ECONOMIA e FINANZA
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Le nozze gay aiutano l’economia e la moneta dell’EUR/AUD?

04/04/14

La notizia è del 12 dicembre 2013: mentre in Italia ancora si discuteva (come d’altronde si discute ora) se permettere o meno le nozze gay, l’Australia riesce prima ad ammettere sposalizi di coppie omosessuali per sei giorni (decisione approvata dal parlamento provinciale di Canberra), per poi fare un deciso passo indietro.

FotoMa il tutto avrà influenzato il cambio che prendiamo in considerazione adesso, cioè l’EUR/AUD?

Secondo l’Alta Corte nazionale, infatti, il Parlamento territoriale della capitale non può legiferare ”in concorrenza con la legge federale del matrimonio del 1961“. La decisione di Canberra, dunque, non è valida per un vizio di attribuzione: essa infatti sarebbe ammissibile solo se legiferata dal Parlamento Federale.

La decisione ha ovviamente causato non pochi scontenti e disagi, visto che in soli sei giorni di permesso si erano celebrati ben 27 riti.

I risvolti economici

Anche se a primo acchito questa notizia sembrerebbe decisamente poco influente in ambito economico, essa in realtà ci permette di chiarire un punto molto dibattuto negli ultimi tempi: l’apertura di uno stato al riconoscimento delle unioni omosessuali può portare vantaggi ad un Paese? Disconoscere tale diritto dopo averlo riconosciuto, al contrario, danneggia l’economia?

Utilizzeremo il caso australiano per scoprirlo.

Un po’ di dati sull’EUR/AUD

Per verificare le nostre tesi esaminiamo il cambio EUR/AUD: l’Europa è un ottimo metro di giudizio, essendo un coacervo di stati di cui solo alcuni hanno riconosciuto le unioni omosessuali.

Il 5 dicembre 2013 il cambio in esame era pari a 1.5043; il giorno dopo esso era pari a 1.5077: il grafico presenta dunque un lieve rafforzamento dell’Euro a scapito del dollaro australiano, che viene però in larga parte annullato un paio di giorni dopo: il 9 dicembre infatti il cambio ritorna a quota 1.5052.

Possiamo quindi dedurre che l’introduzione dei matrimoni gay non abbia sicuramente influenzato l’economia in maniera positiva, anche se le perdite di valore della moneta australiana sono troppo contenute anche per affermare il contrario.

Il 12 dicembre (data in cui l’Alta Corte ha negato la legittimità dell’atto del parlamento di Canberra), il cambio EUR/AUD era pari a 1.5236; il giorno dopo il cambio era salito a 1.5406.

Anche se ad una prima analisi ciò sembra indicare che l’abolizione della nuova legge abbia penalizzato la moneta australiana, è importante ricordare che l’euro era già coinvolto in un rafforzamento: l’EUR/AUD infatti era pari a 1.5049 l’11 dicembre, data da cui è partito un deciso rafforzamento indipendente dalla decisione dell’Alta Corte.

In sintesi, i dati che abbiamo a nostra disposizione non indicano una diretta correlazione con l’abolizione o l’entrata in vigore della legge: il mercato monetario non è stato influenzato da simili avvenimenti.



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