SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Mario Melazzini intervistato da “La Verità”

08/03/22

Mario Melazzini afferma di non gradire molto parlare tanto per fare “l’opinionista” e critica le troppe persone, non titolate, che durante la pandemia hanno alimentato paure e false speranze

FotoIl quotidiano “La Verità” ha intervistato Mario Melazzini, medico, ricercatore e AD di ICS Maugeri S.p.A., il quale, dopo aver chiarito la sua posizione contraria sull’eccessiva esposizione mediatica che ha contraddistinto il periodo della pandemia, ha espresso il proprio pensiero sull’obbligo vaccinale e sulle terapie.

Obbligo vaccinale: l’opinione di Mario Melazzini

Dall’8 gennaio 2022, in Italia gli over 50 hanno l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid-19. Oltre loro, anche chi lavora nella sanità, chi opera nelle scuole e nelle università, le forze armate, le forze dell’ordine e quelle addette al soccorso pubblico devono farlo per accedere ai luoghi di lavoro. Secondo Mario Melazzini, l’obbligo vaccinale si sarebbe dovuto estendere a tutti “già dopo l’estate”, perlomeno “per le categorie che per motivi professionali hanno contatti con il pubblico”. Pure “i bambini devono essere vaccinati”, dal momento in cui “possono essere potenzialmente vettori”. E questo, l’AD di ICS Maugeri S.p.A., lo afferma non solo “da medico, esperto di sanità pubblica e da cultore della materia, ma anche da genitore, e da nonno”. Inutile però “demonizzarli”, in quanto non rappresentano loro il problema principale. Bisognerebbe piuttosto far comprendere a chi non è convinto dell’efficacia del vaccino che “l’obiettivo prioritario è sì evitare la contagiosità, ma anche la prevenzione di manifestazioni cliniche ed effetti severi. E questo è avvenuto”.

Mario Melazzini: il punto sulle terapie

Mentre la campagna vaccinale prosegue, c’è una domanda che si stanno ponendo in tanti: a che punto sono le terapie? Siamo vicini o meno all’avere la possibilità, oltre che di prevenire, di curare il Covid-19? Mario Melazzini, in quanto membro del management board dell’Ema, ha saputo finalmente dire qualcosa in più. Da quanto riporta l’AD di ICS Maugeri S.p.A., “l’antivirale orale della Merck da poco approvato, se preso entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi riduce l’ospedalizzazione del 30%. A breve arriverà anche quello di Pfizer, con risultati ottimi: -90% di ospedalizzazione. Anche il remdesivir è stato recentemente autorizzato dall’Agenzia europea del farmaco: per i soggetti non in ossigenoterapia ad alto rischio il farmaco può essere utilizzato fino a 7 giorni dai sintomi. Il trattamento, per via endovenosa, dura 3 giorni”. In quanto alle monoclonali, non tutti gli anticorpi monoclonali sembrerebbero efficaci contro Omicron. Una ricerca condotta sull’anticorpo monoclonale bebtelovimab, sviluppato da Abcellera e Ely Lilly, parrebbe però evidenziare che questi sia capace di neutralizzare sia Omicron che le altre varianti.



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