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La prima recensione italiana del nuovo Mortal Kombat

21/04/11

Il nuovo Mortal Kombat è finalmente, oggi, nei negozi di tutta Italia. Ma vale la pena comprarlo? Risponde Inside The Game, il blog sui videogiochi più autorevole d'Italia, che lo recensisce in anteprima prima di tutti gli altri siti.

Beethoven, Mozart, Chopin… la musica classica è senza dubbio il genere musicale più “alto”, e non c’è dubbio che un vero appassionato di musica debba per forza di cose passare attraverso i grandi nomi classici del passato. Ovviamente però, niente vieta al nostro appassionato di affacciarsi su nuovi generi, un po’ più movimentati, per staccare dal genere aulico e godersi un po’ di sana musica caciarona, che magari ha meno pretese, ma diverte molto di più.

Ecco:

Street Fighter = Beethoven

Mortal Kombat = Iron Fucking Maiden

Cercate un picchiaduro da competizione, da affinare col tempo, da giocare e rigiocare per migliorarsi? Allora quel Super Street Fighter IV uscito tempo fa è ancora il vostro cavallo di battaglia! Cercate invece ore e ore di puro divertimento, violenza ai limiti della decenza, un gameplay che permette sia al navigato che al principiante di affrontarsi divertendosi? Allora il nuovo Mortal Kombat è in assoluto il re… vediamo perchè!

Potrei picchiare per sempre!

Ciò che salta subito all’occhio quando ci si trova davanti al menù di gioco di Mortal Kombat per la prima volta è l’enorme quantità di modalità che l’eroico Ed Boon ha messo a nostra disposizione! Ce n’è per tutti i gusti e senza dubbio ci troviamo di fronte al picchiaduro più ricco mai uscito! Se cercate infatti una modalità che vi permetta di sfogarvi liberamente e velocemente, la Skalata Arcade è la scelta più ovvia, con la classica sequenza di nemici da affrontare prima della immancabile sfida con Goro (o Kintaro) e Shao Kahn! Se invece siete seduti comodi e avete tempo potete tentare la sorte nella Torre delle Sfide o nella modalità Storia.

La prima è composta da ben 300 incontri diversi, in ognuno dei quali dovrete sperimentare diversi effetti collaterali che rendono la partita più avvincente (ad esempio tasti invertiti, personaggi senza testa e così via) al fine di sbloccare costumi alternativi e guadagnare gettoni MK; la modalità Storia invece cerca di dare una spiegazione plausibile del perchè la trama di Mortal Kombat sia ripartita da zero e non tenga conto di tutti gli stravolgimenti che gli otto giochi precedenti avevano introdotto… E’ questa la modalità più corposa con filmati interamente doppiati in pessimo italiano e una trama che esplora il background di ogni personaggio iscritto al torneo (nelle prime battute ricorda molto il primo film di Mortal Kombat, ancora oggi ai primi posti nell’olimpo del trash).

Qui ad Inside the Game si sa, siamo tutti compagnoni, quindi immaginate la nostra sorpresa nello scoprire che Mortal Kombat supporta ben 4 giocatori in locale, ed è possibile organizzare delle tag battle 2 vs 2 con quattro amici contemporaneamente collegati alla console! Anche qui, non si parla solamente di combattimento blando ma è possibile inserire una slot machine che generi casualmente effetti collaterali durante le partite (immaginatevi sfide tra personaggi mutilati, meteore che cadono random sullo stage, e magari una buona dose di avvelenamento che provoca danni extra)… insomma, se da un picchiaduro volete anche una certa dose di modalità a contorno della base, avete trovate davvero un gioco quasi infinito!

E cosa potrebbe mai essere l’infinito senza un migliaio di extra sbloccabili? Nulla! Ecco dunque che nella sezione Kripta potrete trovare uno scenario tanto macabro quanto ricco di segreti: affrontando le varie modalità in singolo guadagnerete gettoni MK che andranno spesi per aprire tombe, squartare cadaveri o attivare trappole in questo enorme tabellone numerato! Ogni elemento acquistabile con i gettoni sbloccherà un extra nel gioco, partendo da artwork dei vari personaggi fino ad arrivare a costumi alternativi o aggiornamente della lista delle mosse con nuove fatalities e mosse finali di ogni genere. Insomma, cominciate subito a sbloccare segreti, o non affitterete mai!!!

Anche l’occhio vuole la sua parte

Consideriamo ora l’aspetto grafico del titolo, che propone un riuscito incontro tra antico e moderno. Il feeling che il motore grafico dona al gioco è esattamente quello che potete trovare in un qualsiasi Mortal Kombat degli anni ‘90, con la differenza che la grafica moderna ha permesso l’introduzione di alcune features che rendono l’esperienza di gioco estremamente appagante.

