SALUTE e MEDICINA
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Lo yoga può ridurre l’ansia?

04/01/22

In tanti mi chiedono se veramente lo yoga può ridurre l’ansia. A volte, quando racconto la mia storia di guarigione dall’ansia con lo yoga, gli allievi rimangono sbigottiti. Si può veramente imparare a gestirla, a ridurla, fino a vederla scomparire dalle giornate e dalla quotidianità praticando yoga? Certo che si può. La parola yoga ha un significato profondo. Viene tradotta come “unione”. Cosa unisce lo yoga? Tutte le parti dell’essere umano che si sono separate, frammentate, adeguate ad una società e a ritmi non armonici. La salute psico-fisica è legata all’armonia, all’ordine e alla pace interiore. L’ansia si alimenta invece di tutta la frammentazione, di tutta una serie di etichette che non hanno motivo di esistere. Lo Yoga porta a far esperienza che la salute è innanzitutto un’armonia di tre elementi: corpo-respiro-mente. Se accade una dis-armonia in uno qualsiasi di questi tre elementi, ciò avrà dirette ripercussioni su tutti gli altri due. Se invece si riporta armonia in uno qualsiasi di questi elementi, allo stesso modo si avranno benefici diretti negli altri due.

FotoChe cos’è l’ansia?
Ansia: definizione, sintomi e cause.

Secondo la scienza dello yoga, non esiste il termine “ansia” di per sé. Esistono invece due concetti fondamentali che riportano agli stati ansiosi.

Il primo concetto fondamentale è: non si vive veramente la realtà, ma si vive di immagini mentali sedimentate nell’inconscio. Immagini mentali che sono cresciute con noi: sia con la nostra vita prenatale, sia con i nostri traumi/shock/perdite crescendo, sia con i nostri valori e principi.

Il secondo concetto fondamentale è l’incapacità dell’uomo moderno di vivere il momento presente, di essere presente a quel che si fa. L’uomo moderno passa la vita a pensare, a procrastinare, a temere il giudizio e il pensiero altrui, e raramente è dentro la propria vita, a curare se stesso, la propria crescita e il proprio potenziale.

Di solito l’ansia, come anche gli attacchi di panico, si manifesta a causa di concatenazioni di questi due semplici concetti.





Ansia: che cosa ci succede?
Spesso una qualsiasi esperienza tocca un’immagine mentale dolorosa nell’inconscio, e il corpo reagisce immediatamente andando in difesa, attivando una parte del cervello antico che comprende un solo linguaggio: attacco e difesa.

Se in natura un animale si prepara all’aggressione, succede che gli aumenta il battito cardiaco, aumenta la sudorazione, gli si blocca il respiro, tutto il fisico si tende per rispondere all’attacco. Esattamente come spesso succede alle persone durante un attacco d’ansia.

Se l’animale sopravvive, la natura ha dotato gli esseri non senzienti di metodi “automatici” per scaricare la tensione, e tutto in natura sa ritrovare un equilibrio.

L’essere umano fa invece una cosa molto diversa, che lo distingue sì dall’animale, ma che spesso diventa la sua condanna. Usa la mente, la razionalità per cercare di calmare un trauma.

Questa attitudine porta solo un accumulo di traumi ed ansia cronica. Con tutti i disagi e malattie che ne conseguono.



La relazione tra l’ansia e il nostro respiro
Tutti respiriamo, ovviamente, altrimenti non saremmo vivi. Ma una cosa è respirare, un’altra è respirare consapevolmente. Il respiro consapevole è la chiave sempre disponibile per gestire il proprio mondo emotivo.

Abbiamo detto che nello yoga, corpo-respiro-mente-spirito sono sempre connessi. E che una qualsiasi variazione di stato in ognuno di essi ha diretti effetti su tutti gli altri.

Ripensiamo alla nostra bella immagine mentale che scatena un attacco di ansia o di panico: la mente va in tilt, il fisico si irrigidisce, il respiro si blocca.

