La magia della Wicca
uno sguardo sul magico mondo celtico
Magia Wicca Storia riti cerimonie Il nome Wicca proviene dalla grafia dell`antica forma ingelese del termine “witchcraft” che significa stregoneria,anche se non tutti concordano con questa ipotesi. Generalmente i Wiccan,pur essendo pagani,non venerano una moltitudine di dei.Essi ritengono che esiste una figura che assomma in se tutti gli aspetti del sacro: La Grande Dea Madre Terra. Per loro essa comprende il principio e la fine di tutte le cose;la natura,l`universo e le sue leggi. A lei,La Grande Madre Terra,i suoi seguaci tributano un culto che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Le diverse tradizioni Esistono diverse correnti di pensiero all`interno della Wicca intesa come forma religiosa,alcune fanno riferimento al culto classico rispettandone riti e tradizioni,altre adattano alcuni riti alle loro esigenze strettamente personali. (vedi la tradizione Viviane) In amercia dove la Wicca e` una realta` che conta migliaia di adepti,sono nate moltissime tradizioni quali per esempio quella fondata da George Patterson e detta Wicca georgiana o quella creata dal Covenant God-dess (GOG) che e` una federazione di congregazioni. Nel mondo inglese un esponente di spicco e` stato Scott Cunningham che,tramite diversi scritti ha aperto nuovi orizzonti alle moltissime persone che cercavano un modo alternativo di vivere la loro spiritualita`,pur senza entrare a far parte di gruppi e congreghe che ne avrebbero comunque limitato la liberta`. Esiste un grandissimo numero di “streghe solitarie”,cultrici a loro modo della Wicca,che spesso hanno gia` acquisito in famiglia le necessarie conoscenze alle pratiche magiche. Vi sono poi altre donne che seguono il culto della Dea in modo autonomo,prestando particolare attenzione alle tradizioni del luogo nel quale vivono.Sono le cosiddette “Herbarie”,persone che conoscono le erbe curative e magiche e le usano nei loro incantesimi. Sono solitamente schive e non amano pubblicita` e clamore,difficilmente accettano discepoli,ma si limitano a vivere in armonia con la natura,recitando incantesimi per l`armonia ed il benessere di tutti gli abitanti della Terra. Una della principali esponenti di questo gruppo e` in Italia,e sta svolgendo in autonomia un`opera di divulgazione dell`antico sapere. In genere comunque le forme piu` conosciute della Wicca sono tre: La Wicca Gardneriana La prima tradizione Wicca deriva da Gerald Gardner,che verso la meta` del Novecento ha pubblictao due libri che consigliamo di leggere - Witchcraft Today - The Meaning of Witchcraft I gardneriani sono coloro che seguono questa tradizione utilizzando i rituali creati da gardner e successivamente adattati e modificati dalla piu` imortante delle sue allieve: Doreen Valiente. Questo tipo di Wicca e` gerarchizzaa e statica e prevede solo la possibilita` di operare in congregazioni,ritenendo indispensabile che la “strega” sia iniziata,per gradi all`interno di questi gruppi. Alcune caratteristiche di questa tradizione sono la pratica della magia sessuale,reale o simbolica,la nudita` dei partecipanti ai rituali,il segreto delle prariche etc. Dal mio punto di vista questa visione e` troppo impregnata di occultismo massonico,ed e` molto vicina a certe posizioni del “mago-esoterista”. Vi sono in Europa numerosissime congreghe di questo tipo,ma e` molto difficile accedervi,perche` sono i membri stessi a scegliere le persone che possono entrare a far parte dei loro gruppi molto esclusivi e selettivi. La Wicca Alexandriana Questa tradizione deriva dal nome di un singolare personaggio: l`inglese Alex Sanders che sostenne di essere stato iniziato da sua nonna alla giovane eta` di 7 anni e di essere in seguito divenuto il Re delle streghe. La sua versione della Wicca e` una rielaborazione di quella gardneriana,con l`aggiunta di lementi cabalistici egizi e pratiche tratte dalla magia della Golden Dawn (setta che si e` poi staccata dalle organizzazioni massoniche) La Wicca Dianica Questa interpretazione della Wicca e` stata fondata all`inizio del 1970 graie a numerosi appartenenti a movimenti femministi,che hanno visto come personaggi di spicco Zsuzsanna Budapest,fuggita dall` Ungheria dopo la rivoluzione del 1956 e stabilitasi a Los Angeles,e