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Lo stiramento del seno in Camerun

UNO STUDIO SUI METODI, LE MOTIVAZIONI E LE CONSEGUENZE DELLE PRATICHE DI APPIATTIMENTO DEL SENO IN CAMERUN di Rebecca Tapscott, tradotto da Dr. phil. Milena Rampoldi

Ho deciso di tradurre e pubblicare questo studio di Rebecca Tapscott al fine di far conoscere meglio la violazione dei diritti femminili detta “stiramento” o “appiattimento del seno” anche in Italia.
Ho volutamente introdotto i video sul tema in conclusione al libro per non presentare la tematica a freddo visto che soprattutto per un pubblico di lettrici italiane che ancora non conoscono quest’orrenda pratica risulta alquanto difficile da affrontare, soprattutto a livello emozionale e psicologico. Infatti lo stiramento del seno rappresenta una grave violazione del diritto all’integrità, dignità e alla libertà femminili.
Usando il pretesto di voler proteggere la donna dallo stupro e da una possibile gravidanza indesiderata per permetterla di continuare gli studi e di raggiungere dunque uno standard di vita migliore, quest’orrenda pratica viene effettuata fino ad oggi in Camerun e nelle regioni limitrofe, soprattutto nella comunità cristiana.
Per me personalmente questa pratica equivale ad una mutilazione genitale, in quanto il seno come anche gli organi sessuali della donna appartengono alla donna e non vanno mutilati per nessun motivo al mondo.
Il fatto di voler proteggere le bambine e le giovani donne dallo stupro molto diffuso nel Paese non rappresenta assolutamente una giustificazione valida per perpetuare questa pratica tradizionale antichissima, intrappolandosi nella rete di miti insensati. La miglior protezione dallo stupro e dalla violenza maschile la devono offrire innanzitutto gli uomini, imparando a rispettare l’altro sesso. Per le donne invece ci vuole una solida educazione morale e sessuale al fine di percepire eventuali pericoli e anche per potersi difendere in modo efficiente in caso di una violenza subita. A questo fine come vedremo in seguito serve anche un’urgente riforma della legge sullo stupro in Camerun che discolpi la donna, perseguendo lo scopo di processare in modo efficiente i veri colpevoli che sono coloro che commettono lo stupro.
Per questo motivo ho deciso di intitolare questo libro il titolo “Il mio seno è mio”. La donna deve riacquistare la consapevolezza che il suo corpo e i suoi organi sessuali sono solo suoi e non vanno mutilati per nessun motivo.
Spero che le lettrici italiane come me personalmente sentano il bisogno di parlare di questa tematica anche all’estero al fine di sostenere l’impegno delle donne camerunensi nella lotta contro la nefasta pratica, perpetuata proprio dalle donne, esattamente come avviene nel caso della mutilazione genitale.
Non ci sono giustificazioni per una pratica orrenda come questa, anche se le giustificazioni tradizionali sembrano volerci far credere che lo stiramento del seno protegga la giovane donna in Camerun dallo sguardo degli uomini che potrebbero stuprarla. Sono miti che vanno sradicati passo per passo per superare un giustificazionismo errato nei confronti di ogni tipo di violenza contro le donne.
Per questo in collaborazione con l’associazione ProMosaik e.V. con questo testo perseguo lo scopo di far conoscere la tematica anche in Italia per combattere questa grave violazione del diritto di una donna di decidere liberamente a tutti i livelli, incluso anche quello fisico.

Cordiali saluti

Dr. Phil. Milena Rampoldi
Redazione di ProMosaik e.V.

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