Qual’è l’emozione che emerge più di tutte? La paura, perché è legata alle reazioni viscerali.

Il respiro consapevole agisce a questo livello: toglie forza alla paura, e sposta l’attenzione della mente dall’immagine mentale, a ciò che di concreto sta accadendo dentro di te.

Facendoti diventare consapevole del fatto che sei vivo, che il tuo cuore sta battendo, che il tuo respiro sta effettivamente accadendo, che i tuoi piedi ancora ti sorreggono.



Come calmare l’ansia con la respirazione?
Quando si è in balia di un attacco di ansia, la priorità è tornare con i piedi per terra, recuperare la lucidità, diventare consapevoli che la si può gestire.

Questo processo di consapevolezza riduce la paura a monte.

Il primo passo da fare sarebbe abituarsi al respiro consapevole quando ci si trova in uno stato di buon rilassamento. Maturare il respiro consapevole in questo modo sarà utile per gestirlo al meglio durante un attacco di ansia o di panico.

Contare il respiro, ripetere mentalmente “sto inspirando” “sto espirando”, praticare la respirazione yogica completa, sono i fondamenti che ogni giorno dovrebbero accompagnare il respiro.

Così si matura consapevolezza, e con maggior consapevolezza “automaticamente” si riduce la forza dell’inquietudine.



Come capire se è ansia o problemi respiratori?
Un buon indicatore per capire se stiamo parlando di ansia o di problemi respiratori è la durata dei singoli sintomi. Laddove un sintomo persiste, è buona norma indagare a fondo, ma se i sintomi vanno e vengono, anche giornalmente, è molto più probabile si tratti di ansia.

Le emozioni incontrollate spesso alimentano una respirazione corta, veloce, e la sensazione di soffocare. Lo stesso discorso vale per tutte quelle situazioni, abitudini, o anche banalmente un eccessivo carico di il lavoro, di preoccupazioni, che minacciano la tua capacità di gestire l’equilibrio dare-ricevere. E’ un blocco che si crea nell’area di spalle, cervicali, gola, torace, e potrebbe dare sensazioni di soffocamento.

Quelli che spesso vengono etichettati come attacchi di panico, stress, squilibri di pressione etc., sono inevitabili conseguenze, se si persegue nel respirare male ed inconsapevolmente.

Come si combatte l’ansia?
Il respiro lungo, profondo e consapevole oltre a liberare il corpo e la mente, è protagonista indiscusso nel permetterci di affrontare le paure viscerali serenamente, diventarne sempre più consapevoli, e superarle definitivamente, andando oltre.

Il respiro consapevole permette l’immediata gestione e la riduzione della forza di uno stato d’inquietudine, e questo permette di vivere più serenamente e con meno stress le proprie giornate.

Il respiro consapevole fondamentalmente toglie la paura di non saper controllare l’ansia e gli attacchi di panico, che è la cosa che blocca di più in assoluto. Se si è consapevoli di saper gestire l’ansia e gli attacchi di panico, la paura non trova più terreno fertile.

Oltre a questo stadio basilare, che è la consapevolezza del respiro, lo yoga contempla anche tutta una serie di altri strumenti, più “avanzati”, che lavorano direttamente sullo sblocco inconscio dell’immagine, del trauma che crea inquietudine. Queste sono pratiche che aiutano a rimuovere l’ansia alla radice. Si tratta di pratiche di Yoga Nidra, Mantra e Pranayama avanzati.



Ansia rimedi naturali efficaci
Un percorso naturale ed efficace per ridurre e superare l’ansia è sicuramente la pratica Yoga. La pratica è composta di tanti aspetti e di tanti strumenti che necessitano di una seria guida, ma uno strumento che è in zona “safe”, adatto a tutti, sono le asana, ovvero le posizioni yoga.

