SPETTACOLO
Comunicato Stampa

"Moby Dick alla prova" di Orson Welles al Teatro Ebe Stignani di Imola

Uno spettacolo di Elio De Capitani, coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, dal 23 al 26 Febbraio 2023.

Foto"Moby Dick alla prova" di Orson Welles al Teatro Ebe Stignani di Imola
Uno spettacolo di Elio De Capitani, coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

Versione media immagineElio De Capitani e la Compagnia dell'Elfo affrontano una grande ed importante sfida, portando per la prima volta in Italia un testo teatrale scritto, diretto e interpretato negli anni '50 da Orson Welles, che lo aveva ostinatamente voluto, sfidando quanto, alcuni anni prima, aveva scritto Charles Olson (Call me Ishmael, New York, 1947):

«Ovviamente Moby Dick è un romanzo e non un testo teatrale.
Contiene creazioni impossibili da riprodurre su qualsiasi palcoscenico:
una nave, il Pequod, le balene, il Leviatano, il vasto oceano.»

Il "miracolo", in fondo, nasce dal confronto con Shakespeare e Re Lear, infatti:

"Partendo da Shakespeare, come Amleto si fonda sull’ossimoro e Macbeth sull’antitesi, così Re Lear si fonda sulla metafora: la tempesta è l’elemento che domina tutta la parte centrale dell’opera, concretizzazione in natura dei folli tumulti interiori del re, mentre il Fool che lo accompagna è la «figurazione concreta, metafora incarnata, della coscienza (e consapevolezza) di Lear»1.
Non poteva esserci opera shakespereana più presente in Moby Dick, se si tiene conto di quanto il romanzo di Melville faccia perno su questa stessa figura retorica.

I parallelismi tra le due opere sono infatti evidenti: la balena bianca gioca lo stesso ruolo della tempesta, rappresentando allo stesso tempo la cieca follia omicida di Achab e la rabbia di una Natura resa schiava dall’ingratitudine umana". (Angela Marino, 2019).

Welles vinse la sfida, la prova. Alla stessa sfida il regista italiano ha lavorato nel corso dell’inverno del 2020/21 fino al debutto l’11 gennaio 2022 all’Elfo Puccini di Milano, con un notevolissimo successo.

Moby Dick alla prova: la prova è quella di portare in teatro l’oceanico romanzo di Herman Melville gettando un ponte tra la tragedia di Re Lear e Moby-Dick: l’ostinazione del re (che la vita infine redimerà) si rispecchia in quella irredimibile, fino all’ultimo istante, dell’oscuro e tormentato capitano del Pequod. Entrambi accomunati dalla stessa follia.

"Il 16 giugno 1955, al Duke of York's Theatre di Londra, Welles va in scena per lottare personalmente con le sue balene bianche: Melville, il palco vuoto e la sala piena di spettatori. Al pubblico non dà né mare, né balene, né navi. Dà una compagnia di attori, se stesso in tre ruoli, Achab compreso, e il suo testo, su cui aveva lavorato per mesi, nel quale intreccia il capolavoro di Melville con il Lear. E ora tocca a noi, che una balena in più abbiamo da inseguire: oltre Melville, al palco vuoto e alla sala piena di spettatori, c'è lui, c'è Orson Welles, la balena nera con cappello e sigaro. La sfida è interessante, la squadra è pronta, con i più bei compagni di recenti e antiche avventure teatrali a caccia insieme dei fantasmi di Melville, di Welles e del nostro tempo di guerre, di virus, di solitudini, di folle e di follie, dove anche uomini miti e ragionevoli come Starbuck si fanno trascinare dalla mistica del capo alla carneficina finale" (Elio De Capitani).

La produzione di questo spettacolovede associati il Teatro dell’Elfo e il Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale.

In scena, accanto a De Capitani (che interpreta Achab, padre Mapple, Lear e l’impresario teatrale), Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa: complessivamente tre generazioni di interpreti con un unico spirito artistico.

Tradotto per l’Elfo dalla poetessa Cristina Viti, il copione di Welles restituisce ora con forza d’immagini la prosa del romanzo.

La musica dal vivo di Mario Arcari e i canti diretti da Francesca Breschi, rielaborazioni degli sea shanties, i canti marinareschi, canti di lavoro che erano un tempo comunemente usati per accompagnare il lavoro a bordo dei grandi velieri mercantili, riempiono la scena: un musical povero ed originale vissuto in uno spazio dominato da un fondale enorme che evoca l’immensità del mare e la presenza incombente del capodoglio.

In questo spazio terribile ma bellissimo ci troviamo tutti, perchè anche noi, come ha detto Elio all'inizio, viviamo quel testo.

Lo spettacolo è dedicato alla memoria di Gigi Dall'Aglio, attore, regista, maieuta, grande amico e compagno d'arte di Elio De Capitani.

Teatro E. Stignani, Imola, dal 23 al 26 Febbraio 2023:
Moby Dick alla prova di Orson Welles
adattato – prevalentemente in versi sciolti – dal romanzo di Herman Melville
traduzione Cristina Viti
uno spettacolo di Elio De Capitani
costumi Ferdinando Bruni
musiche dal vivo Mario Arcari, direzione del coro Francesca Breschi
maschere Marco Bonadei, luci Michele Ceglia, suono Gianfranco Turco

con Elio De Capitani
e Cristina Crippa, Angelo Di Genio, Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa, Mario Arcari

una coproduzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale

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