SALUTE e MEDICINA
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L'Ipnosi Regressiva - Cos'è e Perchè Utilizzarla

23/01/16

Quando si parla di ipnosi, viene quasi spontaneo pensare agli ipnotizzatori da polcoscenico che, attraverso questa pratica misteriosa, durante spettacoli di magia, sbalordivano il pubblico. Tuttavia, questo è un mezzo terapeutico e diagnostico, utilizzato da una branca della medicina, la psicoterapia, per approfondire le malattie organiche psicosomatiche

FotoQuando si parla di ipnosi, viene quasi spontaneo pensare agli ipnotizzatori da polcoscenico che, attraverso questa pratica misteriosa, durante spettacoli di magia, sbalordivano il pubblico. Tuttavia, questo è un mezzo terapeutico e diagnostico, utilizzato da una branca della medicina, la psicoterapia, per approfondire le malattie organiche psicosomatiche, con origini nervose, per spiegarne i meccanismi e contribuire alla risoluzione delle stesse.

Tutti i mezzi utilizzati dallo specialista hanno il compito di inibire alcune funzioni del cervello, ma non la coscienza, il karma del paziente sottoposto a terapia. L'ipnosi regressiva, nello specifico, viene considerarta una procedura pseudoscientifica, che si avvale più che altro di sostenitori. Grazie a questa metodologia, tramite lo stato di trance, è possibile riportare alla mente i ricordi di situazioni rimosse, che hanno traumatizzato il soggetto da analizzare, fino a creare uno stato di disordine psicologico. É curioso sapere come questa tecnica sperimentale voglia dimostrare esistenze pregresse, durante le quali si siano verificate situazioni imputabili, causa e radice simbolica dei conflitti interiori.

Ovviamente, pur esaltando un principio esistenziale abbastanza profondo, l'ipnosi regressiva non può essere sperimentata da tutti. Vi sono alcuni casi, facilmente riscontrabili da specifici parametri medici (fra cui l'anamnesi generale del paziente), in cui non risulta idoneità a procedere. Qualora, invece, fosse un'operazione possibile, l'ipnosi regressiva associata alla psicoterapia, diventa un vero e proprio impegno nella lotta agli stati d'ansia che compromettono l'esistenza, anche sotto forma di patologie cliniche. Una pratica ancora oggi avvolta da un alone di mistero, ma che offre un'opportunità in più. Il punto è capire quanta voglia o necessità si abbia di intraprendere un percorso evolutivo, volto non solo a migliorare il presente, ma ad acquisire nuova forza per il futuro tornando indietro nel tempo.

Quando alcune problematiche esasperano una situazione di per sè delicata, è opprtuno non consigliare tale metodo, pur rimanendo una valida alternativa, una carta da giocare. Perchè il termine consigliare? Spesso, le persone affette da problematiche neurologiche, non hanno il coraggio o la lucidità di intraprendere azioni benefiche per se stesse e per chi le circonda; al contrario, tendono a sottolineare una sofferenza patologica che va trattata con farmaci adatti. In questo caso, dal momento che l'ipnosi regressiva presuppone una naturale concentrazione rilassata, una consapevolezza responsabile nel creare la propria vita, potrebbe scatenare delle reazioni poco raccomandabili, sia nel paziente, sia per la buona riuscita della terapia. In conclusione, l'ipnosi regressiva è molto più affascinante quando diventa appannaggio di persone desiderose di dare una svolta alla propria vita, ma tendenzialmente non patologiche. Anche se il benessere che si prova durante le sedute, lontano dagli affanni, in una dimensione senza tempo e senza pensieri, è miraggio di tutti.



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