MyStory - la storia di tutti noi
Un convegno presso la Federico II di Napoli, Dipartimento di Scienze Politiche
E' dall'assassinio di Aldo Moro che la democrazia sociale ha avuto un notevole ed inesorabile tracollo, o per meglio dire, per non essere troppo catastrofici, un notevole arretramento.
Si dà generalmente, e anche un po' superficialmente, colpa al capitalismo ma in fondo il problema è tutto culturale, anzi è da riportare a quel certo 'egoismo' che aleggia indistintamente nel e tra il genere umano.
I popoli che hanno conquistato un certo benessere, forse giustamente, non vorrebbero perdere i propri vantaggi ma dispetto di quella parte dell'umanità che invece fa fatica a progredire, ad acquisire quegli elementi minimi di accesso ai diritti primari, come acqua, cibo disponibile, sicurezza ambientale e possibilità di sviluppo.
Si dice che il mondo progredito ha avuto accesso ai servizi essenziali, ai diritti primari e necessari, grazie allo sfruttamento delle risorse dei popoli più infelici.
In realtà molto è dipeso, e dipende ancora, dagli amministratori, al punto che oggi anche i popoli progrediti sono in grosse ed evidenti difficoltà sia nel lavoro che nell'assistenza sanitaria, e ancor più che nella difesa sociale, minacciati financo nella propria sicurezza.
Proprio per sollecitare il dialogo e lo sviluppo dei processi decisionali tra i propri studenti in rapporto con le realtà esterne sociali, soprattutto della migrazione, l'Università di Napoli Federico II ha organizzato un convegno dal titolo 'MyStory – esperienze positive di migranti e rifugiati' che si svolgerà a partire dalle ore 9,00 e fino alle 14.30 del 27 gennaio p.v. presso l'Aula Pessina del Dipartimento di Scienze Politiche, in Corso Umberto I - Napoli.
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