Lettere, inviti e incontri ma, il sistema Forestale rimane stabile e sempre succube dell’effetto economico finanziario
Problema Forestali Siciliani
di Antonio David - I sindacati confederali siciliani, hanno fatto presente ai deputati regionali, ai capigruppo parlamentari che sono in discussione all’Assemblea Regionale per approvare la finanziaria e, trovare le dovute somme per mettere in campo sul settore della forestazione, Esa, e Consorzi di bonifica di, cercar di rimediare all’incresciosa vicenda che si sono trovati i lavoratori forestali sulla vicenda degli arretrati contrattuali a cui sono stati già decurtate le prime somme a partire da ottobre 2020.
Un’ingiustizia messa in atto all’insaputa dei lavoratori che oggi, si trovano sfiduciati su tutti i fattori che si susseguono e si paventano sul settore forestale. La Finanziaria difficile da attuare entro breve termine, così come rimarca il presidente Ars Miccichè, pone dei limiti sul fattore economico, dovuto a tagli del 40% sulla forestazione in virtù dell’accordo Stato-Regione dettato da Roma.
A tal proposito diventa sempre più increscioso che, con il passare dei giorni trovi sempre più negatività la proposta di riforma del settore che vede un’attesa lunga anni e che non trova sbocchi immediati, nonostante le continue affermazioni politiche che tutto si farà in tempi brevi. Tempi che, i lavoratori non intendono più aspettare e situazione che prende una brutta piega man mano si susseguono le incertezze e le attualità che possono distrarre il mondo politico.
Non può essere più una questione di Covid e aspetti più importanti e urgenti, la situazione della precarietà dei lavoratori risale a tempi ben lontani ,dunque superfluo ripetere che oggi e così e domani sarà diverso. Lu buoni intenzioni sono quelle che dovrebbero essere dei principi sani e reali di una gestione del problema ma forse, nei piani alti questo non interessa. Stessa situazione annuale Finanziaria che, nonostante si gridano a gran voce le somme disponibili per il settore a Gennaio, a Febbraio subito spariscono o si spostano ad altri settori, andando così successivamente raschiare il barile e attendere i tempi e per meglio dire “i comodi” di Tizio e Caio per iniziare a lavorare sempre a Maggio-Giugno e percepire lo stipendio sempre dopo tre mesi di lavoro….
Non ci sono parole !
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