GASTRONOMIA
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L’ultima tartina al caviale

02/07/08

Un ristorante della City, a Londra, ha lanciato recentemente un nuovo menù da millecinquecento euro a persona.

Quando un ristorante della City, a Londra, ha lanciato recentemente un nuovo menù da millecinquecento euro a persona, per dare modo ai banchieri di festeggiare i loro bonus milionari, il primo piatto era un antipasto di caviale, le prelibate uova di storione, considerate sinonimo di lusso e raffinatezza in tutto il mondo. Ma pasteggiare a “caviale e champagne”, come vuole il detto comune, non sarà possibile per molto tempo: se l´attuale domanda del mercato continuerà ai ritmi attuali, avverte uno studio pubblicato sul quotidiano Independent di Londra, lo storione del mar Caspio, da cui proviene il 90 per cento del caviale prodotto nel mondo, sarà estinto entro quattordici anni.


Resterà sempre un´alternativa, secondo alcuni altrettanto valida: il caviale ricavato da storioni d´allevamento, la cui qualità è in netto miglioramento e le cui uova, pur avendo forma e colore leggermente diverso da quelle dello storione selvatico, hanno il medesimo sapore, o quasi. Non sarà, tuttavia, la stessa cosa. Uno dei cibi più deliziosi della terra, che fa venire l´acquolina in bocca a chiunque l´abbia provato almeno una volta, sta per scomparire, a meno che i consumatori non accettino di razionarlo.

Ma la domanda di caviale anziché diminuire, aumenta: a quanto pare ci sono in giro sempre più ricchi, o sempre più gente che desidera scimmiottarli, almeno per una sera. Consapevoli del pericolo di estinzione, i paesi produttori hanno imposto da anni severi limiti al numero di storioni che possono essere pescati, e alcune nazioni, come gli Stati Uniti, hanno proibito l´importazione di caviale.

Ma per quanti freni si autoimponga l´industria legale del caviale, quella illegale cresce a dismisura: da quindici anni circa, ovvero dal crollo dell´Unione Sovietica, che insieme all´Iran vigilava su questa sua ricchezza, la pesca di frodo si moltiplica lungo le rive del mar Caspio. Una stima calcola che la produzione clandestina di caviale supera di dieci volte quella ufficiale. E la tentazione può apparire irresistibile: un chilogrammo del caviale più raro costa fino a 24 mila euro, ma il prezzo di un chilo di quello normale raggiunge i 3000: considerato che uno storione adulto Beluga può contenere fino a 150 chili di caviale, si fa presto a capire che pescare uno di questi enormi pesci d´aspetto e d´origine preistorica equivale a pescare un tesoro.

Il rischio d´estinzione dipende anche dalla rarità di questi bestioni marini e fluviali. È raro, ad esempio, che vengano pescati più di cento Beluga all´anno. Anche per questo l´industria punta sempre di più sullo storione d´allevamento, che tra l´altro, rispetto al salmone, è talmente delicato da richiedere una nutrizione pressoché identica a quello selvatico. La tecnica per estrarre le uova viene affinata di continuo, sicché si prevede che presto sarà possibile pescare uno storione d´allevamento, estrarne chirurgicamente le preziose uova e rimetterlo in acqua, dove potrà produrne delle altre e continuare a vivere, più o meno, felice. Per la gioia di chi ama nutrirsi di queste perle nere, avvolte in un blini, le frittelle russe, con un bicchierino di vodka.



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