Liberalizzazioni e commissioni bancarie
Nulle le commissioni bancarie solo se superano lo 0,5% per trimestre. Emendato l'articolo che le annullava.
E' bastata la minaccia di dimissioni (congelate) del Presidente dell'ABI, che la norma, inserita nel decreto delle liberalizzazioni, sull'annullamento delle commissioni bancarie è stata emendata; proprio ieri, il Governo ha approvato una norma che entrerà in vigore insieme al decreto sulle liberalizzazioni che dichiara illegittime e dunque nulle le commissioni sui servizi bancari solo se superano lo 0,5% a trimestre. Di fatto vengono reintrodotte le commissioni visto che il tasso individuato è pari a quello che già normalmente applicano le banche. Le Banche sono quegli stessi enti che hanno ricevuto oltre 130 miliardi di€ dalla BCE, da immetttere nei circuiti economici e queste stanno usandoli per ricapitalizzarsi e stringendo ancora la morsa dei tassi e dei mutui per le famiglie. Le imprese sono strozzate dai costi emergenti: IMU, tassi, liquidità, contrazione degli ordinativi; le famiglie altrettanto per retribuzioni al palo e forte inflazione, quando non nel panico per aver perso il lavoro; i costi energetici sono alle stelle: benzina, gas, utility e il Governo non accenna minimamente a comprimere la spesa pubblica.
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