Micoterapia per gli animali
Gli approfonditi studi che vengono condotti in tutto il mondo, in particolare Giappone, Germania, Usa, Cina hanno evidenziato il fondamentale ruolo che i funghi medicinali hanno per la medicina e questa branca della fitoterapia ha ormai una suo ben definito ambito di applicazioni che vanno dalla modulazione del sistema immunitario all’azione prebiotica e antiossidante, dalla protezione dell’apparato cardiovascolare al controllo del diabete e all'attività antitumorale.
Molti fattori influiscono sullo sviluppo dei tumori nel cane e nel gatto e non sempre sono presi seriamente in considerazione tra questi vi sono:
– gli effetti da sostanze tossiche presenti nell’ambiente
– gli additivi contenuti negli alimenti
– il sovraccarico degli organi emuntori
– lo squilibrio delle funzioni immunitarie
– lo stress
– conflitti psichici.
Le conseguenze dell’inquinamento ambientale, l’utilizzo di pesticidi così come di additivi nell’industria alimentare, non devono essere sottovalutate. Il problema, infatti, sta nel quotidiano, anche se solo in piccole quantità, assunzione di sostanze nocive attraverso l’alimentazione, l’acqua che beviamo e l’aria che si respira. Tali sostanze, col tempo sovraccaricano gli organi emuntori: fegato, stomaco e intestino, reni, sistema linfatico e polmoni. Questo crea nell’organismo un ambiente favorevole allo sviluppo di una forma tumorale in grado di progredire grazie anche al derivante squilibrio del sistema immunitario che non riconosce e distrugge in tempo le cellule cancerogene.
Non solo inizialmente bensì anche durante la malattia, le tossine svolgono un ruolo fondamentale. La malattia stessa così come i tratta menti di radio o chemioterapia determinano la formazione di sostanze tossiche che affaticano gli organi adibiti ai processi di detossificazione, in particolare fegato e reni, con peggioramento della funzionalità e ristagno delle tossine. Il tutto va ad alterare il funzionamento del sistema immunitario. Contro questo surplus di scorie e tossine l’organismo reagisce con un esaurimento psico-fisico che influisce negativamente sullo stato di salute generale.
Se la capacità rigenerativa psico-fisica è limitata e l’organismo non è più in grado di adattarsi a situazioni stressanti, si creano le condizioni predisponenti allo sviluppo di patologie croniche, che a loro volta contribuiscono al mantenimento dello squilibrio immunologico.
Fattori negativi come stress, infiammazioni croniche, allergie e tumori determinano uno spostamento dell’attività del sistema immunitario verso la risposta umorale (produzione di anticorpi e stimolo infiammatorio).
La risposta umorale, definita TH1, e quella cellulo-mediata, definita TH2, in condizioni di equilibrio dovrebbero lavorare 12 ore l’una e 12 ore l’altra. Se permane lo stimolo per una risposta TH2, la risposta TH1 viene automaticamente inibita per cui l’organismo perde la capacità di difendersi da virus e cellule tumorali.
L’eccesso di vaccinazioni e terapie prolungate con cortisone provocano uno sbilanciamento della risposta verso TH2 con riduzione della sorveglianza immunitaria TH1 Il ripristino di un equilibrio tra risposta immunitaria umorale e cellulo-mediata è quindi assolutamente necessario per consentire all’organismo di poter funzionare sia contro i microrganismi che contro le cellule tumorali.
La diagnosi tumorale rappresenta un forte peso psicologico per i proprietari degli animali colpiti da questa patologia, malattia che spesso in maniera affrettata ricorrono a chemioterapie spesso troppo tossiche per il paziente con compromissione nel tempo delle difese immunitarie con recidive ben più aggressive spesso mortali.
Le sostanze adattogene effettuano un ottimo lavoro nel ripristino dell’equilibrio immunologico. Il termine adattogeno è stato concepito dal medico russo NV Lazarev, intendendo tutte quelle sostanze che provvedono al sostentamento e mantenimento di un buon stato di salute e resistenza fisica, anche in situazioni di stress psico-fisico fino nella vecchiaia. Nella sua definizione, un adattogeno deve avere le seguenti caratteristiche:
– Non deve dare all’organismo alcuno stress organico supplementare
– Deve consentire un migliore adattamento organico all’ inquinamento ambientale (l’assunzione di funghi terapeutici sostiene le funzioni fisiologiche dei sistemi nervoso, endocrino ed immunitario, da cui partono principalmente i meccanismi di adattamento)
– Devono avere un effetto immunomodulante per prevenire sia una reazione eccessiva del sistema immunitario.
Questa azione adattogena è stata dimostrata sul fungo Maitake: in condizioni di polarizzazione TH2, l’assunzione di Maitake ripristina l’equilibrio spostandolo verso TH1. L’azione adattogena avviene grazie alla presenza di polisaccaridi in esso contenuti. Questo porta alla conclusione che anche altri funghi siano in grado di ripristinare l’equilibrio tra cellule TH1 e TH2, grazie al notevole contenuto di polisaccaridi, che svolgono questa modulazione in sinergia con tutte le altre sostanze bioattive contenute dal fungo nella forma naturale. I beta-glucani sono polisaccaridi a catena lunga, contenuti in concentrazioni variabili in tutti i funghi che a seconda del tipo, si presentano in varie strutture chimiche con efficacia sul sistema immunitario che aumenta a seconda della complessità strutturale, la quale varia, quindi, anche a seconda del fungo.
