ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

Nell'ambito delle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, a Reggio Calabria seconda serie di conversazioni culturali sul tema.

21/10/21

A Reggio Calabria le letture dantesche: il Circolo Culturale "L’Agorà" organizza un secondo ciclo di incontri sul Sommo Poeta, simbolo e icona della cultura italiana nel mondo e creatore della Divina Commedia, testo base della lingua italiana.

FotoIl 2021 è l'anno del settecentenario della morte di Dante Alighieri, avvenuta a Ravenna, suo luogo d’esilio, nella notte tra il 13 e il 14 settembre del 1321. Anche il Circolo Culturale “L’Agorà” di Reggio Calabria ha in programma di celebrare l’evento con una serie di incontri tra il mese di marzo e quello di settembre 2021, con una serie di conversazioni che coinvolgeranno studiosi, accademici di diversa provenienza che ricorderanno il Sommo poeta, autore della Divina Commedia, padre della lingua italiana, e simbolo dell’unità del nostro Paese.
Il sodalizio culturale reggino proprio nel mese di ottobre, darà inizia ad un secondo ciclo di incontri, dopo quelli del mese di marzo, con due nuovi appuntamenti dedicati a Dante Alighieri, la seconda serie di questo ideale viaggio attraverso il territorio nazionale. L’influenza culturale di Dante Alighieri consiste nella ricezione che la produzione poetica del Sommo Poeta ha vestito in Italia e nel resto del mondo nel corso dei secoli, andando incontro a periodi avvicendati di stima e di chiara malevolenza da parte dei critici e degli artisti italiani e stranieri. Fin dal XIV secolo, la Divina Commedia aveva avuto una vasta e favorevole ricezione da parte del pubblico, constatazione che si può ricavare dai vari codici conservati, tra i quali troviamo un’autografo di Giovanni Boccaccio. Conosciuta e apprezzata nel corso del ‘400, la produzione dantesca cominciò quindi a diffondersi anche in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania, conoscendo una popolarità che durerà fino agli anni ’30 e ’40 del ‘500, quando infine il letterato Pietro Bembo escluse Dante dai modelli d’imitazione letteraria. In seguito, con la Controriforma, Dante conobbe anche la censura ecclesiastica per via del trattato “filo-imperiale” De Monarchia, iscritto nell’Indice dei libri proibiti. Ignorato o addirittura disprezzato nel ‘700, Dante ritrovò il favore dei critici e del pubblico nella stagione romantica, per via della forte religiosità, delle immagini poetiche ricche di pathos sentimentale e, anche, del messaggio politico adottato dal Risorgimento. I prossimi due appuntamenti (22 e 29 ottobre) organizzati dal Circolo Culturale “L’Agorà” saranno un percorso storico-letterario che riguarderanno da vicino la città della pantera e ai suoi abitanti del tempo che nella Divina Commedia di Dante incontriamo all’Inferno e anche nel Purgatorio. Per tale occasione il sodalizio culturale reggino, presieduto da Gianni Aiello, si avvarrà della collaborazione del prof. Roberto Pizzi, storico da tempo impegnato a indagare sulle vicende di Lucca moderna che venerdì 22 ottobre, da remoto, relazionerà sul tema “Dante e Lucca”. Venerdì 29 ottobre sarà la volta della ricercatrice lucchese Elena Pierotti, presente in diversi incontri organizzati dal Circolo Culturale “L’Agorà”, che in questa occasione relazionerà su “Dante a Fosdinovo: Amicizie, amori, parentele”. Tenuto conto dei protocolli di sicurezza anti-contagio e dei risultati altalenanti della pandemia di COVID 19 e nel rispetto delle norme del DPCM del 24 ottobre 2020 la conversazione sarà disponibile, sulle varie piattaforme Social Network presenti nella rete, a far data dal 22 ottobre.



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