La regista Julia Pietrangeli e i ciechi che pilotano gli aerei al Social World Film Festival
Il 1 Agosto sarà proiettato "Chiudi gli Occhi e Vola", documentario della cinquina finalista al Premio Globo d'oro
Dal 27 luglio al 4 agosto sulla costa Sorrentina di Vico Equense, si svolgerà quello che Claudia Cardinale definì “il Festival più emozionante del mondo”: parliamo del Social World Film Festival, la Mostra internazionale sul Cinema Sociale.
In questo contesto, tra i documentari selezionati anche “Chiudi gli occhi e Vola” il poetico lavoro della regista Julia Pietrangeli sui piloti non vedenti.
Sarà proiettato il 1 agosto dalle ore 16 presso la Sala Rosi al Museo del Cinema presso l’Antico Palazzo di Città.
Ambientato tra l’Italia e la Francia, ha tra i protagonisti anche Sabrina Papa, la prima donna italiana cieca che pilota gli aerei. Selezionato in diversi festival del mondo, è uno dei documentari finalisti della cinquina del Premio globo d’oro della stampa estera in Italia e la sceneggiatura ha visto la partecipazione di Frida Aimme, Kyrahm e Julia Pietrangeli.
Questo film in bianco e nero, delicato, leggero e al contempo profondo offre spunti di riflessione che bussano direttamente al nostro recondito io interiore provocando considerazioni come: se un cieco è in grado di volare, io che posso vedere cosa potrei fare? Cosa impedisce alla mia vita di prendere il decollo? Questo mio “sorprendermi” è frutto di un pregiudizio normo-normativo?
Pietrangeli ci regala 40 minuti di meravigliata meraviglia che apre le porte alla vita di Sabrina Papa e de “Les Mirauds Volants”, l’associazione francese di piloti ciechi e ipovedenti che ci dicono: “possiamo volare e ci stiamo organizzando anche per farlo in autonomia, in un futuro non troppo lontano, grazie al “SoundFlyer” un apparecchio collegato ad un Gps tramite giroscopio, potremmo forse anche non avere più bisogno del secondo pilota.
Molto di più della metafora del bombo che vola non sapendo di non poter volare, della facile connessione con il pilota Saint-Exupery che ci ha insegnato che “l’essenziale è invisibile agli occhi”, ancor più delle arcaiche storie legate al mito greco sulle compensazioni divine in seguito alla perdita della vista, attraverso “Chiudi gli Occhi e Vola” impariamo un nuovo modo di stare al mondo, anzi nel cielo.