ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Lo sconfinato linguaggio delle forme e dei colori nelle tele di Irina Ojovan

23/04/15

Nelle sue opere l'artista moldava costruisce spazi di colore, composizioni cromatiche astratte, in cui si coglie il folklore stilizzato del suo paese ma reminiscenze dell'Espressionismo astratto di Rothko, del dinamismo potenziale di Malevic e delle atmosfere oniriche di Kandisky e Klee.

FotoModica (RG) - Dal 3 maggio al 6 giugno la Galleria Lo Magno (Via Risorgimento 91-93) ospiterà una personale dell'artista moldava Irina Ojovan, a cura di Arianna Piermattei ("Irina Ojovan", vernissage domenica 3 ore 19,00; visite: da martedì al sabato, ore 10.00- 13.00 e 16.00-20.00.)

Irina Ojovan (Chisinau, Moldavia 1988) si è formata artisticamente tra la sua terra natale e l'Italia, dove ha frequentato le Accademie di Belle Arti di Torino e Roma. Diverse le collettive in Russia, Romania, Germania, Francia e Italia cui ha preso parte. La sua prima personale nel nostro Paese è stata allestita a Comiso nel 2010. Attualmente vive e lavora a Monaco di Baviera.

Nelle sue opere (circa venti quelle in mostra, tra oli su tela e serigrafie) la Ojovan costruisce spazi di colore, forme perfette, composizioni astratte, in cui si coglie il folklore stilizzato degli ornamenti della tradizione moldava, ma anche l'origine, il passato, la cultura e il contemporaneo dell'arte.

«Ad osservare le opere della Ojovan – scrive Arianna Piermattei, critica d'arte, a proposito della mostra - non si può non passare per le reminescenze dell'Espressionismo astratto di Rothko o del movimento del Colorfield. La strada inaugurata dalla rivoluzione dell'astrazione e della liberazione dal legame oggetto-sua riconoscibilità […] si è mossa sulla linfa dilagante di quell'albero di mondrianiana memoria che si trasformava in composizione geometrico-cromatica, passando per il dinamismo potenziale di Malevic e le atmosfere oniriche di Kandisky e Klee».

Se le campiture geometriche delle tele della Ojovan rappresentano uno spazio metafisico, «territori silenziosi o appena mossi da presenze geometriche che galleggiano o si manifestano improvvise sullo spazio in quiete, come a voler richiamare alla comunicazione in un'altra dimensione», c'è in esse, scrive la Piermattei, anche «il tentativo di misurare le sconfinate lande dell'anima, c'è il percorso "a passi tardi e lenti" per i sentieri del pensiero».


Info e contatti
Galleria Lo Magno
Via Risorgimento, 91/93, Modica (RG)
Tel: 0932 763165 / cell. 339 6176251
mail: gallerialomagno@virgilio.it
web: www.gallerialomagno.it



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