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Comunicato Stampa

Meteo a media scadenza, possibili "sorprese" da metà ottobre

10/10/16

Dall'analisi delle ultimissime elaborazioni numeriche emergono alcune interessanti novità sulla possibile evoluzione meteo dei prossimi giorni

FotoDomanda: possono i cicloni tropicali che nascono sui Caraibi venire ad influenzare, seppur indirettamente, anche il tempo di casa nostra. La risposta è si.

Osserviamo allora la carta proposta nella figura in alto (click per aprirla e vederla completa): si tratta di una mappa che rappresenta la possibile distribuzione delle figure atmosferiche in quota (500hPa, circa 5.500 metri), prevista per la giornata di lunedì 10 ottobre. La scala graduata a colori indica quanto affidabile sia lo scenario: valori bassi evidenziano aree con buona predicibilità, valori alti aree con bassa predicibilità. Ebbene, come potete notare, in Atlantico compare una saccatura, il cui vertice di bassa pressione, pur a sole 24 ore di distanza, si pone in una posizione estremamente incerta. Come mai?

Sapendo che le correnti guida provengono da ovest e quindi fuoriescono per così dire, dal nord America, si può andare a monte e allora si noterà che quel che rimane dell’ormai ex ciclone tropicale Matthew, in procinto di diventare una “semplice” depressione extratropicale, andrà a forzare il normale andamento delle correnti alle medie e alte latitudini atlantiche. Considerato il processo di trasformazione di quest’ultimo da tropicale ad extratropicale, la sua evoluzione risulta incerta ed espone tutta la circolazione a valle, ovvero proprio quella atlantica in direzione dell’Europa, ad un margine di errore crescente in maniera esponenziale.

Tutto questo per dire che quel nocciolo depressionario alla deriva dell’Atlantico, potrebbe affondare verso l’Europa occidentale nella seconda parte della prossima settimana e dare il via sull’Italia ad un ribaltone meteo, dove il nord e il centro risulterebbero con maggior probabilità sottoposte a condizioni di forte maltempo, e il sud invece interessato da un sensibile rialzo delle temperature per venti meridionali. L’anticiclone scandinavo, da parte sua rimarrà a guardare, spostando solo la sua radice verso l’Europa orientale dove occorrerà accertarsi se sarà in grado di generare pericolose situazioni di blocco.

Ora, facciamo il solito nodo al fazzoletto e riproponiamoci di seguire passo passo questa interessante evoluzione, in modo tale da capire quali sorprese ci riserverà il tempo intorno alla metà del mese.

Luca Angelini



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