Le cerimonie segrete dei Masai
Le cerimonie più segrete delle tribù Masai, questo affascinante popolo che ha origini nilotiche e che nel corso dei millenni ha mantenuto inalterate le sue tradizioni e le sue credenze.
La prima volta che sono stata in Kenya, sono rimasta affascinata da un guerriero Masai alto, snello, con un portamento fiero, il corpo dipinto di ocra rossa e i capelli ornati da perline.
Quando camminava il suo passo era elastico e sembrava sfiorare il terreno, e le sue treccine si muovevano con lui dandogli un’eleganza incredibile, mentre i braccialetti che indossava numerosi, producevano un suono molto melodioso.
Il suo ricordo è ancora vivo nella mia memoria.
Sono tornata più volte in Kenya e in Tanzania e tutte le volte sono rimasta affascinata ed ammaliata da questi guerrieri Masai che sono i moran e che mantengono inalterate le loro tradizioni millenarie.
Tutti i Masai sono longilinei e scattanti e se non sono sufficientemente alti vengono derisi senza pietà agli altri abitanti della tribù.
Le donne quando si sposano e vanno a vivere in un altro enkang, devono proprio affrontare lo scherno delle altre donne che la considerano sempre bassa, e anche questo è una specie di rito di iniziazione.
I maschi di questa popolazione, fino agli otto anni circa vivono nel villaggio e si occupano delle greggi,
prendendosene cura con amore. Conoscono uno ad uno gli animali a loro affidati e li portano al pascolo e all'abbeveraggio e li difendono dagli attacchi dei predatori anche a costo della loro vita, dato che il bestiame è l’unica fonte di sostentamento dei Masai .
Dopo gli otto anni, verranno chiamati dai saggi del villaggio, a fare parte di un gruppo che subirà i riti di iniziazione. I saggi sono gli anziani del villaggio che decidono su tutte le questioni che riguardano gli affari della comunità, e queste decisioni non vengono mai contestate.
In questa particolare occasione, i giovani maschi vengono divisi in due tornate, la destra e la sinistra e questa divisione verrà mantenuta per tutta la vita, successivamente dovranno affrontare delle prove e delle cerimonie, la più importante della quale è la circoncisione o emorata.
Dopo l’emorata che i giovani dovranno sopportare senza fiatare, possono essere considerati moran, cioè giovani guerrieri e potranno dipingersi sul volto i simboli bianchi. Durante questa iniziazione, i moran della cerimonia precedente, che potrebbe essersi tenuta anche dieci anni prima, finalmente acquistano il passaggio a guerriero anziano, e dovranno sottoporsi alla cerimonia dell’eunoto e in seguito possono sposarsi, se dimostrano di essere in grado di provvedere alla loro famiglia.
I moran godono di tantissimi privilegi perché vengono considerati l’esercito dei Masai e fino a qualche anno fa, durante la loro cerimonia di iniziazione dovevano uccidere un leone per dimostrare il loro coraggio e per meritare questo status. Da qualche anno, complice anche la penuria di leoni e la loro protezione da parte del governo, questa prova non è più necessaria, ma se capita che un moran ne uccide uno allora diventa un guerriero di elevatissimo prestigio tra la popolazione.
I masai vivono da seminomadi perché seguono le loro greggi e non si dedicano all’agricoltura. La loro alimentazione è basata sui derivati della pastorizia e si nutrono di carne, sangue e latte. Da alcuni anni hanno aggiunto il riso, la farina di mais con la quale preparano una sorta di polentina e qualche volta mangiano patate e cavoli.
Li ho visti spesso nutrirsi solo di chai che è un te molto forte mischiato con il latte e addizionato con tantissimo zucchero e questa bevanda può sostituire egregiamente un pranzo.
La carne viene mangiata con parsimonia perché gli animali sono più utili da vivi che da morti e rappresentano la loro ricchezza. Ma durante alcune cerimonie particolari, si sacrifica una capra e non vi stupirete se vedrete un masai che berrà il sangue ancora caldo.
Gli animali vengono soffocati e poi successivamente sgozzati perché il sangue può essere versato solo se l’animale è morto.
In altre occasioni potrete vedere che con una lancia verrà forata la giugulare di una mucca e il sangue che ne esce verrà raccolto in una zucca vuota e successivamente mescolato a del latte e la bibita che se ne ottiene è considerata un vera ghiottoneria dai masai.
Ho conosciuto diversi moran sulle spiaggie del Kenya, della Tanzania e di Zanzibar che vestiti con i loro abiti tradizionali, si esibiscono nella famosa danza dei salti, oppure vendono le loro chincaglierie ai turisti e così possono racimolare qualche soldo e una volta tornati al villaggio possono pagare la dote della futura sposa.
Questi bellissimi ragazzi fanno stragi di cuori tra le turiste e siccome loro sanno di piacere, spesso si approfittano della situazione e non si fanno scrupoli a farsi mantenere.
D’altra parte loro sono abituati a non farsi coinvolgere sentimentalmente da queste situazioni, al villaggio hanno le loro fidanzate e sin da adolescenti vengono iniziati al sesso dalle donne anziane del villaggio. Per loro il sesso è del tutto naturale, ma è il bacio che rifiutano perché ritengono che la bocca serva per mangiare e per parlare.
Una vacanza in Kenya o in Tanzania insieme ai Masai è una delle esperienze più emozionanti che si possano fare.
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