La lotta al precariato è priorità nell'agenda della Ugl Salute
Il Segretario Nazionale Giuliano: “Battaglia lunga, dare giuste garanzie agli operatori per rifondare SSN”
“Festeggiare per i numeri ufficializzati dal Ministero della Salute nel recente focus sul personale sanitario nel 2020? Sarebbe fuori luogo e contro le gravi carenze degli organici che denunciamo con fermezza” dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale della Ugl Salute.
“Dignità – prosegue il sindacalista - vuol dire contratti giusti, con stipendi adeguati e garanzie, e soprattutto certezza nel futuro. Quella che 34.866 nuovi assunti, su 49.218 totali, non hanno potuto avere visto il continuo utilizzo di accordi, nel periodo esaminato, a tempo determinato con un ricorso sempre massiccio alle esternalizzazioni. Insomma, la piaga del precariato ha ancora una volta la meglio sulle stabilizzazioni e nell’analisi di questo dato non c’è quindi nessuna inversione di tendenza.
Anche perché a garantire la crescita di assunzioni non è certo stata una programmazione figlia di investimenti mirati ma solo un’emergenza, quella legata alla pandemia, abbattutasi su un sistema palesemente e colpevolmente impreparato a un evento del genere.
Ecco perché la Ugl Salute resta ferma sulla sua barricata rivendicando a pieno titolo la lunga e mai conclusa battaglia contro il precariato che, attraverso un massiccio piano di stabilizzazioni e assunzioni con forme di contratto a tempo indeterminato, dovrà essere la base su cui confrontarsi con il nuovo Governo per rifondare con urgenza il SSN. Missione a cui nessuno potrà sottrarsi” conclude Giuliano.
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