SPETTACOLO
Comunicato Stampa

Notte di Guerra alla Casa delle Culture di Roma

appello alla funzione dell’arte, funzione di garanzia di libertà e di valori umani- 15 e 16 dicembre 2012 ass. Specchi Sonori in collaborazione con ANPI Nazionale

NOTTE DI GUERRA

Da Notte di Guerra al Museo del Prado di Raphael Alberti

Con Maurizio Castè, Lucia Mattei, Paolo Andrenucci, Monica Gattari, Simona Sanzò

Voce narrante e voce del prologo Marco Carlaccini Canto Micaela Guerra

Collaborazione alle marionette Elena Liotta Silvia Trappa

Musiche originali di Claudio Rovagna

Musiche dal vivo: tastiera Claudio Rovagna fiati Simona Sanzò

Video Specchi Sonori con gentile concessione di materiali del Museo storico della Resistenza di Fosdinovo

Marionette e Regia Marianna de Leoni

Dedicato alla memoria del partigiano Ferdinando De Leoni (falco)

Il testo di Raphael Alberti Notte di guerra al Museo del Prado è del 1956, scritto in occasione del trentennale della guerra di Spagna. Poche volte rappresentato, mostra interessanti spunti per il nostro metodo di rappresentazione teatrale per l’integrazione dei linguaggi artistici. Raphael Alberti compone quest’opera dopo aver scritto il suo Trattato sulla pittura, ispirato da un episodio della guerra di Spagna, cui partecipò anche colei che diverrà sua moglie. Maria Teresa Léon, fu segretaria dell’Alleanza degli intellettuali antifascisti, si occupò del salvataggio di centinaia di opere d’arte del Prado e dell’Escurial, minacciate dai bombardamenti franchisti, creò las Guerrillas del Teatro, compagnia teatrale con cui percorre città e campagne interpretando opere di propaganda repubblicana. Continuò in esilio la sua opera instancabile.

L’opera poi si presta ad un approfondimento sperimentale di molti dei linguaggi che solitamente mettiamo in campo: Claudio Rovagna, che cura di consueto la drammaturgia musicale dei lavori di Specchi Sonori, nonché le composizioni originali, propone questa volta di far emergere tessiture vocali, in registrazione e proposte anche dal vivo dagli attori, per costruire una drammaturgia del suono della guerra, del dolore, del bombardamento.

Il mondo magico di streghe e il mondo derelitto di straccioni potrà essere rappresentato anche con le marionette…. Visione vivente del mondo fantastico.

Vogliamo però cogliere nel testo un’altra fondamentale occasione poetica: il testo è appello alla funzione dell’Arte, funzione di garanzia di libertà e di valori umani.

La coscienza antifascista dei rivoluzionari spagnoli fa loro decidere di salvaguardare l’Arte di un Museo, l’Arte è patrimonio di libertà, Goya stesso, un secolo prima aveva denunciato in un “reportage” allucinato tutti gli orrori e lo smarrimento di umanità della guerra, creando un monumento eterno al valore della vita umana offeso dal sopruso.

E’ proprio l’arte che rivive, che muove il meccanismo magico della creazione e che torna a schierarsi per i valori umani.



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