Starhawk,autrice del testo The Spiral Dance ( La danza a spirale),che e` il testo piu` famoso della Dea. La Pictish Wicca Questa visione della Wicca,a cui si avvicina il pensiero di Viviane,e` praticata quasi esclusivamente in Scozia e per lo piu` in maniera individuale. La sua caratteristica e` una forte connessione con la natura in tutte le sue forme e con lo studio dello sciamanismo celtico,unitamente alle antiche forme di magia popolare e di divinazione presenti nella realta` del popolo scozzese. Le radici del pensiero religioso nel mondo antico Tentiamo di seguito di ripercorrere le tappe principali del lungo viaggio di un antico sapere che ha portato fino ai nostri giorni,da un remoto passato,l`affascinante e in parte misterioso mondo che sottende le idee della Wicca. Panteismo L`idea che sta alla base di quasi tutte le religioni pagane e` il panteismo. Il principio fondamentale di questa forma di pensiero e` la sacralita` della Terra e quindi anche degli uomini,che fanno parte della materia universale,partecipano direttamente alla divinita`. L`universo intero,di cui anche noi facciamo parte,obbedisce a legi cosmiche di creazione e distruzione. Per il panteista non esiste un altro mondo cosi come non esistono paradiso e inferno. L`uomo dovrebbe quindi entrare in comunicazione con l`energia cosmica universale senza l`arroganza o la presunzione di definirsi superiore,senza voler usurpare,distruggere e appropriarsi di cio` che gli serve per vivere. La natura e` il tempio nel quale si pratica la fede pagana,e contemporaneamente e` l`essenza sacra alla quale gli uomini partecipano,dalla quale sono venuti e alla quale torneranno. Tutti gli dei sono simboli dei diversi aspetti della natura e non sono separati dalla realta` se non per opera della nostra immaginazione. Chi pratica la religione panteista stabilisce una connessione diretta con la divinita`,senza bisogno di intermediari;egli vive nel rispetto per la natura e comprende che esiste uno stretto legame tra uomini,animali,piante ed esseri inanimati. Il ciclo della vita umana e` solo una parte del grande ciclo naturale e la morte e` considerata semplicemnete una fase dell`esistenza,un aspetto della materia che continuamente si rinnova nel suo incessante alternarsi di creazione e distruzione. L` etica panteista e` molto strutturata,pur nella sua semplicita` di fondo. Contrariamente ad altre religioni,per le quali vi e` un inferno dove i peccati vengono puniti e un paradiso dove vengono ricompensate le buone azioni,nella concezione panteista il bene nella vita dell`uomo e` caratterizzato dal`essere sempre in sintonia con il cosmo,con la natura e con gli altri esseri umani.IL bene si conquista attraverso il corretto e giusto comportamento,la conoscenza e la devozione nei confronti degli dei. Questo genere di concezione religiosa ha molti aspetti trascendenti: Per un panteista e` possibile una unione mistica con la realta` tramite esperienze di tipo sensoriale dirette quali la contemplazione di un celo stellato,il cammino attraverso un bosco,la percezione del vento e della piggia sulla pella,l`osservazione attenta di un cristallo o di una foglia. Le feste sono momenti di fusione dell`uomo con le forze naturali:esse si basano sulle fasi lunari e sul ciclo annuale dei solstizi e degli equinozi. Il concetto fndamentale e` comunque quello di considerare l`uomo come parte del tutto,quindi ogni sua azione ha una ricaduta immediata sull`universo che per i panteisti e` sacro e deve essere rispettato e mantenuto in ordine come un tempio. Anche oggi chi si sente vicino a questo modo di rapportarsi con tutto cio` che lo circonda e` spinto a occuparsi attivamente di salvaguardia dell`ambiente e di ecologia. Paganesimo Il Paganesimo e` la concezione di vita del mondo pagano,ma per meglio comprendere questo concetto e` meglio rifarsi alla definizione del Grande Dizionario della Lingia Italiana dove alla voce “pagano” troviamo la seguente definizione. “che non professa la religione cristiana,che segue dottrine religiose o culti esterni al cristianesimo,con particolari riferimenti al mondo graco-romano precedente al cristianesimo ed alla nascta di Cristo” Da questa definizione possiamo comprednere come il termine pagano abbia assunto nel tempo una