenticato quella sera.

Chiediamo a Bandecchi di riflettere sulle sue parole e di scusarsi non solo con Rapinese, ma con tutti gli agenti immobiliari e i professionisti che ogni giorno lavorano con serietà e dedizione. La società italiana merita un dibattito pubblico di qualità, basato sul rispetto e sull'ascolto, e non su insulti e aggressioni verbali.

La Redazione