Ai polisaccaridi isolati dai diversi funghi sono stati dati nomi specifici, ad esempio lo Shiitake, il Coriolus e il Maitake. I Beta-Glucani agiscono a vari livelli si direttamente che indirettamente sul sistema immunitario: attivazione dei monociti/macrofagi, produzione di specifiche citochine, proliferazione e attivazione delle cellule NK, stimolazione di linfociti B e T. L’aumentata produzione di citochine, specifiche a seconda dello squilibrio in atto, fa partire specifici meccanismi di regolazione.
Tra i funghi contenenti grandi quantità di polisaccaridi complessi vi è l’Agaricus Blazei Murrill (ABM), l’assorbimento del quale è migliorato dalla vitamina C.
L’ABM viene utilizzato per la regolazione del sistema immunitario in patologie tumorali, per stimolare la rigenerazione del midollo osseo e di conseguenza, l’emopoiesi che può essere pregiudicata da trattamenti radio e chemioterapici, risolvendo situazioni di anemia e di immunodepressione. Inoltre con l’aiuto dell’ABM possono essere controllate situazioni di epatomegalia, caratteristiche di leucemie e linfomi.
Anche il fungo Maitake svolge una importante azione sul sistema immunitario, in particolar modo quando è colpita la struttura ossea. Questo fungo ha la capacità di rinforzare il tessuto osseo, caratteristica che lo rende molto utile a prevenire e ridurre il dolore di metastasi ossee.
Nei casi di tumori cerebrali è preferibile l’impiego del Maitake all’ABM. Le sostanze utilizzate nella chemioterapia non danneggiano solo le cellule tumorali, ma anche i tessuti sani, in particolar modo quelli costituiti da cellule in attiva replicazione, come per esempio la cute, le mucose e il midollo osseo.
Alterazioni dell’emopoiesi (ridotta sintesi di globuli rossi e bianchi), stanchezza, nausea, vomito, perdita di pelo o danni alle mucose possono essere effetti collaterali di tali terapie. L’utilizzo dei funghi a scopo terapeutico permettono di tenere sotto controllo la tossicità di tali terapie salvaguardando e rinforzando i tessuti sani.
Il fungo Reishi (Ganoderma lucidum tonifica e protegge il fegato agevolando l’eliminazione dal nostro organismo delle tossine in eccesso, con conseguente riduzione dei danni. Il Reishi insieme all’ABM è molto efficace nel ripristinare una corretta emopoiesi. Il Reishi supporta l’eritropoiesi, riducendo la sintomatologia legata all’anemia ossia una scarsa ossigenazione sanguigna e conseguente stanchezza fisica. Questo fungo viene utilizzato sopratutto nei tumori che colpiscono il fegato o il tessuto polmonare.
Il fungo Coriolus (Trametes versicolor) viene invece impiegato prima o durante una radioterapia. Le conseguenze negative delle radiazioni sull’emopoiesi e sulle mucose possono essere ridotte anche in fase preventiva (uso profilattico). Singoli studi dimostrano l’efficacia del Coriolus verso i tumori caratterizzati da componente ormonale come carcinomi mammari e prostatici.
In presenza di metastasi è consigliabile l’impiego del fungo Polyporus. Il sistema linfatico trasporta molto sostanze tossiche dai tessuti organici ai vasi sanguigni per poterle eliminare attraverso fegato e reni ed ha inoltre un ruolo importante nel nostro organismo, tant'è vero che un suo blocco genera un sovraccarico di scorie che vanno ad incidere sul funzionamento del sistema immunitario.
Appunto per questo, nelle malattie tumorali è fondamentale che vi sia una buona funzionalità del sistema linfatico soprattutto in caso di linfoadenectomie (asportazione del linfonodo) che possono condurre a blocchi e edemi. Nel quadro di una terapia globale, queste situazioni potrebbero essere risolte con l’utilizzo di Polyporus.
Spesso, anche il sovraccarico del tratto intestinale può creare dei problemi, perché la mucosa intestinale ha un ruolo rilevante sulla stabilizzazione, regolazione e sviluppo del sistema immunitario: le placche di Peyer in esso contenute sono importanti per le difese immunitarie, che si diffondono in tutto il corpo attraverso la circolazione sanguigna.
Dato che i funghi possono assorbire le sostanze nocive dal terreno, non dovrebbero essere utilizzati quelli raccolti in natura bensì preferibilmente quelli di origine biologica.
La polvere derivata dal solo micelio dovrebbe essere evitata per il contenuto di oltre il 50% di farina perché a questa mancano determinate sostanze presenti solo nelle lamelle del fungo.
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