INTERNET
Comunicato Stampa

NGN e Net Neutrality

21/11/12

Il 17 ottobre 2012 a SMAU, ANFoV ha presentato i risultati dell’osservatorio “NGN e Net Neutrality”

Achille De Tommaso, Presidente ANFoV, ha introdotto l’osservatorio, evidenziando le problematiche di regolamentazione e politiche per la realizzazione di un “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete”.

Nino Catania, Direttore generale ANFoV, ha delineato lo scenario evidenziando che l’ANFoV ha dedicato al tema delle NGN, unitamente a quello della Net Neutrality, un’intensa attività di studi e di proposte.
Lo studio-proposta per l’istituzione di un Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per NGAN, è già stato acquisito dall’ADI (Agenda Digitale Italiana), era entrato come parte implicita di una previsione in una prima bozza di decreto (il famoso Digitalia) tuttora in procinto d’essere emanato, ed è stato anche acquisito dalla Direzione Reti e Servizi di Agcom.
La creazione di un Catasto delle infrastrutture di rete, per reti di accesso di nuova generazione, NGAN, mira essenzialmente a disporre di uno strumento che segnali l’esistenza di infrastrutture già realizzate, potenzialmente idonee e disponibili per essere riutilizzate in tutto o in parte da altri operatori, senza procedere a nuovi scavi.
Il riutilizzo e la eventuale condivisione di tali infrastrutture realizza di fatto un duplice importante obiettivo: evitare l’apertura di nuovi cantieri con l’inevitabile impatto negativo ambientale che di solito ne consegue (disagi per i cittadini, alterazione del traffico stradale) e, quel che è più importante, il risparmio di oneri economici non indifferenti. E’ noto infatti che per la costruzione di reti NGN le opere civili impattano sui costi dell’intera costruzione fino al 70% del loro ammontare.
Nino Catania ha poi introdotto gli interventi successivi che riprendono le linee guida dello studio e il loro coordinamento con una ulteriore fase di studio, dedicata alla “sperimentazione del sistema Catasto”, così come concepito dalla proposta dell’ANFoV.
Allo studio partecipano 9 aziende di primario livello, tutte associate ad ANFoV: Accenture, EBWorld, Fastweb, Italtel, Lepida, Sirti, Telecom Italia, Vodafone e Wind, rappresentate da ben 31 esperti aziendali, tra i quali i 3 che si susseguono nei seguenti interventi.

Giuliano Foscarini, Offering Manager Pubblica Amministrazione, Italtel, ha delineato i contributi ANFoV al progetto catasto.
Il contributo si è sostanziato nell’indicazione dettagliata e sistematica di criteri tecnologici e linee guida gestionali e realizzative. Tali suggerimenti trovano verifica e validazione nella vasta opera di sperimentazione fornita innanzitutto dai soci Anfov su varie amministrazioni locali.
L’individuazione dei costi e della sostenibilità economica dell’iniziativa completano il quadro degli elementi portanti del Sistema Catasto proposto dall’ANFoV.
La “sperimentazione” come “palestra” di tale Catasto presenta già interessanti outputs: nell’area tecnologica (Federazione, Cloud App, Open source, GIS e interoperabilità) e nell’area gestionale e processiva (alimentazione attraverso concessioni, ruolo enti locali, workflow, riutilizzo, sicurezza), di significativo e portante valore per la validazione del sistema proposto.

Giuseppe Torricelli, Fiber Senior Specialist, Vodafone, ha delineato un modello di validazione che serve a verificare ed analizzare le problematiche a livello tecnico, procedurale e di interoperabilità con tutte le realtà partecipanti, aziende ed enti locali.
Per validare il modello si è partiti da un questionario per misurare lo stato dell’arte e la situazione attuale a livello di realtà partecipanti per poi definire le piattaforme e sistemi informatici in grado di fornire, gestire e analizzare dati spaziali associando a ciascun elemento geografico una o più descrizioni alfanumeriche.

Maurizio Pasi, Asset Management Manager, Fastweb, ha infine esposto le attività dei soggetti coinvolti nella sperimentazione, proponendo un modello virtuale di validazione finale.
I soggetti coinvolti sono le amministrazioni locali di medie dimensioni, le utilities e le aziende ICT. Per ciascuno di essi vengono evidenziati compiti e benefici che avrebbero ottenuto dalla sperimentazione.
Le attività della sperimentazione vengono definite all’interno di un “modello simulato”, che compendia: definizione della soluzione scelta per la cartografia di base, censimento e analisi dei dati resi disponibili, caricamento dei dati con le relative informazioni associate, validazione dei dati, creazione dei profili di utenza per la definizione degli accessi, verifica delle funzionalità previste dalle linee guida gestionali e realizzative del Catasto Nazionale, collaudo del sistema, messa in esercizio, formazione del personale, eventuale istituzione e pubblicizzazione di un portale.
Tra i punti di forza evidenziati nel modello vi sono la disponibilità di uno strumento informatico per la gestione del sottosuolo (e-government) e la definizione dei processi di interscambio delle informazioni sia tra gli operatori TLC e le amministrazioni pubbliche preposte ai rilasci autorizzativi sia tra gli stessi operatori per una più efficace elaborazione dei nuovi interventi di sviluppo delle reti (scavi). Inoltre il sistema permette alle amministrazioni pubbliche di gestire le richieste di intervento multiplo degli altri gestori di reti tecnologiche (Acqua, Luce, Gas ecc.).
Infine, la possibilità di verificare la rispondenza dei sistemi locali sperimentati ai requisiti standard indicati da ANFoV sul proprio progetto “Catasto nazionale delle infrastrutture di rete per NGAN” su cui è imperniata la sperimentazione.

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