ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

L'uomo dentro Bobo - incontro con Sergio Staino

14/10/16

La 15^ Rassegna letteraria di Vigevano prende spunto, trasformandolo, dal titolo della prima raccolta di poesie di Carlo Batocchi. Ed ecco che il suo verso diventa una domanda che cerca di rispondere al dilemma, non solo per il futuro, ma per il loro stesso presente, che attanaglia le giovani generazioni. Che cosa è oggi la Realtà? E cosa è il Sogno? Sono sempre comunque antitetici? Anche Sergio Staino risponde il 14 ottobre alle 21, alla Cavallerizza del Castello!

FotoPer cercare di rispondere a queste domande ecco allora una serie di incontri con autori come Maurizio Maggiani, Andrea Tarabbia, Simona Vinci, Amos Oz, Marco Paolini, Grangé, Clara Sanchez; filosofi come Carlo Sini; psicologi come Vera Slepoj e Paolo Crepet. Ovviamente non potevano mancare gli artisti ed ecco allora Michelangelo Pistoletto e Sergio Staino che hanno trasformamato i loro sogni nella loro realtà.

Chi è Bobo di Sergio Staino
«Bobo è “il mio alter ego”. Utopista, nostalgico, scanzonato, profondamente umano ma anche critico. Fisicamente è come mi vedevo io tanti anni fa, quando l’ho inventato. Avevo così bassa stima di me che mi sono imbruttito, con ferocia, cosa che mi ha fatto bene. Quando sono diventato famoso e le signore mi incontravano mi dicevano sempre che ero molto meglio. Dentro sono tutto Bobo, con le stesse paure, le incoerenze, la voglia di essere eticamente bravo che a volte però si scontra con la necessità di dover scendere a compromessi».

Chi è Sergio Staino di Luca Boschi
Nato a Piancastagnaio, in provincia di Siena, nel 1940, laureato in Architettura, sfrutterà quel titolo per insegnare materie tecniche alle scuole medie nell’area fiorentina. Anche per questo, si stabilisce sulle colline presso Scandicci, con la moglie peruviana Bruna e i figli Ilaria e Michele.
Giunto “nel mezzo del cammin di sua vita” l’architetto Staino imbocca una nuova, fortunatissima strada, che gli servirà per descrivere, parafrasandola, la crisi politica ed esistenziale nella quale stava smarrendo la via diritta. Si tratta del Fumetto. Staino vi si avvicina abbastanza timidamente, ignorando di divenire a tempo di record una delle firme satiriche italiane più importanti e popolari.

1979 La nascita di Bobo
A fumetti, Staino, descriverà un po’ se stesso e un po’ i turbamenti della sua generazione sessantottina attraverso il personaggio di Bobo, che nasce col ritmo della striscia, lo stesso di Charlie Brown e di Beetle Bailey. Le prime tavole scritte e disegnate da Staino, con una presentazione del carismatico Oreste del Buono, appaiono su Linus, nel 1979. Tra il 1980 e il 1981,Bobo compare nella pagina culturale del quotidiano romano Il Messaggero e, nel 1982, superato l’iniziale scetticismo sulle possibilità di ironizzare dal podio di un organo di partito, irrompe su L’Unità.
In quegli anni lo chiama anche la TV e Bobo (impersonato da Paolo Pietrangeli) diventa protagonista in alcuni sketch dello show Drive In. In seguito è apparso sull’Espresso e le sue avventure sono state raccolte in un gran numero di volumi. Il suo ultimo lavoro, Alla ricerca della pecora Fassina, viene pubblicato nell’aprile 2016 da Giunti.

Non solo Bobo
Nel 1986, Staino fonda e dirige il settimanale satirico Tango, sulle cui pagine sfileranno le migliori firme della satira italiana, molte delle quali provenienti da Il Male, giornale che aveva rilanciato la satira in Italia nel decennio precedente. Scrivono per Staino, tra gli altri, Lorenzo Beccati, Gino e Michele, Francesco Guccini, Renato Nicolini, David Riondino, Sergio Saviane, Michele Serra. Disegnano per lui Altan, Angese, Massimo Cavezzali, Dalmaviva, Ellekappa, Giuliano, Daniele Panebarco, Roberto Perini, Vincino, perfino Andrea Pazienza che, prima di morire, nel l 1988, lascerà in redazione le sue ultime vignette che ritraggono Achille Occhetto.
Nel 1987dirige la rubrica Teletango, inserita nel contenitore della domenica Va’ pensiero, su Raitre. Nel 1990, realizza il film-video Io e Margherita e cura la parte satirica negli “special elettorali” del TG. Quindi, nel 1993 firma il “varietà” Cielito lindo, una sorta di “Zelig ante litteram” condotto da Claudio Bisio e Athina Cenci, dove debuttano televisivamente Aldo Giovanni e Giacomo, Luciana Littizzetto e Bebo Storti. Nell’inverno 1995-96, Staino collabora al TG3 con una vignetta satirica quotidiana.
Per il grande schermo, nel 1988 sceneggia e dirige il film Cavalli si nasce, con Paolo Hendel, David Riondino, Vincent Gardenia e la partecipazione straordinaria di Roberto Murolo. Del 1992 è Non chiamarmi Omar, tratto da un racconto di Altan e con uno straordinario cast d’interpreti, da Gastone Moschin a Barbara D’Urso, da Stefania Sandrelli a Ornella Muti.

Fra teatro e illustrazione
Nel corso degli anni è stato direttore artistico del Teatro Puccini di Firenze e presidente dell’Istituzione Servizi Culturali di Scandicci oltre che direttore artistico dell’Estate Fiorentina. Tra gli altri suoi lavori recenti, le illustrazioni (con Isabella Staino) del racconto di Adriano Sofri Gli angeli del cortile (2003), scritto in origine per essere letto in carcere la notte di Natale, e la versione attualizzata del burattino collodiano Pinocchio Novecento: 25 quadri con gli episodi salienti del romanzo, interpretati da alcuni protagonisti della storia del Novecento. Dal 15 settembre 2016 è il direttore de L’Unità.

I Premi
Obbligatorio ricordare almeno, nel 1984, il Premio Satira Politica Forte dei Marmi, lo Yellow Kid come “miglior autore” al Salone Internazionale dei Comics e il Premio Tenco/Canzone e fumetto nel 1986. Nel 2009 si è aggiudicato La Chignata d’oro, il prestigioso premio, organizzato a Monza dalla dalla Fondazione Franco Fossati, che una giuria internazionale di esperti conferisce ai migliori autori di satira e umorismo.

L’incontro
L’appuntamento, curato da Riccardo Mazzoni, vicedirettore del Museo del Fumetto di Milano, presso la Cavallerizza del Castello sarà l’occasione per incontrare uno dei principali autori satirici italiani.
L’intervista sarà supportata da una serie di proiezioni di vignette e disegni che permetteranno al pubblico di conoscere meglio l’autore, la sua storia e le sue opere.
Grazie alla collaborazione della casa di produzione la Tenda Rossa, inoltre, la serata diventerà un video che si potrà rivedere in rete.

Grazie alla pagina Facebook del programma televisivo sui fumetti Wow! Che storie sarà possibile inviare delle domande che saranno girate a Staino durante la serata.

Le domande potranno essere inviate sotto forma di brevi video anche via mail a questo indirizzo info@excaliburmilano.it



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