GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

È nata la Confraternita del Grasso, ma non pensate che siano solo intingoli e calorie!

09/03/20

Il piacere del cibo resta il focus centrale, ma obbiettivo della Confraternita sarà riscattare un elemento troppo spesso demonizzato. Il colpevole spesso è il nostro stile di vita: dal grasso quindi una strada morbida per una maggiore consapevolezza alimentare.

FotoVAS- Ha preso ufficialmente il via domenica 16 febbraio, a pochi giorni dal martedì più famoso del calendario - grasso pure lui - l’opera della neo nata Confraternita del Grasso, prima in Italia dedicata a questo elemento, esaltatore di sapori, presente dalle carni alla frutta, capace con le sue diverse forme di caratterizzare in maniera unica cucine diversissime. Protagonista di mille ricette che ci riportano all’infanzia, simbolo nei secoli di abbondanza e prosperità, oggi sempre più spesso frainteso e maltrattato. Da qui l’idea di creare un gruppo di lavoro per portare nuova consapevolezza sul tema: “Il fine della Confraternita del Grasso - spiega Andrea Riboni, titolare di Locanda Solagna, locanda Slow Food che ha ospitato il pranzo di fondazione della Confraternita - non sarà dare vita a banchetti luculliani in cui servire cibi affogati nell’unto fine a sè stesso. Al contrario, l’obiettivo è riportare consapevolezza sulla qualità. L’obiettivo è creare un gruppo dove appassionati di cucina, nutrizione, storia, cultura e lifestyle discutano e si confrontino sul tema. Partiremo dal territorio, ma abbiamo intenzione di aprire il confronto anche con le altre confraternite, con associazioni e istituti di formazione. Vogliamo dare spazio tanto al lato godereccio quanto a quello della ricerca e riflessione accademica.”
E così, mentre dalla cucina usciva l’entrée di benvenuto, i commensali si sono ritrovati immersi in un appassionato escursus sul tema che, partito da Aristotele, passando per Plinio, Boccaccio e la cucina Galenica è arrivato a Foscolo e Calvino, pizzicando l’attuale nutrita schiera di “gastrofighetti”, per poi reimmergersi gioviale nella cultura popolare e nella saggezza dei proverbi. A condurre il viaggio il professor Danilo Gasparini, docente -tra le altre cose- di Storia dell’agricoltura e dell’alimentazione all’Università di Padova, docente al Master di Ca’ Foscari in Cultura del cibo e del vino, ma forse noto ai più come consulente fisso a Geo & Geo (Rai 3) nella rubrica curata da Sveva Sagramola, dedicata alla storia alimentare e del cibo.

Dopo di che la parola è passata alle portate create dallo chef Raffaele Minute, in un delizioso susseguirsi di materie tipicamente legate all’idea di pesantezza, che hanno saputo invece stupire i commensali per la loro delicatezza. “Per questo primo appuntamento della Confraternita – ha spiegato Minute – ho voluto un menù capace di lasciare una sensazione assolutamente contrapposta alla tipica idea di pesantezza che la mente evoca quando sente la parola grasso. Ciascun piatto è stato pensato per trasmettere l’idea di equilibrio. Di delicatezza.” Insomma, parafrasando una famosa opera letteraria, si è sperimentata l’incredibile leggerezza del grasso. Lavorato con consapevolezza, utilizzato nelle giuste quantità. In questo senso anche l’intervento di Tatiana Dallo, Responsabile della produzione dello stabilimento Lattebusche, che si è complimentata con la cucina per come è stato valorizzato il loro Piave Riserva in uno dei primi serviti. “Sempre più spesso – ha commentato la Dallo- riceviamo messaggi da persone che si congratulano per la bontà dei nostri formaggi e, subito a margine, chiedono se siano prodotti anche nella versione senza grassi. Questo ci dà la misura di quanta opera di educazione e sensibilizzazione al cibo e al suo corretto utilizzo ci sia da fare. Per cui ben venga un progetto come quello di questa Confraternita”. A fare da spalla al menù di Minute i vini della cantina Nino Franco. Tra le etichette servite ha particolarmente stupito Faive, un rosé brut ottenuto dalla spumantizzazione di uve merlot e cabernet, un carattere gentile ma di spessore, che ha saputo reggere perfettamente la non semplice abbinata con un’anguilla di mare affumicata, servita con una gelatina di lime siciliano e cipolla rossa di Cannara.
Prossimo appuntamento ufficiale il 10 agosto in Locanda Solagna a Vas BL - info@locandasolagna.it

IL MENU DI FONDAZIONE
Cannolo al baccalà mantecato
Cervella di vitello fritte alle nocciole, crema di romanesco agrodolce.
Anguilla di mare affumicata, lime Siciliano e cipolla rossa di Cannara

Tagliatelle al farro monococco, burro montato al Piave riserva, pinoli tostati e castraure
Bottoni di pasta fresca ripieni di oca in onto e brodo di cappone

Baccalà in olio cottura, la sua maionese e crema di faraona
Pancia di vitello al tartufo nero, crostoli di patata al limone e broccolo di Creazzo

Biscotto alle grue di cacao, crema al caffè e semifreddo al mascarpone





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