Norberto Midani chiude con Sergio Sgrilli i 4 weekend di risate al Caffè Teatro
A Verghera di Samarate una serata di vero e intenso cabaret
Milano 28 febbraio 2011 - Un entusiasmo di altri tempi ha accolto il cabarettista Norberto Midani nella magica serata di sabato 26 febbraio, ultimo degli otto appuntamenti che hanno contraddistinto lo scoppiettante febbraio comico al Caffè Teatro di Verghera di Samarate (Varese).
Ad affiancare il mattatore Midani sul palco diventato luogo di culto della comicità lombarda è stato Sergio Sgrilli, attore cabarettista e musicista già noto al grande pubblico di Zelig e Colorado Cafè. Norberto e Sergio hanno duettato e improvvisato, appoggiandosi alla eccezionale musicalità del trio “Los chitarrones”, creando un'atmosfera di elettrizzante coinvolgimento.
Quando il pubblico non se ne vuole andare è segno che lo spettacolo sta producendo in chi lo guarda l'effetto rilassante che è linfa vitale per il futuro del cabaret in Italia.
Norberto e Sergio sono senz'altro la degna continuazione di una forma di spettacolo – il cabaret - che a Milano ha avuto i suoi natali. Non sono solo comici, ma cabarettisti, razza sempre più rara in questi nostri tempi così strettamente televisivi.
Sabato scorso, al Caffè Teatro, non si contavano i minuti, ma solo le risate!
Norberto Midani: 35 anni di contributi Enpals, cresce, sin da bambino, con il Teatro nel sangue, completando i suoi studi a Parigi presso l’Università del teatro (1973-1976) da dove torna convinto che far ridere è una cosa serissima, richiede molto studio e un grande senso di rapporto con il pubblico. Debutta nel mondo del cabaret a vent’anni e capisce subito che quella è la più efficace palestra di spettacolo. Per lui non esiste un filone unico: un pezzo può funzionare al meglio se supportato dalla mimica, piuttosto che dal linguaggio o dalla vena satirica. Nato per stare sul palcoscenico, propone una comicità coinvolgente e sferzante, mai volgare, sostenuta da un linguaggio godibilissimo e da una gestualità straordinaria, nella convinzione che il cabaret non si può catalogare: è musica, demenzialità, monologo, politica. Cabaret, sostiene Norberto, significa innanzitutto rapporto immediato e diretto ben lontano da certe mortificazioni televisive che in alcuni casi hanno contribuito alla standardizzazione del genere. La sua nuova sfida è fare cabaret con la canzone.