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Comunicato Stampa

La Maona apre un dibattito sull'orologio del debito pubblico

01/03/11

Realizzato sul sito dell'Istituto Bruno Leoni, l’orologio del debito pubblico, viene presentato e utilizzato dal centro culturale La Maona come spunto di discussione per un dibattito che si svolgerà giovedì 3 marzo 2011 alle ore 17,00 nella Sala Auditorium Confindustria in Via San Vincenzo, 2 a Genova.

Porteranno i saluti: Giovanni Calvini, presidente di Confindustria di Genova, Giovanni Grimaldi, presidente de La Maona, Letizia Radoni, direttore della Banca d'Italia sede di Genova

Illustrerà l'idea e la relizzazione dell'orologio Alberto Mingardi dell’Istituto Bruno Leoni.

Seguirà una tavola rotonda a cui parteciperanno:
Giovanni Marongiu, professore di Diritto Tributario all'Università di Genova, Sandro Momigliano, titolare della Divisione Finanza Pubblica Servizio Studi di Struttura Economico e Finanziaria della Banca d'Italia, Giovanni B. Pittaluga, professore di Politica Economica all' Università Di Genova

Modererà l'incontro Carlo Stagnaro, direttore Ricerche e Studi dell'istituto Bruno Leoni

Dal sito dell'Istituto Bruno Leoni:
"Quanto vale il debito pubblico italiano? Sebbene il dibattito pubblico non possa prescindere da questo dato, è spesso difficile “visualizzare” cifre tanto grandi. Con questo “orologio”, l’Istituto Bruno Leoni vuole rendere accessibile a tutti la mostruosità del nostro debito pubblico, che poi dà la misura sia dell’irresponsabilità della nostra classe politica, sia degli oggettivi vincoli di finanza pubblica a cui il nostro paese deve sottostare.

L’orologio aggiorna ogni 3 secondi la nostra stima dello stock di debito, che si basa su – e viene continuamente corretta con – i rapporti mensili della Banca d’Italia. In questo modo vogliamo aiutare i cittadini a capire cosa si intende, quando si dice che siamo gravati di un debito pari a circa il 120 per cento del prodotto interno lordo. Per rendere il concetto ancora più chiaro, basta considerare che questo debito a 13 cifre (valore riferito al 31 luglio 2010) equivale a circa 30.724 euro per ogni italiano, inclusi neonati e ultracentenari, ovvero 80.327 euro per ogni occupato. Tra gennaio e luglio 2010 il debito pubblico è aumentato di 50.100.143.820 euro, più di 7 miliardi al mese, 236 milioni al giorno, quasi 10 milioni di euro all’ora, 164.112 euro al minuto. Ogni secondo, questo debito immenso è cresciuto di 2.735 euro, più di quanto guadagni una famiglia media in un mese."



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