La violenza alle donne
Un male inaccettabile
LA DOTT.SSA ANTONELLA LOPREIATO HA SCRITTO UN OTTIMO ARTICOLO SULLA VIOLENZA DI CUI SONO SOGGETTE IN PARTICOLARE LE DONNE.
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VIOLENZA ALLE DONNE: “UN MALE INACCETTABILE”
Antonella Lopreaiato
Il dolore dentro, la vergogna, l’inaccettabile condizione fisica e psicologica, ripudio di sé e dell’altro, mancanza di fiducia e per finire perdita della stima di sé e nei confronti dell’altro. Quell’altro che diventa un “mostro”, un uomo che poi uomo non è, forse è una specie di essere che non ha dignità e non la riconosce. Ma chi è che può capire cosa si prova? È un male troppo grande! Si parla di violenza alle donne, la stessa che coinvolge milioni di vittime e che purtroppo è divenuto tema di nota attualità. Non se ne può più! Donne maltrattate, stuprate per la vergogna di chi non sa stare al mondo! Dolore inaccettabile perché viola la libertà di chi sa vivere e che vorrebbe farlo senza la paura o la vergogna di esserci. Ora basta! A dirlo sono tante donne che hanno subìto violenze inaudite come lo stupro e che si susseguono giorno dopo giorno aumentando sempre di più le denunce fisiche e psicologiche presenti principalmente nelle mura domestiche. I dati affermano che il 69,7% delle molestie avviene tra le mura domestiche. Una percentuale questa che deve far riflettere. Le donne vorrebbero tutelate e aiutate con più sostegno da parte del governo.
Non solo! purtroppo si parla anche di violenze subite per strada da stranieri, l’ultimo incubo avvenuto a Guidonia ai danni di una coppia che si trovava in una zona periferica, lui aggredito e bloccato, chiuso nel bagagliaio, lei circuita, sottratta dal ragazzo con forza e violentata a turno da un gruppo di cinque rumeni di cui quattro avevano il volto coperto.
Dopo gli ultimi casi di aggressione e stupro ai danni delle donne vittime indifese di questo male incurabile, il Consiglio comunale straordinario sulla violenza sulle donne ha votato ieri all’unanimità la delibera dalla Commissione delle Elette che prevede la costituzione di parte civile del Comune di Roma nei procedimenti giudiziari connessi con tutti i reati sessuali sulle donne: <
I dati Istat sono sconvolgenti, sembra infatti che sono 14 milioni le donne vittime di violenza. Nel 2008 sono stati registrati dalla Questura di Roma 220 casi avvenuti nella sola capitale e provincia. Sarà attivo il servizio “H 24 Donna” per le vittime di violenza, potenziato il numero dei centri antiviolenza attivi sul territorio e creati di nuovi in collaborazione con i municipi per un primo contatto, accoglienza, ospitalità, consulenza psicologica, legale e medica e reinserimento sociale delle vittime.
Gli impegni che dovrebbero essere già attivi sono anche: “l'educazione alla non violenza mirata in modo particolare nelle Scuole; la formazione degli operatori di polizia e dei centri di accoglienza; campagne di sensibilizzazione per far uscire dal silenzio le donne; tempestività di intervento per le situazioni a rischio; piano di sicurezza per il controllo ed il governo del territorio; protezione delle donne e dei loro figli dopo la denuncia, attraverso una rete di servizi e di inserimento lavorativo; istituzione di un osservatorio sulla violenza; patrocinio gratuito per le donne che sporgono denuncia; approvazione della legge nazionale e regionale contro la violenza; inasprimento e certezza della pena per chi violenta”.
Per coloro che hanno subito violenza il governo li sostiene in tutto e per tutto con delle indennità.
Esiste un male grande. Questo male va sconfitto. Donne ribellatevi! La vita è nostra e nessuno può privarci di viverla. Gli uomini che maltrattano nelle mura delle nostre case non hanno dignità e non riconosceranno mai di essere malati. Coloro che abusano della donna e che maltrattano hanno bisogno di cure psicologiche e ricordate che se l’hanno fatto lo rifaranno per sempre. Non avranno mai sensi di colpa. Magari all’inizio per non perdere la propria donna o per paura della denuncia, saranno cordiali e teneri ma in fondo hanno un odio che proviene dalle loro insicurezze e forse dal fatto che in fondo sanno di avere a fianco una donna che subisce. Permetterglielo significherebbe dare ragione a chi non ce l’ha. La migliore rivincita sarà quella di dimostrare a se stessi che si può stare senza l’uomo violento perché in fondo non è nessuno! Siamo noi i lori pilastri, senza di noi non sono nulla. Ostinatamente convinti di essere nel giusto col tempo prevaricheranno la donna, sottomettendola e dandole sempre colpe che non ha, facendola sentire inadeguata a lui e magari facendo paragoni con altre donne, la loro donna è sempre quella sbagliata mentre le altre sono sempre meglio. Da qui emerge la violenza psicologica e se non si sta attenti si finisce nell’abisso. Le donne non dimenticano.
La coscienza di chi maltratta come per i tanti casi di violenza psicologica non ha limiti. Arriva al di là di quello che una donna possa immaginare perché chi lo fa non ha coscienza, né amore per se stesso né verso il prossimo. Ti convincono che cambiano, che ti amano, dicono che soffrono senza di te (non è mai vero, magari si divertono pure in nostra assenza), che sono disposti a tutto pur di far tornare la donna da sé ma dopo inizia il calvario. Il vero bene lo fa chi ama e l’amore è il sinonimo di “rispetto” e chi e fa del male e crede di avere coscienza nel fare tutto questo, porta un dolore terribile nel proprio cuore. Lo stupro, la violenza, i maltrattamenti, lo stalking sono reati inaccettabili! Ricordatelo.
Roma, 08/02/09