Gli ambienti sono sempre cupi e macabri, ma sono impreziositi da elementi animati sullo sfondo che danno l’idea di trovarsi in una situazione di enorme caos! Quindi l’azione non è più solamente incentrata al combattimento in atto, ma è inserita in un contesto apocalittico che riesce ad essere convincente e mostruosamente bello da vedere (provateci voi a combattere contro il nemico stando sul tetto in fiamme di un grattacielo, durante un attacco di draghi inseguiti dagli Apache dell’esercito!!!).

Per quanto riguarda i personaggi invece, ognuno di essi ha subito un restyling che mantiene le caratteristiche principali tipiche dei vari combattenti, ma dono loro un carisma tutto nuovo! Quello che però ci ha stupito più di ogni altra cosa è la possibilità di influenzare dinamicamente l’aspetto fisico dei nostri rivali: ad esempio dopo aver ripetutamente colpito in faccia il nemico, potrete ammirare (…ammirare?) le varie ferite direttamente sul volto del malcapitato, così come strappi al vestito riveleranno lembi di pelle completamente distrutta (e in alcuni casi che non mi fa piacere ricordare, anche strati di tessuto e osso).

C’è però un però! Alcune animazioni sono direttamente riciclate da Mortal Kombat VS DC Universe e i personaggi hanno mantenuto quell’aspetto un po’ inchiodato che nei primi Mortal Kombat era giustificato dai limiti del motore grafico… ovviamente, se siete fan della saga, i personaggi legnosi saranno un gradito ritorno alle origini, ma posso comprendere che per un giocatore che si avvicina per la prima volta a Mortal Kombat, alcuni movimenti dei personaggi possano sembrare molto buffi.

Ma la novità più grande e più richiesta dai fan di tutto il mondo è…

IL 2D!

Finalmente Mortal Kombat ritorna alle origini e, similmente a quanto sperimentato dai nuovi picchiaduro quali Street Fighter o Blazblue, scompare la possibilità di muoversi in un ambiente 3d. Fondamentalmente avrete il gioco che tutti abbiamo amato nei primi anni ‘90, ma con un motore grafico che finalmente rende giustizia al bellissimo cast di personaggi proposto!

Dal punto di vista del gameplay vero e proprio ci troviamo di fronte alla solita lista delle mosse, e sapete che vi dico? I tasti… non sono cambiati! Giocando come Scorpion o Sub Zero ho immediatamente realizzato tutte le supermosse semplicemente traslando sul pad della 360 la combinazione di tasti che premevo sul Super Nintendo! Una lacrima è scesa veloce dagli occhi estasiati, e subito il gioco mi ha sbattuto in faccia le novità del combattimento: una barra posta sotto il nostro combattente rivela la possibilità di scatenare mosse più devastanti, breaker che permettono di interrompere le combo avversarie o… le X-Ray, le vere protagoniste del gioco, quasi allo stesso livello delle Fatality! Grazie a queste particolari mosse (semplicemente attivabili con la pressione dei due grilletti), un mini-filmato in game vi farà sperimentare il momento esatto della rottura delle ossa dei vostri malcapitati avversari! E’ possibile parare una X-Ray ma, nel caso sia eseguita con successo, le sorti della battaglia saranno irrimediabilmente decise dato che tale mossa può portare via fino al 50% della barra della vita!

E che Mortal Kombat sarebbe senza il “Finish Him/Her“??? Ogni personaggio ha a disposizione due Fatality (alcuni anche una terza chiamata “Classic” che riprende i primi Mortal Kombat) e una Stage Fatality che in alcune occasioni vi permette di porre fine alla vita dell’avversario sfruttando le insidie dello stage! Credevamo fosse finita qui, anche a causa delle parole di Ed Boon che voleva un Mortal Kombat quanto più serio possibile finchè, cercando di attivare una Fatality con Cyrax, siamo incappati in questo:

Le Babality!!! Purtroppo niente Friendship al momento… ma qualcosa ci dice che arriveranno a tempo debito, magari con un bel DLC!

Dunque… siete giunti fin qui, e ancora non siete usciti a comprare il gioco??? Allora vi dico questo, le Fatality inserite in Mortal Kombat fanno sembrare God of War III un gioco per bambini, e molti di voi (al pari del sottoscritto) non riusciranno a mascherare una smorfia di orrore e disgusto durante la visione di una di queste devastanti mosse finali!

E ritornando infine alla metafora iniziale, chiedetevi: avete voglia di musica classica o metal? Se la risposta è la seconda, fiondatevi fuori di casa e regalatevi Mortal Kombat, tenendo presente che gran parte della competizione e del tecnicismo sono stati sacrificati in onore di un divertimento più immediato e violento, capace di regalare le stesse emozioni dei primi giochi della saga! Se invece siete alla ricerca di un picchiaduro più complesso, la natura stessa del gioco ve lo sconsiglia, e forse fareste bene a cercare da un’altra parte…

Il voto è tre stelle e mezzo, ma non vi nascondo che, qualora Mortal Kombat sia da sempre il vostro picchiaduro preferito, non faticherete a trasformare il nostro voto in quattro stelle piene… questo gioco è ciò che stavate aspettando!

TOASTY!



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