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La crisi economica cresce e difendersi dai soprusi è sempre più necessario. Come fare?

27/09/09

Crisi economica e tribunali sono collegati? Si! Con la scarsità delle risorse economiche tutti tentano di approffitarne. Ma si può reagire e bloccare i malintenzionati.

La crisi economica avanza e il rischio di un contenzioso cresce. Si, sembra una frase fatta ma è la realtà. Purtroppo, anche la nostra!

Questa analisi vale sia

* se siete dei creditori,

* se siete dei possibili, ma non certi, debitori.

Vediamo assieme il perché.

1. Se avete prestato dei soldi a qualcuno o avete venduto qualcosa, e non vi hanno ancora pagato, la capacità di fare fronte ai propri impegni del debitore è gradualmente in calo con l’avanza della crisi economica. La tentazione di non pagare ed inventarsi delle giustificazioni, più o meno valide, può essere forte.

2. Diversamente, se taluno riteneva di avere delle pretese creditorie nei vostri confronti ma voi gli avevate sollevato delle contestazioni per garanzia dei vizi o qualità della cosa venduta, con l’aggravarsi della scarsezza di liquidità, il presunto creditore andrà a caccia anche dei crediti più ipotetici e disparati per cercare di trovare qualche soldo, così raschiando il fondo del barile.

Da tutto questo deriva che ciascuno di noi può trovarsi un contenzioso fra le mani senza volerlo, o magari anche rifuggendolo.

La disavventura può purtroppo capitare anche quando non si ha alcuna pecunia per sostenere un processo dove cercare giustizia alle proprie ragioni.

Se ci pensate con attenzione la vicenda potrebbe accadere a chiunque di noi.

In queste circostanze diventa allora fondamentale

trovare l’avvocato giusto!

Il passaggio successivo è comprendere come cavarsela per sostenere il processo quando mancano i soldi: il metodo giusto è appunto il “patrocinio gratuito a spese dello stato” (l’avvocato gratis).

Si avete afferrato bene: anche i contenziosi per il recupero dei crediti o la resistenza in avversione alle richieste di pagamento ingiuste possono essere assistiti con il “patrocinio a spese dello stato”. Basta avere i requisiti reddituali.

Per vincere la causa, quello che più conta è la rapidità della propria risposta.

Per difendersi nel migliore dei modi bisogna qundi fare così: quando perviene in notifica un decreto ingiuntivo o il vostro debitore comincia a negarsi, bisogna ricorrere con tempestività (leggasi SUBITO) ad un avvocato che sia iscritto alle liste del gratuito patrocinio tenute dal Consiglio dell’Ordine di appartenenza.

A questo punto bisogna dargli mandato subito (firmare l’incarico al legale) e far validare dall’avvocato la propria istanza di ammissione al gratuito patrocinio con l’invio istantaneo al Consiglio predetto. Non appena vi sarà l’ammissione, l’avvocato dovrà dare avvio alla causa mentre il cliente (NOI) non dovrà pagare nulla.

La lezione da ricordare è quindi che tutti hanno diritto alla difesa nel processo e il costo non è per forza insostenibile: se non si hanno i soldi si può infatti fare ricorso al patrocinio a spese dello stato avendone i requisiti reddituali (ovvero un reddito inferiore a circa 10.600 euro).

Non perdete tempo.

Difendetevi e non subite le angherie dei furbetti del quartierino che vogliono scappare con i vostri soldi.

Con il patrocinio gratuito l’avvocato potete scegliervelo voi, di vostra fiducia, fra tutti i legali abilitati al servizio: questo non è altro che un vostro diritto sancito dalla Costituzione della Repubblica Italiana all’art. 24.

Non rinunciate a difendere la vostra ragione quando è lo stesso sistema che ve ne da i mezzi processuali gratuiti.

www.avvocati.venezia.it



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