MisterNo di Cesare Lanza 22/03/2010
Papini, un Lupo Sentimentale. Churchill Intimo. Getaway, Steve Mcqueen. E' Complicato, Meryl Streep
PAPINI, UN LUPO SENTIMENTALE
Ho inviato a un amico, collezionista dei libri di Giovanni Papini, "Maschilità", credo abbastanza raro, una raccolta di articoli dello scrittore toscano. A pagina 53, leggo che Papini si definisce "un lupo sentimentale". E' una definizione stupenda, mi ci riconosco: lo sono anch'io, un lupo sentimentale, un po' per istinto e carattere, un po' per necessità e indulgenza. Se mi guardo intorno, vedo che tanti amici meriterebbero questa definizione, quasi quasi fondo un club e li iscrivo, di autorità. "Un lupo sentimentale": sarebbe anche un bel titolo per un libro, per un racconto o per un romanzo.
CHURCHILL INTIMO
A un altro amico, che vive un momento di difficoltà mi auguro rimediabile, ho regalato una chicca editoriale trovata in un mercatino: "Churchill intimo", scritto dalla sua segretaria e pubblicato a Roma subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. A dispetto del titolo, non ci sono rivelazioni scabrose. Ma il libro è interessante perchè il grand'uomo, visto da vicino, è raccontato in modo minimalista in maniera persuasiva. Io sono rimasto colpito dalla puntigliosità maniacale con cui Churchill sbrigava la corrispondenza e dalla capricciosità umorale della moglie. Spero che il mio amico, un grande e ironico giornalista, trovi qualche spunto, o pretesto, per scrivere.
GETAWAY, STEVE MCQUEEN
Ho rivisto questo film - che nella memoria mi era rimasto più bello di quanto non mi sia apparso in questa seconda visione, la bellezza di trentotto anni dopo, è del 1972 - e ho ammirato ancora una volta Steve McQueen, un attore straordinario, amatissimo, stroncato purtroppo da un male incurabile in giovane età. Mia moglie dice che è l'altra faccia della medaglia di Nicolas Cage: tutti e due avrebbero, secondo lei, una sola espressione. Nicolas, noiosissima e poco coinvolgente. Steve, brillante e vitale. Penso che per McQueen la definizione sia un po' riduttiva, ma qualcosa di vero c'è. Al suo fianco, la bella e brava Ali MacGraw. Sicuramente il film, tratto da un romanzo di Jim Thompson, è assai più avvincente del rifacimento fatto nel '94 con Alec Baldwin e Kim Basinger. Pino Farinotti scrive che nel primo c'è una esplosione di bellezza, violenza e vitalità. La spiegazione c'è: il primo film è diretto da Sam Peckinpah ("Il mucchio selvaggio"...).
E' COMPLICATO, MERYL STREEP
Sapevo - lo hanno scritto tanti critici - che la Streep non fa che ridere, nel suo ultimo film, "E' complicato". Eppure mi è piaciuta lei e mi è piaciuta la storia, un divertissement lieve, scacciapensieri, con una buona sceneggiatura e un bravo regista. Peccato che il ruolo principale maschile è sostenuto da un mammozzone di cui non ricordo il nome. Se a fianco della bravissima Meryl ci fosse stato un vero leader (diciamo Jack Nicholson?), il livello si sarebbe alzato di parecchio. Ho anche notato che il pubblico si scompisciava dalle risate di fronte a battute un po' vecchie, facili, scontate, prevedibili. Voglia di ridere a prescindere o età media molto senile?
cesare@lamescolanza.com
22 Marzo 2010
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