ARTE E CULTURA
Comunicato Stampa

NOBLE LUMIÈRE. Tina Sgrò a Palazzo Nicolaci di Noto

L’Associazione Altera Domus procede con impegno e passione nella sua missione artistica e culturale. Si è appena conclusa con grande successo e affluenza di pubblico infatti la mostra In questa luce di Francesco Lauretta, a cura di Pietro Gaglianò, presso la Galleria Palazzo Nicolaci di Noto, ma ci sarà ancora tempo invece per vedere Noble Lumière, l’esposizione di Tina Sgrò presentata sabato 7 agosto nelle sale di Palazzo Nicolaci, che, visto il boom di visitatori, non finirà il 31 di agosto come previsto, ma sarà prorogata fino al 30 di settembre. Con questo percorso si dà vita a un ciclo pittorico di nove tele che raffigurano delle stanze di rappresentanza collocate al piano nobile, che ci parlano di “quella ‘nobile semplicità e quieta grandezza’ di cui parlava Winckelmann.”, come ricorda la curatrice della mostra Paoletta Ruffino, che poi prosegue con parole illuminanti: “L’assenza della presenza umana è il primo elemento straniante e tratto distintivo che rende riconoscibile il suo linguaggio visivo. Nelle sue opere, non è il materiale che diventa arte, ma l’immateriale: sono opere di luce, e il motivo della finestra, da cui entra un fascio abbagliante di luce, riflessa sul pavimento, è il solo protagonista di ogni stanza dipinta.”

FotoL’Associazione Altera Domus procede con impegno e passione nella sua missione artistica e culturale. Si è appena conclusa con grande successo e affluenza di pubblico infatti la mostra In questa luce di Francesco Lauretta, a cura di Pietro Gaglianò, presso la Galleria Palazzo Nicolaci di Noto, ma ci sarà ancora tempo invece per vedere Noble Lumière, l’esposizione di Tina Sgrò presentata sabato 7 agosto nelle sale di Palazzo Nicolaci, che, visto il boom di visitatori, non finirà il 31 di agosto come previsto, ma sarà prorogata fino al 30 di settembre.
Con questo percorso si dà vita a un ciclo pittorico di nove tele che raffigurano delle stanze di rappresentanza collocate al piano nobile, che ci parlano di “quella ‘nobile semplicità e quieta grandezza’ di cui parlava Winckelmann.”, come ricorda la curatrice della mostra Paoletta Ruffino, che poi prosegue con parole illuminanti: “L’assenza della presenza umana è il primo elemento straniante e tratto distintivo che rende riconoscibile il suo linguaggio visivo. Nelle sue opere, non è il materiale che diventa arte, ma l’immateriale: sono opere di luce, e il motivo della finestra, da cui entra un fascio abbagliante di luce, riflessa sul pavimento, è il solo protagonista di ogni stanza dipinta.”
Come dice il titolo, l’elemento della luce è fondamentale in queste opere. In tal senso afferma la stessa curatrice: “Nelle tele della Sgrò affiora la stessa fascinazione della pittrice per la luce: è una luce ‘nobile’, calda, rarefatta, filtrata, che diventa mezzo espressivo per infondere forza alle immagini e per tensionare lo spazio. I suoi ritratti d’interni sono infusi di luce solare e caratterizzati da una immobilità che si avvicina all’essenza e, nell’assenza, alla bellezza dell’anima del luogo.”
Tina Sgrò è nata nel 1972 a Reggio Calabria, avvicinandosi alla pittura fin da piccola. Si muove tra la Calabria e Milano ed è presente in importanti Gallerie italiane. Nella sua carriera ha ottenuto notevoli piazzamenti a vari premi, vincendo per esempio il Premio Marchionni 2017 - a questo arriverà anche in finale nel 2020 - nella sezione Grafica, risultando finalista nello stesso anno al Premio Lynx, a Trieste, mentre nel 2020 è stata finalista al Premio Artelaguna e in virtù di questo una sua opera verrà esposta presso le Nappe dell’Arsenale di Venezia nel 2021. Attualmente è in corso una sua personale presso il Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
C’è ancora tempo allora per visitare Noble Lumière nelle storiche sale di Palazzo Nicolaci, una mostra che attraverso giochi di luce e colori sfumati ci parla di rimembranza, eleganza e poesia.


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