MUSICA
Comunicato Stampa

La Traviata di Giuseppe Verdi al Teatro Barbarigo di Padova

20/11/15

Tutto esaurito per la conclusione della III Stagione Operistica dell'Associazione Cantiere all'Opera. Solisti e allestimento entusiasmano il pubblico.

FotoIl connubio tra musica e letteratura ha caratterizzato l’ultimo appuntamento della stagione 2015 di Cantiere all’Opera. Il Teatro Barbarigo, dopo le atmosfere notturne del Tabarro, si è acceso sulle luci del Demi-Monde parigino che fa da cornice alla Traviata.

L’idea di Mara Zampieri di legare i momenti salienti del capolavoro verdiano ad alcuni passi de “La signora delle camelie”, il romanzo di Alexandre Dumas Figlio dal quale Francesco Maria Piave trasse il libretto de “La traviata”, è risultata vincente su tutta la linea ed ha trovato piena approvazione del pubblico che numeroso ha affollato la sala.

Mara Zampieri cura una mise en espace raffinata ed al contempo capace di mettere a nudo la vera essenza di Traviata ove, come nel romanzo, l’amore non esiste se non sotto forma di conquista fine a se stessa, di mercificazione sterile, di trofeo da esibire. Alfredo-Armando cerca una fatua gratificazione e Violetta-Margherita un riscatto impossibile. Tutto funziona benissimo e sotto la guida della regista-cantante lo spettacolo corre fluido fra momenti musicali e letture, le quali, tra l’altro, rendono perfettamente l’idea di quanto Verdi e Piave sono rimasti aderenti alla fonte letteraria.

Prezioso lo spazio scenico ricreato da Mara Zampieri attraverso pochi elementi d’arredamento impreziositi da un disegno di luci di grande suggestione.

Vinta anche la sfida di andare in scena nonostante i tragici eventi che solo due giorni prima avevano scosso Parigi ed il mondo intero, sublimata nell’esecuzione della Marsigliese accompagnata ad un minuto di silenzio prima dell’inizio dello spettacolo.

Del tutto convincente l’esecuzione musicale, che vede protagonista assoluta Federica Vitali, che presta una voce di grande bellezza e maturità tecnica, unita ad una non comune avvenenza, ad una Violetta drammaticamente partecipe ed al contempo capace di aprirsi a fascinosi slanci lirici.

Molto buona la prova di Claudio Rosolino Cardile, al suo debutto nel ruolo cui approda dopo le selezioni tenute da Cantiere all’Opera lo scorso febbraio. Cardile supera brillantemente la tessitura ardua di Alfredo e rende il personaggio con ricchezza di accenti, forte di una linea di canto sicura.
Convince il Giorgio Germont sanguigno e sprezzante nei toni di Mauro Buda.

Beatrice Greggio legge con partecipe trasporto i brani del romanzo di Dumas che legano i momenti musicali e costituisce il valore aggiunto della serata, alternandosi con Alessandro Cammarano che racconta l’opera.

Impeccabile, come sempre Bruno Volpato, che accompagna al pianoforte con gusto ed intelligenza.
Successo pieno e meritatissimo per tutti, con un’ovazione per Mara Zampieri.

Piero Randi



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