ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Letizia Caiazzo in mostra a Parigi Centro Culturale Christiane Peugeot

06/08/11

MOSTRA D’ARTE ITALIANA A PARIGI ANIMA MEDITERRANEA AME MEDITERRANEENNE

MOSTRA D’ARTE ITALIANA A PARIGI
ANIMA MEDITERRANEA
AME MEDITERRANEENNE
PARIGI: 18-27 Agosto 2011
Vernissage 20 Agosto h 19.00 VIN D’HONNEUR
Avenue de la Grande Armee 62 Metro Argentine, 100 metres environ de l’Arc de Triomphe

«L’anima mediterranea è un’anima particolare» (M.T. Prestigiacomo).
L’Accademia Euromediterranea delle Arti, con il critico internazionale, giornalista prof.ssa Maria Teresa Prestigiacomo, giornalista critico d’arte, presidente dell’Accademia, in collaborazione con l’Atelier Z ed il Centro Culturale Christiane Peugeot, résponsable Pierre Eugene Mathien, presenta:

Paolo Aloisi,Isabella Bai,Agela Barra,Luca Bensi,Letizia Caiazzo,Eleonora Calamea,
Elena Capone,Stefania Cappelletti,Antonio Caramia,
CLELIA CELLEGHINI (PERSONALE NELLA COLLETTIVA)
Rossano Maria Di Cicco Morra,Gianfranco Montini (JFKMK)
Graziella Gangi,Lucilla Guani,Kuren,Elisabetta Losi,Rosalba Mangione,
Salvatore Modica scultore,Loredana Mortellaro,Eligio Muner,Eva Pianfetti,
Maria Ventura

Il Centro Culturale Christiane Peugeot, situato a Parigi, al numero 62 dell’Avenue de la Grande Armée, 17° (Métro: Argentine/Porte Maillot), comprende un laboratorio (il cosiddetto “Laboratorio Z”), nelle immediate vicinanze dell’Arco di Trionfo (situato 100 metri più a sud) e il Palazzo dei Congressi, immerso totalmente in un ambiente accogliente e quasi magico, in quanto ospita da anni e organizza nella sua galleria mostre di arte contemporanea e conferenze sui diversi aspetti dell’espressione artistica, per promuovere ai più alti livelli l’arte e l’unione fra gli artisti, in modo da divenire essi stessi laboratorio e mondo culturale.
Il laboratorio con la sua galleria furono ideati da Christiane Peugeot nel 1991, in memoria dell’amico pittore Zevaco, programma esposizioni, conferenze, dibattiti, riunioni, corsi, lezioni e aggiornamenti, la cui presidenza è affidata direttamente a Christiane Peugeot, mentre la Direzione generale è presieduta da Blandine Masson, mentre l’addetto alle comunicazioni è Roger Serieys e il Commissario generale è Pierre Eugène dell’Agenzia Art+Europe.
Christiane Peugeot proviene dalla famiglia produttrice di automobili ed è anche ideatrice di un movimento artistico, il "suBréalisme", fondato dieci anni dopo la fondazione della galleria insieme a Francesco Tardi, allievo del Politecnico, scrittore, poeta, pittore, tipografo ed editore che, per primo, pubblicò nel 1993 il “Manifesto del suBréalismo”.
Le opere create in seno al movimento artistico consentono di ottenere una ricchezza di immagini tali da sembrare scenografiche e, a volte, uniche e semplici nel loro insieme visuale. Al periodo in cui i colori vengono trasformati nel mistero di una colorazione scura si aggiunge un periodo quello attuale in cui l'artista vive un periodo creativo in bianco e nero, utilizzando ancora che la sovrapposizione di elementi trasparenti, creando un concetto di spazio dimensionale sovrapposto.
Questo modo di vedere la realtà e di plasmarla secondo il suo punto di vista, ha consentito la realizzazione di opere esposte ad Osaka, Miami, Malta, Londra, Ginevra, in Italia e nelle gallerie parigine più famose, tanto da permetterle di insegnare all’ICH diverse materie come grafologia, astrologia e onirologia.
L’artista suBréalista è, dunque, alla ricerca di ciò che gli oggetti nascondono nei loro aspetti meno evidenti. L’uso quotidiano di alcuni di questi oggetti sono per il suBréalismo il medesimo concetto di far percepire cose e momenti sino a quel momento ignoranti da una percezione superficiale.
In questo àmbito le opere della Digital Art di Letizia Caiazzo sembrano combaciare con quell’aspetto visivo multidimensionale, parallelo, a volte onirico delle colorazioni a tinte forti e sinuose, tipiche della produzione artistica manipolata con software. Come è noto la Digital Art, oggi assurta a vera e propria produzione artistica, fece i suoi primi passi intorno al 1950 con Ben Laposky e Manfred Frank, matematici e programmatori che influenzarono moltissimo l’arte nelle sue forme “distorte”. Con l’ausilio, poi, di software avanzati e di manipolazione digitale, essa crea effetti che, oggi, vengono utilizzati nei più comuni prodotti cinematografici e artistici, su qualsiasi tipo di supporto, creando ciò che l’artista vuole comunicare, attraverso i suoi aspetti più inconsci.
Il Mediterraneo, il “mare nostrum” della Roma antica, è il simbolo dell’incontro e dello scontro di civiltà in cui è sorto il pensiero occidentale moderno, dall’antica Grecia al pensiero illuminista francese, all’uomo di oggi. Il Mediterraneo, che ha unito popoli di diversa cultura, nel Centro Culturale Christiane Peugeot ritrovano quell’anima (da cui il titolo della Mostra) di spiriti inquieti, nascosti, a volte dolci e a volte dirompenti, a volte anche “dissociati”, in cui la produzione artistica di Letizia Caiazzo trova maggiore espressione. Il contrasto scuro-chiaro di una coscienza a volte onirica, a volte delicata di un mondo ricco di valori, la delicatezza delle immagini e la presenza di alcune figure emblematiche e ambientazioni reali e surreali trovano un trionfo di espressione emotiva tipica delle onde del Mediterraneo. Onde che restituiscono vita, fanno sognare, fanno amare, fanno sentire ciò che pare impercettibile e, a volte, così comune, che ormai quasi tutti noi esseri superficiali dimentichiamo.

Prof. Pierfrancesco Rescio, docente di Topografia antica e medievale all’Università “Suor Orsola Benincasa”

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