connotazione tendenzialmente negativa,e` comunque un dato di fatto che nelle campagne e nei luoghi meno accessibili,quali ad esempio le vallate alpine,il cristianesimo sia penetrato molto tardi e con estrema difficolta`,lasciando spazio alle precedenti culture. Anche oggi troviamo moltissimi residui pagani nel folkrore di tutte le regioni italiane,lo stesso albero di natale rimanda al culto della fertilita`. Come tutte le religioni che hanno sostituito quelle precedenti,anche il cristianesimo ha distrutto statue templi e luoghi di culto,innalzando al loro posto i propri simboli,formalizzando cosi` la vittoria sugli antichi dei,utilizzando un termine usato in antropologia,risemantizzando ogni luogo gia` cosiderato sacro. Spesso infatti,dove sorgevano altari o templi destinati al culto pagano,sono state edificate chiese e santuari cristiani. Nel linguaggio corrente il termine pagano viene usato per identificare una qualsiasi religione non cristiana,questo naturalmente non considerando che moltissime religioni dell`antichita` hanno avuto un loro apparato culturale ben articolato,con caste sacerdotali precise e ghettizzate,rituali e misteri. Questo partimonio ha in ogni modo attraversato i secoli,sia tramandato oralmente sia attraverso scritti. Gli Egizi L` universo religioso egizio era molto complicato e articolato in un pantehon costituito da innumerevoli esseri divini,che svolgevano funzioi fondamentali per la vita dell`uomo comune. Tutto era circondato da sacralita`: ogni essere vivente poteva essere posto in relazione al divino e come tale divenire oggetto di culto. Nonostante il mondo delle divinita` egizie fosse cosi` complesso,era per lo piu` regolato da un`armonica unita` che lo rendeva naturale e parallelo a quello del faraone,del sacerdote o dell`uomo semplice. In questo modo le divinita` venerate in tutto il paese convivevano con altre locali e minori,oltre ad altre ancora,preposte a svolgere ruoli specifici. La cultura delle religioni egizie fu scandita da due fasi importanti,diverse e successive una all`altra.La prima era legata al mondo dei nomadi e dei cacciatori,a cui risalgono le tante divinita` legate agli animali,sia domestici che selvatici. La seconda,piu` ampia,caratterizzo` il periodo in cui ando` affermandosi progressivamente la civilta` agricola:inquesta fase furono venerate divinita` considerate espressione degli elementi naturali,della Terra,del cielo,della luna etc. Un aspetto importante della religione dell`antico Egitto e` costituito dalla notevole affermazione della zoolatria:il culto degli animali,considerati sacri e quindi divinizzati. La religione egizia si baso` soprattutto su una costante e continua consapevolezza che ogni espressione della natura era una manifestazione del divino. Le dee dell'antico Egitto Nell'antico Egitto erano venerate circa 3000 divinità in quanto ogni villaggio aveva la propria; gli dei più importanti, e che erano venerati in tutto l'Egitto, erano quelli che componevano l'Enneade, cioè: Shu, Tefnut, Nut, Geb, Iside, Seth, e Nefhti. Una delle leggende della creazione del mondo presso gli antichi Egizi dice che dalle acque di Nun (il caos) esce Atom-Ra, il creatore (in seguito dio del sole), che dà vita ai gemelli Shu, dio dell'aria secca, e Tefnut, dea dell'aria umida. Da questi nascono Nut, dea del cielo, e Geb, dio della terra, che si innamorano e mettono al mondo Iside, Seth, dio della siccità, Osiride e Nefhti, dea della casa. Tefnut, figlia di Ra, gemella e sposa di Shu, era la dea dell'aria umida. Il suo nome significa "saliva di Atom" ed è anche chiamata "occhio di Ra" perchè la mattina, come rugiada, dà il buongiorno al Sole. Nut era la dea del cielo, sorella e moglie di Geb. Il suo nome significa "cielo stellato", è rappresentata a volte come una donna alata, altre inarcata verso terra a ricordare la sua separazione da Geb ad opera di Shu che aveva avuto da Ra l'ordine di separare il cielo dalla terra. Tutte le mattine Nut partorisce il sole e la sera lo ingoia. Ogni mattina ingoia le stelle. Iside, figlia del dio Geb (terra) e della dea Nut (cielo), era moglie e sorella di Osiride, signore dei morti e madre di Horus, dio del cielo. Iside era abilissima nelle pratiche magiche, infatti, fu lei che costrinse Ra a rivelarle il