Le posizioni yoga sono fondamentali per gestire l’ansia, perché sbloccano non solo il corpo, ma anche il respiro. Più il corpo si libera, rilassando e tonificando il sistema nervoso, più il respiro sarà ampio e profondo, e questo permetterà il salto di qualità nel respiro consapevole, che come abbiamo visto, impatta direttamente la mente e il mondo emotivo.

Sulla meditazione io rimango sempre molto cauta. Meditare è un’ottima cosa, ma non è uno strumento “terapeutico”, come lo possono essere altri strumenti dello yoga.

A maggior ragione se si soffre di ansia, ovvero se la mente è in deficit o in eccesso di energia psichica, meditare sarebbe come gettare benzina sul fuoco. Può solo peggiorare la situazione.

Solo quando, magari anche dopo anni di pratica Yoga con asana e pranayama, la mente si sarà ripulita ed equilibrata, allora la meditazione può diventare uno strumento potentissimo di crescita e armonia.



Benefici dello yoga sull’ansia
Una delle cose che fa più paura di un attacco di ansia è la perdita di controllo. Tanti grandi maestri ci hanno ricordato nel tempo un concetto fondamentale, che non si può mai controllare ciò che accade fuori, ma che invece è sempre possibile controllare quello che accade dentro.

Questa consapevolezza è un antidoto alla paura di per sé, ma sicuramente, quando si parla di ansia, il respiro consapevole è quello strumento immediatamente disponibile dentro di sé, che permette la gestione dell’attacco di ansia o panico.

Il respiro consapevole permette di fare una cosa importantissima: sposta l’attenzione della mente presa da immagini mentali fuorvianti, e la riporta vigile sul fatto che si è vivi, che si sta sui propri piedi, e che si sta respirando.

Il respiro consapevole armonizza inoltre il mondo emotivo, permette di vivere, di attraversare l’emozione che si sta vivendo senza paura. Spesso l’agitazione si nutre di emozioni che sono state bloccate, non viste, o rifiutate.

Infine, le posture dello yoga, le asana aiutano a liberare corpo e respiro, e aiutano a ridurre drasticamente quelle sensazioni di soffocamento, di costrizione, di panico che accompagnano chi non respira correttamente.

Le posture yoga rieducano ad un buon respiro che tiene giovani e funzionanti tutti i sistemi del corpo, e tutte le funzioni vitali che richiedono il continuo interscambio ossigeno – anidride carbonica.



Yoga e ansia: come lo yoga aiuta a superare i disturbi dell’ansia
Lo yoga è un aiuto grandissimo per gestire i disturbi dell’ansia. La maggior parte dei sintomi riguardano tachicardie, senso di svenimento, sudorazioni eccessive, mal di stomaco, mal di testa, tremori incontrollati etc.

Questi sintomi, sono sintomi “normali” che la Natura ci ha donato per affrontare un sentimento di attacco. Magari non abbiamo più davanti l’orso che ci attacca, ma c’è il capo, un famigliare, una situazione dove non ci si sente al sicuro, e il cervello antico si attiva dicendo: “attenzione, sei sotto attacco”, ergo i sintomi.

Lo Yoga e il respiro consapevole permettono di agire innanzitutto a questo livello, riportano ad uno stato ordinario di calma e lucidità. Rispondono all’allerta del cervello antico e lo rassicurano con la consapevolezza.

Dove c’è consapevolezza, non può esistere l’agitazione.



Come eliminare l’ansia con lo yoga?
Per eliminare definitivamente attacchi d’ansia con la pratica dello yoga, occorre capire ed agire dove l’inquietudine si origina e dove si scarica, ovvero nella mente e nell’energia.

La forza dello Yoga è che mentre si lavora sul corpo, anche mentre si sta praticando la sequenza più dinamica che esiste, come lo può essere il Saluto al Sole, Surya Namaskara, l’effetto sarà sempre anche energetico e psichico.

Ovvero, si tonificano sicuramente muscoli ed articolazioni con la pratica, ma contemporaneamente il respiro più libero permette di accumulare più energia vitale, che va a toccare i punti bui e i deficit energetici nella mente, per illuminarli di consapevolezza e nuova energia.

