MUSICA
Comunicato Stampa

"L'Usignolo Cantabile", Concerto a Fiati de Il Trovatore Ballabile

Al Bonci di Cesena, nella trascrizione di Fabio Codeluppi.

FotoAl Teatro Bonci di Cesena "Il Trovatore Ballabile", la trascrizione del Trovatore verdiano secondo la tradizione popolare dei ballabili emiliani, in particolare, ma non solo, fra i territori di Reggio Emilia e Parma.

Il nome del Concerto a fiati ("L'Usignolo Cantabile") è preso dal titolo del valzer – L'usignolo, appunto – con cui il concerto a fiato ottocentesco dei Cantoni di Parma invitava con "cinguettii" virtuosistici la gente alle danze.

Nel Trovatore Ballabile, nella trascrizione di Fabio Codeluppi, che cura anche direzione e arrangiamenti, il gruppo rivisita tutta la tradizione musicale dei "concerti a fiato" di Barco (Reggio Emilia), rielaborando partiture di musica da ballo di fine Ottocento.

In scena, il settimino, fondato da Francesco Gualerzi e Mirco Ghirardini, si colloca come dimensione d'organico a metà strada tra il concerto a fiato originario (12-13 elementi) e l'orchestrina da ballo di più ridotte dimensioni (e differente per il tipo di strumenti impiegati).

Al termine della trascrizione (essa pure "ballabile") di Codeluppi leggiamo:

"Da giovane e coraggioso, Manrico si schierò dalla parte del popolo ribelle contro il regnante aragonese, ma essendo anche arrogante e presuntuoso, riuscì sempre a mettersi un po' nei guai. Ad esempio, fece prima innamorare di lui Leonora, dama di compagnia della principessa d'Aragona, e poi affrontò anche il suo corteggiatore, il conte di Luna, un nobile al servizio degli Aragonesi. Fatto sta che dopo tanto suonare, cantare e combattere, Manrico alla fine viene catturato e ucciso dal Conte di Luna, che presto scopre di essere suo fratello. Sembra che Azucena avesse bruciato il bambino sbagliato. Secondo noi se invece di cantare poesie fosse andato in giro a ballare forse sarebbe stato meglio."

Nella esecuzione del gruppo ritroviamo i brani rivisitati, da "Il Trovatore, Introduzione" a "Abbietta Zingara, Tacea la Notte Placida, Deserto sulla Terra, Di Geloso Amore, Chi del Gitano, Stride la Vampa, Condotta all'Era in Ceppi, Mal Reggendo all'Aspro Assalto, Perigliarti Ancor Languente, Il Balen del suo Sorriso, E' Deggio e posso crederlo, Giorni Poveri Vivea, Deh Rallentate o Barbari, Ah Sì Ben Mio, Di Quella Pira, D'Amor Sull'Ali Rosee, Tu Vedrai che Amore in Terra, Mira di acerbe Lagrime, Vivrà! Contengono il Giubilo, Si, la Stanchezza mi Opprime, Il Trovatore, Finale".

Una trascrizione ed una esecuzione non solo vivace ed interessante , ma stimolante a ritrovare origine e segni della melodia di Giuseppe Verdi, a ricercare le contaminazioni tra generi e temi. Una lettura ed una esecuzione stringenti che potrebbero anche prevedere una scenografia di supporto, magari con ballerini in scena e con proiezione di luoghi e personaggi verdiani di sempre.


IL TROVATORE BALLABILE
Direzione, arrangiamenti e trascrizione di Fabio Codeluppi
di L'Usignolo. Concerto a fiato.

quartino e lettura Mirco Ghirardini
quartino Andrea Medici
tromba Fabio Codeluppi
bombardino Valentino Spaggiari
genis Marco Catelli
corno Dimer Maccaferri
tuba Gianluigi Paganelli

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