ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Mostra evento alla Libera Accademia di Belle Arti di Firenze

25/06/13

In esposizione i lavori dei ragazzi del primo anno di corso di pittura ed interior design

Tu ne quaesieris scire nefas quem mihi quem tibi finem di dederint Leuconoe - tu non chiedere non è lecito sapere quale fine hanno riservato a noi gli dei Leuconoe”. Così scriveva Orazio nella sua ode più famosa Carpe Diem ovvero “cogli l’attimo”, e questo è il primo pensiero che ho avuto visionando l’esposizione di arte contemporanea che si è tenuta presso la sede della LABA Libera Accademia di Belle Arti di Firenze.
“Sosta”, questo il titolo della mostra, che ha visto coinvolti i lavori di 12 valenti artisti del primo anno di corso di pittura ed interior design e curata dai docenti Massimo Innocenti, Angelo Minisci e Paolo Barboni.
Un solo giorno di mostra, nel quale ognuno ha potuto prendere qualcosa, portare con se profonde ed intense emozioni, cogliere quell’attimo di felicità, ed assaporare il tempo scandito dalla bellezza eterna dell’arte.
In esposizione le creazioni di Erica Borghini, Giulia Favilla, Maria M. Gorther, Chiara Giari, Kristine Gurspone, Chloe B. Harris, Marco Pioppi, Ilaria Storai e Laura Zanotti.
Lavori ed installazioni di grande valore artistico e concettuale che per un giorno hanno trasformato le aule dell’Accademia in un bel museo di arte contemporanea.
Grande il lavoro dei docenti che sicuramente stanno dando vita a progetti importanti, ma in modo particolare stanno formando giovani talenti che saranno i maestri di domani.
“Siamo orgogliosi – afferma Massimo Innocenti – dei lavori dei nostri allievi, si sono impegnati tantissimo durante l’anno ed hanno capito che solo con immensi sacrifici si può arrivare al successo. Sono profondamente convinto che nelle accademie si deve tornare ad insegnare i capisaldi dell’arte ed in modo particolare il disegno, sono troppi anni che il mondo dell’arte è invaso da millantatori ed immense brutture, è giunto il momento che la storia prenda un nuovo corso ovvero quello della qualità e dell’eccellenza”. E quale posto migliore per partire se non Firenze, dove ancora oggi milioni di turisti arrivano da tutte le parti del mondo per ammirare i capolavori di Giotto, Michelangelo, Raffaello, dove la bottega del Masaccio ha formato i più grandi talenti del cinquecento italiano. Ed il nuovo rinascimento ancora una volta parte dal capoluogo toscano, dove è tutto un fermento di idee, di mostre, di eventi per valorizzare l’arte contemporanea.
“Con il Florence Fashion Week – afferma Angelo Minisci – abbiamo già visto come la gente abbia voglia del nuovo, ma in modo particolare del bello, a noi docenti adesso il compito di formare giovani che sappiano mettere il loro talento a frutto dell’umanità”. Firenze torna al suo antico splendore, con quell’orgoglio e quella consapevolezza di grandezza che da sempre contraddistingue i suoi cittadini e che ancora una volta ha saputo con il Florence Fashion Week portare nel capoluogo toscano i più importanti rappresentanti dell’arte mondiale, sono sbarcati da New York, Berlino, Los Angeles, Shanghai, Singapore, Mosca, Kiev, ed è stato tutto un pullulare di idee e di eventi.
“Vogliamo con questo progetto in accademia – afferma Paolo Barboni – iniziare un diverso modo di proporre al pubblico i progetti e le esperienze degli studenti, confrontando idee e lavori, proiettandoli verso una possibile esperienza di vita artistica. In questo senso la mostra si presenta con tutte le caratteristiche di un evento, mirando a diventare un vero appuntamento ed incontro dell’arte contemporanea”
Durante l’inaugurazione si è tenuta la proiezione dei video di Giulia Dei ed il monologo teatrale di Sara Colzi interpretato da Lorenzo Baglioni.

Sonia Terzino
Ufficio Stampa

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