Londra, Parigi e Napoli quando l’Arte crea ricchezza
Danilo Gigante Presidente di International Broker Art: “in questo tempo di cambiamento abbiamo il dovere di impegnarci a capire dove andiamo, dove muove la nostra società, la nostra storia. Oggi più di ieri chi lavora nell’Arte lavora per l’Arte nel mercato delle Idee e una Mostra non può generare solo economia ma deve seminare nuove idee e raccogliere nuovi frutti.”
Ha fatto molto parlare di sé la mostra di Pompei a Londra lo scorso anno,oltre 300.000 visitatori, un successo globale incoraggiato pure dal fatto che moltissimi pezzi non erano mai stati visti neanche in Italia e il British Museum ha realizzato un film. Un caso di marketing del territorio da manuale che avrà senza dubbio inciso a incoraggiare verso una storica decisione la Deputazione della Cappella del Tesoro di San Gennaro, unica legittima custode del celebratissimo tesoro napoletano a muovere almeno una piccola parte seppur preziosissima a Roma; e in queste settimane a Parigi dove si registrano numeri straordinari: oltre 3700 persone al giorno di media. E chi le ha viste mai a Via Duomo?
Urge una riflessione per l’intero mondo della promozione culturale nel nostro Paese. Soprattutto se arricchiamo l’analisi per il successo popolare e internazionale che sta avendo la Mostra Vetrine dedicata a Andy Warhol curata da Achille Bonito Oliva e organizzata da Spirale d’Idee di Massimo Ferrarotti in partership con Electronic Art Cafè il cenacolo presieduto da Umberto Scrocca e consolidato in questi mesi da Danilo Gigante presidente di International Broker Art che proprio con Ferrarotti sta determinando una serie di supporti finanziari al mondo delle mostre culturali. Napoli ha fame di eventi internazionali. La gente risponde con migliaia di presenze. In un periodo dell’anno dove in Campania arrivano anche turisti da tutto il mondo. Certo si potrà fare di più se si accetta l’idea che il turismo porta economia sul territorio. Ma intanto la mostra Warhol a Napoli determina pure un nuovo slancio di entusiasmo e attivismo perché non è catapultata dall’alto: il merito di Ferrarotti Gigante e Scrocca e quello di aver reso forte e tangibile il rapporto tra Warhol e la città, se si vuole in chiave davvero pop. Alla portata di tutti popolare.
E cosi alla ragione dei numeri si associa pure un altro fenomeno che non deve lasciarci indifferente e che ci spiega con una battuta Danilo Gigante Presidente di International Broker Art: “in questo tempo di crisi, che preferisco definire di cambiamento abbiamo il dovere di impegnarci a capire dove andiamo, dove muove la nostra società, la nostra storia. Per farlo abbiamo bisogno di cross fertilization, di incroci culturali, di confronti continui capaci di darci idee. Oggi più di ieri chi lavora nell’Arte lavora per l’Arte nel mercato delle Idee e una Mostra non può generare solo economia ma deve seminare nuove idee e raccogliere nuovi frutti”.
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