Così gli attacchi d’ansietà(e qualsiasi altro disturbo di origine psichica) perde forza, e inizia un processo di purificazione che gradualmente la rimuove definitivamente dalla mente.



Combattere gli stati ansiosi e gli attacchi di panico con lo Yoga
Quando si ha a che fare con stati ansiosi, il problema di fondo è la serenità e la mancanza di naturalezza che vengono a mancare durante le giornate. Si iniziano a vivere le giornate in funzione dell’ansia, come se tutto questo fosse la norma.

Si iniziano a prendere ritmi, frequentare persone ed ambienti che ci sembra ci tengano in qualche modo “al sicuro”, ma così facendo si perde di vista completamente la vita e le sue innumerevoli possibilità ed occasioni.

Lo Yoga permette di riprendersi in mano la propria vita, e la propria crescita, il proprio potenziale, proprio perché da prima di tutto la forza e gli strumenti di gestire lo stato ansioso. Poi strumenti per ridurlo, fino a vederlo scomparire dalla propria vita.

E quando ci si vede oltre lo stato ansioso, allora davvero si può tutto, e la vita quotidiana diventa una vera e propria rinascita.



Perché gli esercizi di yoga per il rilassamento mentale sono un antidoto ansia
Lo Yoga agisce sempre su tre livelli contemporaneamente, che sono legati indissolubilmente. Corpo, respiro e mente.

Così come l’ansia che esiste come immagine nella mente blocca il respiro e rende rigido il corpo, per lo stesso processo inverso, le posizioni yoga, le asana, che liberano il corpo dalle tensioni e dai disturbi legati allo stress, permettono alla respirazione di diventare più ampia, e alla mente di calmarsi.

Il processo di comunicazione è sempre sui tre livelli corpo-respiro-mente, la scelta è decidere consapevolmente quale input dare al corpo e alla mente.



Esercizi Yoga per l’Ansia: 9 Posture per Gestirla al meglio
Shashankasana (posizione della luna o della lepre), ha un immediato effetto calmante e rinfrescante. Allevia velocemente la pressione sui dischi intervertebrali, dove scorrono importanti connessioni nervose.

Bhujangasana (posizione del cobra): migliora e approfondisce la respirazione, oltre a stimolare la flessibilità della colonna vertebrale.

Adho Mukha Svanasana (posizione del cane a testa in giù): aiuta a liberare i pesi di testa, spalle e cervicali, oltre a migliorare la circolazione, e a rinforzare nervi e muscoli in tutto il corpo.

Surya Namaskara (sequenza del saluto al Sole): è una sequenza che riporta equilibrio e ordine ovunque: energizza se manca energia, e calma se ce ne è troppa.

Trikonasana in torsione (posizione del triangolo in torsione): stimola il sistema nervoso e allevia la depressione nervosa, aiutando a combattere l’ansia.

Viparita Karani asana (posizione capovolta semplice): stimolo diretto della tiroide; equilibra sistema circolatorio, respiratorio, digestivo, riproduttivo, nervoso ed endocrino. Allevia stress mentali ed emozionali.

Ardha Matsyendrasana (posizione di mezza torsione della colonna vertebrale): regola la secrezione delle ghiandole surrenali, allevia gli spasmi e le rigidità del corpo.

Shalabhasana (posizione della locusta): stimola la concentrazione, utile per rilasciare tensioni nell’area pelvica.

Paschimottanasana (posizione di allungamento del dorso): equilibra il sistema nervoso e stimola il respiro addominale. Riduce lo stress.


Yoga e Ansia: altri esercizi yoga per combattere l’ansia
Virabhadrasana 1 (la posizione del guerriero 1)

Balasana (la posizione del bambino)

Uttanasana (piegamento in avanti)

Savasana (la posizione del cadavere)

Marjariasana (la posizione del gatto)



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