Le Marche e la figura di Federico da Montefeltro
La figura di Federico da Montefeltro rappresenta una colonna portante della storia delle Marche: ecco perchè può essere interessante scoprirne origini e vita, con una vacanza in questa terra.
Le Marche sono una terra eccezionale. Sono ricche di tante peculiarità, capaci di distinguerla come regione simbolo del nostro paese, ovviamente assieme a tante altre. Ma nelle Marche c’è qualcosa in più: c’è la possibilità di trovare, nel giro di pochi chilometri, paesaggi marini. E parliamo di località come Porto Recanati, Porto San Giorgio, Numana, Ancona. Spostandosi di poco è possibile accedere, invece, a splendide visioni collinari, verdeggianti ed eccezionali, ammirabili solamente affacciandosi dal fantastico Balcone delle Marche, situato in quel del maceratese. E poi ci sono i paesaggi montuosi: le vette del Conero, anch’esse, come la costa, affacciate sull’Adriatico, rappresentano un patrimonio inestimabile per questa terra eccezionale.
Ma non solo: le Marche sono anche storia e cultura. Ed è inevitabile il riferimento ad uno dei personaggi più influenti del passato, ovvero il celeberrimo Federico da Montefeltro. Figlio illegittimo di Guidantonio conte di Montefeltro e di Urbino da giovinetto fu ostaggio a Venezia. Nel 1437 sposò Gentile Brancaleoni. Nel 1444 dopo aver ucciso suo fratello, fu chiamato dai cittadini di Urbino succedergli e subito mostro doti di abilità e moderazione. Entrò ai servigi dello Sforza, nel 1445 negoziò la cessione di Pesaro patteggiando per se l'acquisto di Fossombrone che gli costò la scomunica papale ritirata poi nel 1450 da Nicolò V, e l'odio di Sigismondo Pandolfo Malatesta con il quale lottò per lungo tempo nelle Marche e nella Romagna. Nel 1451 passo al servizio degli Aragonesi di Napoli, guerreggio per Pio II. Nella guerra cercò sopratutto i mezzi per le sue opere magnifiche. Conoscitore della lingua latina, delle lettere sacre e profane, raccolse intorno a se una corte di umanisti e poeti fondando ad Urbino la più grande biblioteca dell'occidente tenendo impegnati per 14 anni e più dai 30 ai 40 scrittori a trascrivere libri. Egli fece inoltre innalzare il palazzo ducale di Urbino, edificò palazzi e rocche a San Leo, Montefelcino, Pergola, Fossombrone, Cagli, Gubbio. Ad urbino costruì il Duomo e trà Urbino e Mondavio il ponte sul Foglia.
Un personaggio davvero interessante, insomma, del quale potrebbe essere fantastico scoprire ogni sfaccettatura, acquistando magari uno dei tanti casali da ristrutturare nelle Marche, segnalati da Marche Country Homes.
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