suo nome segreto creando un cobra velenoso. Era la dea della fertilità e della maternità ed il suo culto era molto popolare e si estendeva persino fuori dai confini del paese. La sua importanza è da ricercare soprattutto nell'essere la madre di Horus con il quale si identificavano i faraoni. Nefhti, sposata al fratello Seth, era la dea della casa. Ebbe un figlio, Anubi, secondo alcuni miti, dal marito, secondo altri da Osiride che aveva drogato. E questo spiegherebbe l'odio che Seth aveva per il fratello Osiride, odio che lo spinse ad ucciderlo. Bastet, figlia del dio del sole Ra, era rappresentata come una donna con testa di gatto, animale a lei sacro, oppure con testa di leone. Quando era rappresentata con testa di gatto era associata alla luna (suo figlio Kenshu era il dio della luna), quando aveva la testa di leone era associata al sole. Era la dea del fuoco, dei gatti e delle donne gravide ed il suo centro di culto era la città di Bubasti (che significa: dimora di Bastet) dove, da tutto l'Egitto, venivano portati, per essere seppelliti, i gatti morti ed imbalsamati Anquet faceva parte, insieme a sua sorella Satet e al marito di lei Khnemu, della triade di Elefantina. Era adorata in tutta la Nubia ed il centro del suo culto era l'isola di Sahal. Era la dea dell'acqua ed il suo nome significa "abbracciare", infatti il Nilo abbracciava i campi quando li allagava e fertilizzava. Generalmente è raffigurata con in testa una corona di penne. Sekhmet (distruttrice di uomini) era figlia di Ra, che la mandò sulla terra per distruggere la razza umana. Presto Ra si pentì, ma non riuscendo a fermarla, la fece addormentare con una droga e la tramutò in Hator, dea dell'amore, della felicità, del ballo e della musica, protettrice delle donne. Hator era rappresentata come una donna con corna bovine. Maat era una divinità astratta, la dea della giustizia, la regola. Era figlia di Ra e sorella di Thot, dio della sapienza. Con lui sedeva sulla prua della nave di Ra, impugnando lo scettro e portando sulla testa la piuma bianca della verità, quella piuma che usava per pesare il cuore dei defunti. A Maat prestava giuramento il faraone al momento dell'investitura che doveva poi continuare ad osservare la regola onde evitare il caos. Gli Assiro-Babilonesi I Babilonesi avevano come tutti i popoli antichi una religione politeista,che sfuttarono per fini politici,facendo diventare Babilonia un luogo sacro di eccezionale importanza spirituale. Strettamente dipendenti dalla religione dei Sumeri,i culti babilonesi rielaborano i testi sacri per esaltare il mito di Babilonia,vista come Bab-Ilani “porta degli dei”. Tra i primi miti importati dalla religione babilonese sono giunti fino a noi quelli riguardanti le gesta di Gilgamesh e quello dl diluvio universale,interamente recuperati dalla religione sumera. I piu` imortanti dei formavano una trinita`: Madruk,Ishtar e Nabu. Il primo era il padre di tutti. Ishtar invece si rifaceva al mito fenicio di Balaat e presso i Sumeri era venerata come Innin,mentre presso gli egizi era chiamata Iside. Era la Grande Madre di tutti,simboleggiava colei che dava calore,fertilita` e sicurezza all`uomo. Nabu era il figlio di Madruk ed era molto vicino all`uomo,segno di rinascita e purificazione,che avveniva con l`aiuto di Ishtar. Ricordiamo alcune delle divinita` assiro-babilonesi: Anu dio supremo, signore dei cieli, padre di Ishtar Assur dio guerriero nazionale degli assiri; anche dio della fertilità Era dio delle acque. Padre di Marduk. Avvertì Utnapishtim del diluvio Enlil (Bel) signore dell'aria; più tardi, nella mitologia greca, trova corrispondenza in Zeus. Dai babilonesi assimilato a Marduk (Bel)Ishtar: personificazione divina del pianeta Venere; la prostituzione sacra faceva parte del suo culto. Era Astarte in Fenicia, Atargatis in Siria, Astoret nella Bibbia (1 Re 11:5, 33), Afrodite in Grecia, Venere a Roma Marduk principale dio babilonese; "assorbì tutte le altre divinità e assunse tutte le loro diverse funzioni". Chiamato Merodac dagli israeliti Shamash dio solare della luce e della giustizia. Precursore del greco Apollo Sin dio-luna, componente della triade che includeva Shamash (il sole) e Ishtar (il pianeta Venere) Tammuz (Dumuzi): dio della fertilità. Amante di Ishtar