TURISMO
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La raccolta differenziata in albergo e nelle camere

23/09/09

Intervista al direttore del Best Western Hotel City a Milano che già utilizza i cestini ignifughi per la raccolta differenziata da mettere nelle camere d'albergo, realizzati da EcoWorldHotel.

A seguito dell’articolo “Rendere reale un eco-pensiero. Sperimentati i cestini per la raccolta differenziata nelle camere” pubblicato nel luglio 2008 su Job in Tourism, il direttore del Best Western Hotel City*** a Milano, Omar Sözüer, si è rivolto ad EcoWorldHotel per acquistare i cestini per la raccolta differenziata da mettere nelle camere.

Il Direttore e la sua assistente Jasmin Umana, accogliendomi con molta cortesia hanno risposto alle mie domande. Dopo l’intervista il Direttore mi ha accompagnata nell’elegante hotel, mostrandomi con orgoglio le camere e i cestini posizionati all’interno.
Durante l’intervista è emersa la loro voglia di fare qualcosa in più per l’ambiente, non solo nell’hotel ma anche a casa o in strada. Credono veramente nell’ecologia e nella possibilità di lasciare ai propri figli un mondo migliore, più pulito.
“Qualche anno fa quando si parlava di ecologia e biologico c’era molta speculazione, ora fortunatamente non è più così.” – afferma il Direttore Omar Sözüer.


1. In hotel effettuate una rigorosa raccolta differenziata negli spazi comuni, in cucina e nelle camere?
Sì, abbiamo incominciato da qualche mese. In realtà le cameriere ai piani provavano a differenziare carta, vetro e plastica. Quando gli ospiti non li gettavano nel cestino le cameriere li raccoglievano, ma era un po’ complicato. Ora invece in alcune camere abbiamo messo i cestini per la raccolta differenziata e ad ogni piano le cameriere hanno a disposizione sacchi neri, gialli per la plastica e contenitori per la carta.
All’interno della sala colazione abbiamo due cestini uno per la plastica e l’umido, mentre in cucina c’è uno spazio apposito.
Nel mio ufficio invece raccolgo le pile usate, in attesa di trovare un raccoglitore da posizionare alla reception.
Mentre nella hall e negli spazi comuni abbiamo un unico cestino. Senz’altro in futuro introdurremo la raccolta differenziata anche in questi luoghi, perché è un peccato. Tutto incomincia dall’individuo, e dobbiamo intraprendere azioni per sensibilizzarlo.
Prima era molto costoso il riciclo, ma ora con le tecnologie moderne i prezzi si sono abbassati, per di più ci sono diversi aiuti internazionali e nazionali.

2. È a conoscenza degli adempimenti normativi per quanto riguardano l’antincendio e la ex 626 oggi 08/08 per i cestini della raccolta dei rifiuti all’interno delle stanze?
I cestini devono essere ignifughi e non devono emanare fumi nocivi in caso di incendio ma non conosciamo tutti gli adempimenti nel dettaglio.

3. Da che cosa è nata la sua esigenza ?
Il nostro hotel si trova all’interno di un condominio e nel sotterraneo abbiamo uno spazio riservato dove stipiamo i rifiuti. Non essendo controllato chiunque può accedere. Per questo trovavamo materassi, televisori, computer,.. appartenenti ai proprietari dei negozi vicini o ai condomini.
L’Asl durante un rilievo ci ha fatto un appunto chiedendoci di organizzarci meglio. Essendo il nostro hotel all’interno di un condominio nel centro di Milano hanno capito le nostre problematiche e le nostre esigenze.
Abbiamo quindi pensato di “personalizzare” i sacchi con il nome dell’hotel per differenziarli. Inoltre la cameriera che chiude il sacco appone il proprio nome, così responsabilizziamo maggiormente il personale.
Per di più durante un controllo dell’Amsa abbiamo avuto una multa a livello condominiale. Hanno trovato all’interno del raccoglitore per la carta una bottiglietta di plastica.
Non possiamo di certo chiedere alle cameriere di mettere le mani nel cestino per estrarre i rifiuti e differenziarli. La raccolta differenziata dovrebbe nascere direttamente dalle stanze, perché poi è più facile da gestire. Per questo ci siamo rivolti ad EcoWorldHotel.

4. Le vostre problematiche hanno mai richiamato l’interesse delle amministrazioni pubbliche? Vi hanno mai agevolato?
Non ci siamo mai rivolti alle amministrazioni pubbliche. Abbiamo esposto il problema solamente al nostro amministratore condominiale, che dovrebbe risolvere la situazione istallando delle telecamere o facendo fare dei controlli da una guardia giurata.

5. Da chi sono state definite le azioni intraprese? dal direttore o dalla proprietà?
Ci siamo riuniti insieme alla proprietà per trovare una soluzione adeguata e l’articolo sui cestini di EcoWorldHotel ci ha aiutato a trovare la soluzione.

