ECONOMIA e FINANZA
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La vittoria della dignità

08/07/10

e della unità

LA VITTORIA DELLA DIGNITÀ E DELL'UNITÀ
di Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco

La dignità di migliaia di persone che hanno gremito Piazza Montecitorio a Roma, per protestare contro un Governo che ha dato l'impressione di considerare i loro diritti come qualcosa di "negoziabile" per fare cassa. Il clima di coesione tra i "fratelli di sventura" delle Federazioni FAND e FISH, all'insegna di una ritrovata unità che fa pensare a un domani migliore per tutte le persone con disabilità

In una Piazza Montecitorio rovente dal caldo e nonostante ciò gremita, da oltre 4.000 persone con disabilità, si è consumata una vittoria di portata storica.
Dopo settimane di intenso lavoro, di incontri, confronti, campagne di sensibilizzazione, documenti tecnici e comunicati stampa congiunti, la FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili) e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), sinceramente unite in questa battaglia contro la manovra anticrisi del ministro Tremonti, hanno portato a casa i due principali obiettivi della manifestazione: l'abolizione per tutti dell'aumento all'85% della soglia per avere l'assegno mensile di invalidità e la rinuncia a qualsiasi intervento restrittivo sulle indennità di accompagnamento.
Ora è il momento di godersi questa bella vittoria e di assaporare anche la piacevole sensazione del clima di coesione tra "fratelli di sventura" che c'era in piazza a Roma, ma da domani bisognerà rimboccarsi le maniche per fare i conti con le possibili conseguenze dei tagli agli Enti Locali contenuti nella Manovra e per ricucire un rapporto con un Governo che - sebbene alla fine abbia fatto un deciso dietro front sulle misure nei confronti dei disabili - deve riconquistare la fiducia di una fetta di popolazione che difficilmente potrà dimenticare "l'offesa subita".
E mi riferisco alla campagna sui "falsi invalidi", alle dichiarazioni di Tremonti nella conferenza stampa di presentazione della Manovra («Questo è un Paese che ha 2 milioni e 7 di invalidi. 2.7 milioni di invalidi pone la questione se un Paese così può essere ancora competitivo». Ma, soprattutto, perché questo Governo ha dato l'impressione di considerare i diritti dei disabili come un qualcosa di "negoziabile" se occorre fare cassa.
Di positivo resta la sensazione che con questa ritrovata unità tra le due principali Federazioni, il domani per le persone disabili possa essere migliore. Oggi, infatti, si è vista una prova di forza senza precedenti e - a dispetto del passato - le differenze tra la FAND e la FISH non solo erano in secondo piano, ma non si percepivano affatto.

Ecco il nuovo testo dalla Commissione Bilancio

È confermato. La Commissione Bilancio del Senato ha licenziato, fra i tanti emendamenti, anche quelli che riguardano l'articolo della Manovra relativo alle invalidità civili. L'articolo in questione è il decimo, il Decreto Legge è il 78/2010 che ora passa all'Aula per la discussione e l'approvazione. È improbabile che quell'articolo venga ulteriormente modificato.
L'assetto attuale dell'articolo 10 è molto più rassicurante per gli invalidi civili, del testo presentato, e dei successivi emendamenti presentati dalla maggioranza su indicazione del Ministro Tremonti.
Invalidi civili parziali: Viene abrogato il primo comma, quello che prevedeva l'innalzamento all'85% della percentuale di invalidità necessaria per ottenere l'assegno mensile di assistenza riservato agli invalidi civili parziali. La percentuale minima ritorna ad essere quella di prima: il 74% come fortemente richiesto dalle associazioni delle persone con disabilità.
Scompare, conseguentemente, anche l'emendamento di Maggioranza che prevedeva correttivi, di dubbia costituzionalità. Erano previste, infatti, eccezioni al limite dell'85% per le patologie singole a cui fosse riconosciuta, in forza delle tabelle di valutazione, una percentuale di invaldità pari o
superiore al 75%.
Piano straordinario di verifica: Rispetto al testo precedente viene innalzato il numero di verifiche previste dal piano straordinario di controllo sulle invalidità. Si passa da 200.000 a 250.000 controlli per gli anni 2011 e 2012. Sommate a quelle previste per il 2010, il totale sarà di 600.000.
Nei controlli, che come noto spettano ad INPS, potranno essere coinvolte anche le Commissioni delle Aziende Usl - da gennaio 2010 integrate con un medico INPS - dietro intese con le rispettive Regioni. È da temere un sovraccarico che può ritardare ulteriormente le normali visite di
accertamento per l'invalidità ed handicap.
Tempi di verifica: Assieme ai commi più negativi, sparisce anche l'emendamento che interveniva
anche sui tempi di accertamento degli stati invalidanti, correggendo il "vecchio" regolamento del 1994 (DPR 698/1994). Il regolamento prevede "solo" che la data di accertamento venga fissata entro tre mesi dalla presentazione della domanda, disposizione - come sappiamo - largamente elusa dalle Aziende USL .
L'emendamento avrebbe introdotto una novità per certi versi positiva: nel caso in cui le ommissioni delle Aziende USL non rispettassero quel termine, l'accertamento sarebbe stato effettuato dall'INPS con le sue Commissioni entro i 15 giorni successivi.
Analoga procedura era prevista nel caso delle patologie oncologiche, per le quali la Legge 80/2006 prevede che la visita di accertamento venga effettuata entro 15 giorni dalla presentazione della domanda.
Indennità di accompagnamento: Ma il pezzo forte dell'efficace e sorprendente azione di pressione di FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) e FAND, è stata la cancellazione dell'emendamento che prevedeva nuovi requisiti medico-legali per la concessione dell'indennità di accompagnamento.
La più stringente definizione medico-legale aveva l'intento chiarissimo di restringere notevolmente il novero dei possibili titolari di indennità di accompagnamento solo a casi di gravissima e totale compromissione dell'autonomia nel suo senso più restrittivo del termine.
Anche in questo caso, quindi, i criteri rimangono immutati.





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