Legge di stabilità: presentati due emendamenti per l'aumento del buono pasto
Grazie al convegno presso la Camera dei deputati promosso da Anseb con Day Ristoservice, ora il PD propone due emendamenti alla legge stabilità per l'aumento del valore esentasse dei buoni pasto.
Forse ci siamo. Il Parlamento italiano sta prendendo in seria considerazione la possibilità di aumentare il valore esentasse del buono pasto. L'Anseb, l’associazione nazionale degli emettitori buoni pasto aderente a Fipe-Confcommercio, comunica infatti che sono stati presentati due emendamenti alla legge di Stabilità sottoscritti dall'intero gruppo di deputati PD della Commissione Finanze della Camera.
Si tratta del primo passo del lungo iter parlamentare della legge, indispensabile però a veder realizzate le richieste avanzate da tutte le parti sociali coinvolte nel settore del buono pasto.
«L’elevamento del tetto defiscalizzato – ha commentato il presidente di Anseb-Fipe, Franco Tumino – è una richiesta su cui si sta lavorando da molto tempo in virtù del fatto che il valore esentasse è rimasto invariato dal 1998 e quindi non risulta più in alcun modo adatto a soddisfare le necessità di un pasto sul posto di lavoro. Apprezziamo vivamente l'impegno dell'on Marco Causi e degli altri parlamentari che in modo così massiccio hanno voluto evidenziare il sostegno a una misura così importante per l'equità sociale e per sostenere la domanda interna».
L'iniziativa si pone sulla scia del convegno organizzato a settembre da Anseb in coordinamento con Fipe, Confcommercio, Cgil, Cisl, Uil, cinque associazioni dei consumatori con capofila Cittadinanzattiva. Il Convegno del 10 settembre scorso ha visto in prima fila anche Day Ristoservice, azienda tra le principali emettitrici del buono pasto in Italia, che fa parte di Anseb e partecipa attivamente alle iniziative volte a sensibilizzare sull'innalzamento del tetto esentasse del buono pasto.
Dal convegno rivolto a rappresentanti parlamentari e del Governo è emerso chiaramente come questo provvedimento stimoli positivamente i consumi, innalzi il potere d’acquisto dei lavoratori e influisca sempre positivamente sulla produttività aziendale con un saldo positivo indotto addirittura sulle finanze pubbliche.
Gli emendamenti presentati contemplano due possibilità: nel primo caso si tratta di un aumento del valore esentasse fino a 7 euro del buono pasto in qualsiasi forma; nel secondo caso, l’aumento del valore esentasse è differenziato. Si parla di 6 euro per il buono pasto in forma cartacea e di 7 euro per il buono pasto in forma elettronica.
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