6. Avete notato un forte coinvolgimento da parte dei vostri ospiti?
Sì, hanno accettato positivamente la novità e non hanno difficoltà nel gettare i rifiuto nell’apposito scomparto.

7. Come differenziate i rifiuti?
A Milano il comune richiede di gettare plastica e alluminio nei sacchi gialli, la carta nel contenitore bianco, il vetro in quello verde e il resto (ovvero l’indifferenziato) nei sacchi neri.

8. Durante la prima colazione, la cameriera seleziona i rifiuti derivanti dagli scarti delle monodosi (bustine per lo zucchero, marmellate…) all’interno della sala con carrelli appositi o nel reparto cucina?
Avendo adibito un angolo in cucina con i vari bidoni, la cameriera non differenzia gli scarti in sala bensì in cucina.

9. Perché avete scelto i cestini di EcoWorldHotel?
Ci siamo rivolti a EWH dopo aver letto l’articolo uscito su Job In Tourism. Conoscendo da svariati anni il presidente di EWH Alessandro Bisceglia e la sua famiglia, sapevamo di poterci fidare. Nessuno, prima d’ora, aveva mai pensato a quanti rifiuti produca un albergo ed EWH ha risolto una grossa problematica. I cestini sono eleganti, si adattano all’arredamento e soprattutto sono resistenti e a norma di legge antincendio.
10. Come ha trovato il servizio di EcoWorldHotel?
EWH ha soddisfatto le nostre richieste riguardo alle dimensioni ed ha proposto una vasta gamma di colori tra cui scegliere per abbinarli all’arredamento.
L’aspetto negativo è il costo un po’ elevato, anche se il prezzo pagato vale la qualità. Sicuramente quando ci sarà una richiesta maggiore l’importo diminuirà.

11. Secondo voi quali sono le azioni quotidiane utili a ridurre i rifiuti?
Le azioni sono infinite. Si può incominciare dal semplice schiacciare le bottiglie prima di gettarle nel sacco, così da ridurre l’ingombro o utilizzare la carta in ufficio su entrambi i lati, riutilizzandola per scrivere appunti.
Personalmente, al supermercato cerco di non acquistare frutta e verdura preconfezionata o di non comperare sacchetti di plastica, li porto da casa perché sono molto inquinanti: per dissolversi nell’ambiente impiegano ben 200 anni! Ricordo che una volta si usavano sacchetti di rete e al mio paese – ad Istanbul - a scuola ci insegnavano come realizzarli.
In Italia i vestiti vengono ceduti ai poveri ma non molti sanno che in realtà i vestiti si possono sfilare e riutilizzare i filati (quali cotone o lana) per realizzare i tappeti, per esempio.
Mia madre è tedesca - confessa Jasmin- e nei supermercati tedeschi, alla cassa, è possibile spacchettare la propria verdura gettando il vassoietto di polistirolo e la pellicola. Così si ottimizza lo spazio nel sacchetto, che nella maggior parte delle volte è più confezione che altro, e il supermercato ricicla il vassoietto.

12. Quali suggerimenti dareste alle amministrazioni pubbliche per una migliore raccolta?
Alcuni comuni sono poco attenti alla raccolta differenziata e gli stessi operatori ecologici sono poco sensibili. Sono i primi a non differenziare.
Come cittadini dovremmo essere maggiormente informati sul metodo con il quale viene effettuata, sulle quantità di rifiuti raccolti e su come vengono riutilizzati.
Un altro problema è la difficoltà nel reperire i sacchi e i contenitori adeguati. Il comune generalmente fornisce una prima scorta; noi cittadini dobbiamo poi provvedere ai successivi acquisti e spesso al supermercato il costo è elevato. Il comune dovrebbe concedere delle agevolazioni o dare i mezzi giusti per collaborare.
Soprattutto è necessario cercare di unificare i colori e le tipologie di rifiuti che vanno gettati in un bidone, perché ogni comune applica una politica differente.


In tutto il mondo agli incroci ci si ferma con il semaforo rosso e si parte con il verde. Pensate quanti incidenti accadrebbero se ogni paese scegliesse un colore a piacimento. Concordo quindi con loro: dobbiamo unificare in tutto il mondo, non solo in Italia, i colori dei cassonetti per la raccolta differenziata! Così non si crea confusione nei cittadini, prima di tutto, e nei turisti, sia italiani che stranieri, che viaggiano per il mondo.

Alla fine dell’intervista, dopo essere stati da me tartassati con mille domande, il Direttore scherzando mi rivolge una domanda curiosa che giro a voi: “Lei crede che ci siano altri mondi come il nostro? Dove buttano la spazzatura?”

Dott.ssa Selena Pozzi
Responsabile Ufficio Stampa EcoWorldHotel



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