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Comunicato Stampa

La crisi economica colpisce di più chi ha un lavoro rispetto a chi non ce l’ha

07/11/14

È questo il paradosso proposto dal Dott. Giuseppe Ferrari, presidente SIPISS, nel corso della 5° edizione del Convegno “Psicopatologia e lavoro. Lo stress, il rischio e la malattia” che si è svolto il 6 novembre 2014 presso la Camera del Lavoro di Milano.

La crisi economica colpisce di più chi ha un lavoro rispetto a chi non ce l’ha.
Il convegno, organizzato dalla Società Italiana di Psicoterapia Integrata per lo Sviluppo Psicosociale, ha registrato una massiccia partecipazione di addetti ai lavori, tutti estremamente interessati ad approfondire un argomento quanto mai attuale, nonché un’emergenza che sta toccando i nostri ambienti di lavoro e coloro che ne fanno parte.
Dalle più recenti ricerche condotte dalla SIPISS, emerge con chiarezza come coloro che hanno più certezze (ad esempio un posto di lavoro sicuro, a tempo indeterminato) o che si trovano in una condizione economica agiata (lavoro ben retribuito, stipendio fisso) sono coloro che, in percentuale, sviluppano in misura maggiore un disagio psicologico, fino a vere e proprie diagnosi psicopatologiche. Diverse le spiegazioni al fenomeno, da un lato la frustrazione derivante dal fatto che la persona con un impiego sente di non potersi lamentare della propria posizione in quanto c’è “chi sta peggio”, dall’altro il naufragio di ideali spesso irrealizzabili. Ciò che sembra importante è cercare di parlare il più possibile delle diverse forme di disagio che permeano gli ambienti di lavoro. Fa eco al Dott. Ferrari, l’intervento del Dott. Miscetti (USLUMBRIA 1 Perugia) che sottolinea l’importanza di non cedere a terminologie semplicistiche ormai entrate a far parte del gergo comune per indicare condizioni di disagio che nulla hanno a che fare con fenomeni gravi come ad esempio il mobbing o il burn out, argomento quest’ultimo sviscerato dal Dott. Chirico (Funzionario medico della Polizia di Stato).
Il Convegno è stato poi impreziosito da due testimonianze di eccellenza portate dalla Cap.ssa Locastro (Esercito Italiano) e dal Dott. Sbriglia, Dott. Lococo e Dott.ssa De Marco (Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Triveneto) che hanno affascinato la platea narrando di due contesti di lavoro estremamente peculiari e in cui l’esigenza di figure competenti sul piano psicologico e medico è palpabile tra militari e agenti appartenenti a questi due corpi.
Tutti d’accordo quindi sull’esigenza di poter contare su momenti di confronto tra professionisti del disagio psicosociale e sul bisogno di diffondere una sempre crescente sensibilità verso le problematiche dei lavoratori attraverso strumenti relazionali e di assistenza in grado di prevenire, riconoscere e intervenire su tali fenomeni.

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